Otolite, sintomi, cause e rimedi
Un otolite (dal greco οτο-, oto- , orecchio + λιθος, lithos , pietra), chiamato anche statoconium o otoconium o statolith , è una struttura di carbonato di calcio che si trova nell’orecchio interno, in particolare nel labirinto vestibolare dei vertebrati. Nello specifico si trova contenuta nell’endolinfa. Essi sono stati identificati in entrambi i vertebrati estinti ed esistenti.
Lo spostamento degli otoliti (che risultano relativamente pesanti), consequenziali alle variazioni della posizione del capo e alle accelerazioni lineari, incitano le cellule ciliate (un tipo di cellule presenti all’interno della coclea) che con le terminazioni nervose determinano le sensazioni statiche nonché di equilibrio.
Per ragioni ancora parzialmente ignote gli otoliti delle volte possono staccarsi e spostarsi nei canali semicircolari. Questo porta a una patologia vertiginosa, detta, appunto, vertigine parossistica posizionale benigna, conosciuta anche con i nomi di cupololitiasi (nel caso nel quale gli otoliti finiscono per localizzarsi sulla cupola) o canalolitiasi (quando gli otoliti attraversano liberi l’endolinfa, che per altro è la condizione più frequentemente riscontrabile).
Otoliti, funzione e comportamento
Gli otoliti sono dunque un complesso di elementi riscontrabili all’interno dell’orecchio. La loro funzione è quella di controllare il movimento della nostra testa. Si tratta di strutture anatomiche contenenti dei cristalli, in gradi di renderci sensibili alla gravità. Secondo diverse ragioni questi cristalli possono staccarsi e muoversi arrivando fino ai canali semicircolari, cioè una sorta di labirinto vestibolare posizionato proprio all’interno di ciascun orecchio. In questa maniera il canale semicircolare diviene specificamente soggetto a delle posizioni del capo a cui generalmente non darebbe attenzione. Si incappa in questo modo nelle vertigini, che più particolarmente sono definite con il termine medico di vertigini parossistiche posizionali benigne (VPPB).
Diagnosi, vertigini parossistiche posizionali benigne
La Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (VPPB) è una patologia che si contraddistingue per delle brevi, recidivanti, intense e violente crisi di vertigini oggettive. Queste vengono scatenate da determinati movimenti del cranio nello spazio. La VPPb è associata, nella maggior parte delle volte, da un nistagmo in prevalenza rotatorio. Per quanto riguarda il suo decorso, questo è abitualmente favorevole.
Otolite, sintomi e rimedi
I sintomi sono appunto le vertigini e le cure sono generalmente degli esercizi per riportare l’equilibrio. Si tratta di vere e proprie manovre di posizionamento effettuate da e con un fisioterapista.
L’otolite e la paleontologia
Dopo la morte e la decomposizione di un pesce, gli otoliti possono essere conservati all’interno del corpo di un organismo o essere dispersi prima della sepoltura e la fossilizzazione. Gli otoliti dispersi sono uno dei numerosi microfossili che possono essere trovati attraverso un’analisi micropaleontologia di un sedimento fine. Il loro significato stratigrafico è minimo, ma può ancora essere utilizzato per caratterizzare un livello o un intervallo. Gli otoliti fossili si trovano raramente in situ (sui resti dell’animale), probabilmente perché non sono iscritti separatamente dalla matrice della roccia circostante. In alcuni casi, a causa di differenze di colore, granulometria, o una forma distintiva, possono essere identificati. Questi rari casi sono di particolare importanza, poiché la presenza, composizione e morfologia del materiale possono chiarire la relazione di specie e gruppi. Nel caso di un pesce primitivo, vario materiale fossile mostra che riempimenti endolinfatici erano simili in composizione elementare della matrice rocciosa ma erano limitati al materiale granuloso, che presumibilmente è meglio per la rilevazione di gravità, spostamento e suono. La presenza di questi cereali estrinseci, in alcuni casi indica una comune fisiologia dell’orecchio interno e la presenza di condotti endolinfatici aperti.
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