Sincope: cos’è, sintomi e cura
Quando si parla di sincope si intende una brusca e improvvisa perdita di coscienza. Andando a guardare quella che è l’etimologia della parola, notiamo che il vocabolo in questione proviene dal greco syn koptein, che vuol dire spezzare, interrompere, tagliare.
Utilizzato in ambito clinico, l’espressione sincope individua una improvvisa alterazione delle funzioni cerebrali, che solitamente viene causata da una diminuzione del flusso ematico cerebrale, ma che può anche essere causata da una sua disfunzione elettrica o metabolica provocata diverse patologie o da avvenimenti specifici e all’apparenza di poco conto.
Caratteristiche della sincope
Come detto, la sincope è una perdita di conoscenza e solitamente questo episodio è di breve durata. In questo lasso di tempo non si ha la capacità di mantenere il tono posturale e, pertanto, il soggetto tende a cadere a terra se si trova in posizione eretta. Questo può accadere in maniera più o meno brusca ma il tutto si risolve sempre in maniera spontanea e nel giro di pochissimo tempo e non viene richiesto alcun intervento medico urgente.
Si parla anche di pre-sincope, o lipotimia, e il termine sta a indicare un grado minore dello stesso disturbo, nel quale si ha la sensazione di svenimento e si è affetti da un momento di forte astenia accompagnata da sudore freddo e senso di nausea. In questo caso, però, non c’è la perdita di coscienza e, solitamente, non si cade a terra se si è in piedi.
La sincope è un evento molto frequente, soprattutto nei soggetti giovani, e, pertanto, è stato abbastanza studiato e se ne sono capite le cause e se ne prevedono i sintomi. Nei soggetti giovani questi episodi hanno quasi sempre un significato benigno e non preoccupante, mentre nei soggetti anziani la sincope può nascondere malattie importanti ed è preferibile indagare più a fondo.
Cause della sincope
La sincope è, quindi, l’espressione di un’alterazione della funzione cerebrale e quest’ultima può avere diverse cause. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Tra le cause della sincope si devono segnalare un improvvisa e momentanea riduzione o interruzione dell’afflusso di sangue al cervello, ma anche un disturbo della funzione elettrica dei neuroni o un disturbo metabolico. Facciamo presente in questo frangente che i neuroni soffrono per la mancanza di substrati energetici e, in particolar modo, per la riduzione di glucosio nel sangue.
Vari tipi di sincope
Esistono tre diversi tipi di sincope. Per essere precisi, si possono distinguere suddetti tre gruppi in base a quelle che sono le cause che provocano la sincope.
Il primo gruppo è quello delle sincopi non-cardiovascolari, che sono dovute ad altre cause che possono essere cause neurogene, metaboliche ecc; sincopi cardiovascolari che sono dovute a una diminuzione o a una interruzione dell’afflusso di sangue al cervello; sincopi neuromediate, che sono, invece, dovute ad instabilità vasomotoria mediata da riflessi nervosi.
Tra le sincopi non-cardiovascolari, che sono dovute a patologie del sistema nervoso, si devono annoverare gli attacchi epilettici: il soggetto cade a terra in preda a convulsioni e questo provoca non di rado diversi tipi di lesioni, traumi, morsi alla lingua ecc. In questi casi, la ripresa della coscienza è lenta. Molto simile è anche un altro tipo di sincope, che è causato da una crisi emicranica o da un attacco ischemico transitorio (TIA). Anche delle microembolie o, in generale, la riduzione improvvisa del flusso di sangue in una piccola zona del cervello, che dura da alcuni minuti a ore. Questo accade per lo più nelle persone anziane e con aterosclerosi ma anche in soggetti che soffrono di ipertensione arteriosa.
Le sincopi cardiovascolari, invece, sono di sicuro le più frequenti e sono causate da una interruzione o dalla riduzione del flusso cerebrale in tutto il cervello e questo comporta la riduzione della gittata cardiaca a causa di una ostruzione al flusso di sangue all’interno del cuore o di aorte, arteria polmonare ecc. In questi casi la sincope si verifica durante l’esercizio fisico e si chiama sincope da sforzo.
Le sincopi neuromediate, invece, sono le più frequenti tra coloro che fanno sport e soprattutto tra i giovani. In questi casi, la sincope è generata da meccanismi nervosi riflessi che vanno a interferire con il normale funzionamento del cuore e con la circolazione sanguigna, causando vasodilatazione e conseguente riduzione della frequenza cardiaca. In questi casi, si parla di sincope situazionale che si caratterizza per la perdita di conoscenza a causa di un meccanismo nervoso riflesso che avviene in una determinata zona dell’organismo. Ci sono, poi, la sincope da deglutizione, da colpi di tosse violenti, da defecazione e da minzione.
Si deve poi parlare anche della sincope vasovagale, che viene provocata da un improvviso calo della pressione sanguigna e viene preceduta da sintomi di tipo neurovegetativo come pallore, sudorazione fredda, vomito, nausea, crampi allo stomaco. Questo tipo di sincope è molto frequente nei soggetti più giovani, ma non solo. Si verifica in risposta a stimoli specifici che possono essere, ad esempio, un dolore connesso a un trauma, un prelievo, la vista del sangue, lo stare troppo tempo in piedi, una forte paura, un clima molto caldo o umido, un ambiente chiuso e affollato. Se il soggetto impara a riconoscere i sintomi premonitori, riesce a evitare la caduta. Alla base di tutto c’è il ristagno di sangue arterioso agli arti inferiori con conseguente riduzione del ritorno venoso al cuore nonché con riduzione della gittata sistolica, che viene contrastata paradossalmente da vasodilatazione e bradicardia. La sincope post-esercizio è molto simile e si verifica poco dopo la fine dello sforzo.
Pericoli connessi alla sincope
In molti casi, se si tratta di episodi sporadici, non è necessario andare dal proprio medico curante per riportare quanto accaduto. Naturalmente, se si hanno dei problemi di salute gravi, come se si soffre di disturbi cardiaci, ipertensione o diabete, è preferibile consultare il proprio medico di fiducia. Questo deve essere fatto anche nel caso in cui si avvertano sintomi come svenimenti improvvisi e senza segni premonitori, stati confusionali, problemi di parola, battito irregolare, dolori al torace, mancanza di fiato. In taluni casi, la sincope può mettere in pericolo la vita del paziente e deve essere adeguatamente curata.
Se tutto ciò avviene nel periodo della gravidanza è utile andare immediatamente dal proprio medico per riferire l’episodio, anche qualora si tratti di qualcosa di temporaneo, passeggero e di sporadico.
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