Aritmia cardiaca: cos’è, sintomi e cause
Per aritmia cardiaca si intende una irregolarità del battito del cuore. In poche parole, l’organo vitale per eccellenza o batte in maniera troppo veloce o, al contrario, troppo lentamente e, in entrambi i casi, si tratta di battiti irregolari.
Sebbene nella maggior parte dei casi non si tratta di nulla di pericoloso, c’è da dire che è bene conoscere i vari tipi di aritmia, in modo da stare attenti a quelli che potrebbero, invece, essere molto rischiosi e che, pertanto, richiedono un controllo medico.
Prima di parlare diffusamente di questo argomento, andandone a individuare cause, sintomi e possibili cure, è bene ricordare che il cuore è un muscolo e, per la precisione, è quello più importante di tutto il corpo, dato che se si ferma cessa la vita.
Esso è formato da due lati, a loro volta divisi in atrio e ventricolo. Le contrazioni del cuore avvengono tramite movimenti sincronizzati che prevedono prima la contrazione di atrio sinistro e atrio destro e, successivamente, di ventricolo destro e ventricolo sinistro.
Normalmente, il cuore ha circa 600/100 battiti al minuto. Cosa spinge il cuore a battere? La contrazione dei muscoli dell’organo accade grazie a una piccola scossetta elettrice che arriva dal nodo senoatriale che, come detto permette agli atri di contrarsi pompando sangue ai ventricoli.
Se tutto ciò non accade così come descritto, si ha un fenomeno di aritmia. Tuttavia, è bene ricordare che, i battiti del cuore a riposo e sotto sforzo sono differenti e, in quest’ultimo caso, un moderato aumento è plausibile.
Caratteristiche aritmia
Come detto, si parla di aritmia quando il cuore batte troppo lentamente o troppo velocemente e, comunque, in maniera irregolare.
Ci sono diversi modi di definire le condizioni di cui sopra: la tachicardia, ad esempio, si ha quando il cuore batte in maniera troppo veloce, mentre la bradicardia nel caso opposto, quando il battito è eccessivamente rallentato.
Ma quali sono le ragioni che causano tutto ciò? In linea di massima, i battiti del cuore possono essere irregolari nel caso in cui si verifichi una condizione che impedisce al nodo senoatriale di determinare un numero sufficiente di battiti cardiaci.
Se il ritmo del nodo in questione diventa anomalo, o altre aree degli atri si comportano come nodi sinoatriali, allora si verificano delle aritmie.
Cause e sintomi
In alcuni individui, l’aritmia è congenita, mentre in altri casi si potrebbe sviluppare a causa dell’abuso di tabacco, caffeina, alcool e droghe. Anche alcuni medicinali, soprattutto quelli utilizzati nelle diete, possono causare aritmia e, infine, alcune malattie del cuore, come l’infarto, possono essere una ulteriore causa.
Nel caso di aritmia, i campanelli di allarme e i sintomi possono essere diversi. Solitamente si avvertono palpitazioni, pulsazioni, tremolio diffuso, ma anche forti dolori e, in alcuni casi, si avverte una sensazione di cuore in assenza di battito.
Se la situazione è grave, possono finanche verificarsi vertigini e senso di spossatezza. Per questo motivo, è importante tenere sempre sotto controllo le proprie pulsazioni.
Tipologie di aritmia
Esistono casi in cui le aritmie sono sì da tenere sotto osservazione, ma non sono gravi e casi in cui, invece, è necessario fare qualcosa per evitare gravi conseguenze.
In taluni casi, infatti, il sangue potrebbe essere non pompato a dovere con ogni battito e questo potrebbe comportare la formazione di grumi e coaguli che, come sappiamo, potrebbero portare a un ictus.
Proprio per questo motivo, se si avvertono i sintomi della aritmia, è preferibile chiedere in ogni caso consulto medico, in modo tale da rendere possibile la classificazione del tipo di anomalia.
Sebbene si tratti di qualcosa che nella maggior parte dei casi non è grave e preoccupante, è comunque preferibile tenere tutto sotto controllo, dato che si tratta pur sempre del funzionamento del cuore.
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