Placche bianche alle tonsille, cosa accade
Le placche alle tonsille, solitamente bianche, indicano una tonsillite, ovvero una infiammazione delle tonsille, con produzione di pus bianco.
Le tonsille sono piccole ghiandole di tessuto linfatico, ben visibili all’apertura della bocca con la lingua abbassata, come fa sempre il medico, insomma; le ghiandole che vediamo, come una coppia di mandorle, si chiamano palatine, e tendono a ricevere ed accumulare tutte le sostanze estranee che introduciamo nel corpo, tramite il nostro respiro.
Nel 70% dei casi di tonsillite, i colpevoli sono virus che stanno circolando nell’aria intorno a noi, l’infezione virale si concretizza quando quei virus attaccano un organo del nostro corpo, in questo caso, appunto, le tonsille.
Oltre a questo, le tonsille normalmente accumulano sostanze estranee ed elementi di scarto che non è stato ancora possibile espellere, tramite tosse o sternuti.
Per quanto questo possa sembrare strano, questo fenomeno è positivo, soprattutto nei bambini nei primissimi anni di età, che si ammalano di placche alle tonsille molto spesso; è il segno che il nostro sistema di difesa sta funzionando, e sta cominciando a fare il suo lavoro più importante, difenderci dalle aggressioni esterne e costruire anticorpi che distruggono batteri e virus.
Se il batterio in questione si chiama streptococco, occorre fare un’attenzione maggiore, ed aiutare il nostro sistema di difesa con antibiotici, in quanto questo tipo di batterio, se non opportunamente sconfitto, può aggredire altre parti del corpo, ed in particolare i reni, causando nefrite, a volte anche cronica.
Le cause delle placche alle tonsille
Come abbiamo visto dunque, le cause sono principalmente batteri e virus; la faringite, virale, fungina o batterica, interessa la faringe, che inizia dalle tonsille e va fino alle corde vocali, la laringe, causa anche febbre, mal di gola, difficoltà a deglutire, difficoltà a parlare; i calcoli tonsillari, sono provocati dall’accumulo di calcio sulle tonsille e causano difficoltà a parlare e deglutire; in ogni caso la tonsillite deve essere accuratamente diagnosticata, e curata tempestivamente, per evitare complicazioni. Altre cause di infiammazione alle tonsille, mal di gola, linfonodi gonfi, possono essere l’herpes labiale, penetrato all’interno della cavità orale, e la mononucleosi, derivante anch’essa da un virus, quello di Epstein Barr, chiamato anche malattia del bacio, per via della frequenza con cui si trasmette tra giovani ragazzi e ragazze.
I sintomi più frequenti
Nel caso di infezione provocata da batteri, avremo febbre superiore a 39°C, rigonfiamento delle ghiandole della gola, pus sulle tonsille e anche sulla gola; nel caso invece di infezione da virus, si comincia con mal di gola, febbre che non supera i 39°C, arrossamento delle tonsille, seguiti da raffreddore, tosse e catarro. Nei casi più gravi e violenti, compare un forte mal di testa o di orecchie, nausea, vomito, dolore al basso ventre, e spossatezza. Spesso, soprattutto nei bambini, si associano eruzioni cutanee, irritazioni, nelle pieghe della pelle e dentro le ascelle. Raramente, può accadere che tutto si manifesti e si risolva senza comparsa di febbre.
I rimedi naturali e i farmaci
Dato che le cause sono davvero numerose e varie, anche le terapie sono di conseguenza diverse, non esiste quindi un farmaco specifico per le placche alle tonsille che vada bene per tutti. Nella tonsillite classica, il medico prescriverà antibiotici, cefalosporina o penicillina, insieme con antinfiammatori locali, protezione per lo stomaco, e vitamine.
Saranno necessari antimicotici, nel caso di Candida, oppure antivirali, nel caso di Herpes, antipiretici, per la febbre, e in tutti i casi, riposo a letto e dieta leggera, ma ricca di frutta di stagione.
Nelle irritazioni della gola è sempre di sollievo bere molta acqua, frequentemente e a piccoli sorsi; si sono rivelati molto utili i gargarismi fatti con: acqua tiepida con poco sale, coca cola, acqua e limone, propoli.
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