Popper, cosa sapere
Con buona pace del filosofo Karl Popper e del positivismo, il suo cognome è ben più noto – soprattutto tra i giovani – come ipotensione. In Italia è una droga legale, così come negli Stati Uniti. Il nitrito di amile, in altri tempi, veniva utilizzato come farmaco contro l’angina pectoris.
Cos’è il popper
Il popper è nitrito di amile o nitrito di butile. Si tratta di vasodilatatori che, un tempo, venivano sintetizzati e utilizzati in medicina per curare l’angina pectoris. Si tratta, nel dettaglio, di una patologia cardiaca che precede o segue un infarto, o in alcuni casi ne risulta del tutto slegata. Il popper genera un rapido calo della pressione arteriosa, per questa ragione non va utilizzato da soggetti affetti da patologie cardiache, pressione alta o glaucoma. Altre patologia incompatibili con l’assunzione del Popper sono l’anemia e la depressione curata farmacologicamente.
Il popper porta dipendenza?
A differenza di quanto accade per altre droghe dichiarate illegali, non esistono evidenze scientifiche del fatto che il popper porti dipendenza fisica. Diverso è il discorso per quella psicologiche che può essere sviluppata da alcuni soggetti. Esiste la possibilità, inoltre, che alcune persone con un elevato livello di tolleranza avvertano la necessità di assumerne una quantità superiore rispetto a quelle consigliabili per avvertirne i benefici.
Popper, sesso e Hiv
Oggi il popper viene utilizzato molto meno per scopi medici e dai ragazzi più giovani viene assunto come un vero e proprio stupefacente. È venduto, oltre che in farmacia, nei sex shop a un prezzo di circa 20 euro. Secondo un’opinione diffusa è tra le sostanza responsabili di una vera e propria rivoluzione che ha investito il sesso. Non necessariamente con conseguenze positive. È tra le sostanze, secondo l’opinione di alcuni, maggiormente responsabili della diffusione del virus dell’Hiv perché genera stati di confusione tali da abbassare l’attenzione dei soggetti in materia di precauzioni, favorendo l’assunzione di un comportamento sessuale rischioso. Una conseguenze che non è data solo dal popper, è bene specificarlo, ma da tutti gli stupefacenti e dall’alcol, tutte sostanze che incidono notevolmente sulla lucidità dei soggetti. Il collegamento tra popper e Hiv è emerso negli anni Ottanta, quando alcuni studi hanno evidenziato anche che questa sostanza favorirebbe l’abbassamento delle difese immunitarie nel momento in cui viene inalata.
Tutti gli effetti dell’assunzione di Popper
La durata degli effetti di questa droga è breve. Anche la sua capacità vasodilatatoria, che lo ha legato a doppio filo al sesso come adiuvante per migliorare le prestazioni, è in realtà davvero effimera, dura dai 30 ai 60 secondi. Oltre alla vasodilatazione, il popper genera un passeggero senso di euforia, oltre che una sensazione di benessere diffuso. Chi inala questa sostanza, inoltre, registra una riduzione della pressione sanguigna, vampate di calore e ipotensione ortostatica. Inoltre, può generare: nausea e conseguente vomito, capogiri, emicrania e tachicardia. In alcuni soggetti, particolarmente sensibili a questa sostanza, si è registrata anche una problematica legata alla vista, con riduzione dell’acuità visiva. È probabile, ma non esistono evidenze scientifiche, che questi danni siano generati dalla presenza nel popper di monossido di azoto. Il nitrito di isobutile, invece, ha proprietà cancerogene.
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