Pulizia orecchie: come fare?
Per scongiurare il rischio di infezioni alle orecchie e la comparsa di tappi di cerume, una corretta igiene delle orecchie è fondamentale.
Chi deve prestare particolare attenzione nel pulire le orecchie?
L’orecchio è un organo molto fragile, che deve essere pulito in modo efficace ma molto delicato. In particolare, la pulizia delle orecchie deve essere fatta in modo oculato dalle persone che hanno l’udito compromesso o che hanno l’orecchio particolarmente esposto a sollecitazioni. Rientrano in questa categoria i lavoratori che svolgono la loro attività in luoghi con elevato inquinamento acustico ed usano abitualmente tappi per le orecchie, i nuotatori, per i quali l’acqua che entra nel canale uditivo può gonfiare i grani di cerume e ostacolare l’udito, i portatori di apparecchi acustici, dato che questi dispositivi provocano il ristagno del cerume nel padiglione auricolare.
La pulizia dell’orecchio non deve essere fatta in modo completo, perché una parte del cerume nell’orecchio aiuta a difenderlo da particelle dannose e a mantenere l’umidità necessaria a non farlo seccare.
Frequenza della pulizia delle orecchie: ogni quanto tempo bisogna pulirle?
La frequenza di pulizia delle orecchie dipende dalla specifica parte dell’orecchio considerata. Il padiglione auricolare può essere lavato tutti i giorni con acqua e sapone neutro, da risciacquare con cura col getto d’acqua della doccia. Il condotto uditivo, cioè la zona che collega il padiglione auricolare al timpano, deve essere pulita con minore frequenza: basteranno due volte al mese in inverno e una volta alla settimana in estate, poiché in questo periodo la produzione di cerume è maggiore.
Se vi sembra troppo poco, dovete pensare che l’orecchio pensa in parte da solo alla propria pulizia, siccome il condotto è inclinato verso il basso e favorisce la fuoriuscita spontanea di cerume, soprattutto se si muove regolarmente la mandibola e poi, lungo il canale uditivo, esistono alcune cellule superficiali che si muovono di continuo e assicurano l’espulsione delle impurità.
Come abbiamo visto, poi, il cerume è un alleato della nostra salute, dato che costituisce una barriera umida e morbida contro gli attacchi batterici esterni.
Come pulire le orecchie in modo corretto?
Per pulire le orecchie, una possibilità è dirigere il getto di acqua tiepida della doccia verso il condotto uditivo, con la testa piegata dal lato dell’orecchio che si sta pulendo. Anche una siringa senza ago può essere usata in sostituzione della doccia, e il processo deve durare circa 30 secondi per orecchio.
Lo sporco interno va poi rimosso con l’estremità di un fazzoletto in cotone, non di carta perché questa potrebbe lasciare residui. Questa operazione va svolta con attenzione, dato che bisogna evitare di spingere il cerume verso l’interno, creano tappi, invece che verso l’esterno. I bastoncini che hanno l’ovatta all’estremità devono essere usati con cautela e mai spinti troppo in profondità e fatti entrare a contatto con la membrana del timpano. Non si deve mai asciugare l’orecchio con l’asciugacapelli perché si rischia di renderlo troppo secco.
Se l’eccesso di cerume resta, si possono usare gocce emollienti che sciolgono il cerume compattato e ne facilitano l’uscita. Si consiglia in questo caso di attenersi alle modalità d’uso riportate sulla confezione. Le gocce possono anche essere usate prima della pulizia abituale, per rendere più facile la successiva pulizia dal cerume. Le gocce più comuni possono contenere oli naturali o essenziali oppure contenere perossido di idrogeno o glicerina.
Se le orecchie sono otturate dai tappi di cerume, l’ideale è applicare le gocce direttamente nel canale uditivo per 2 volte al giorno e proseguire il trattamento per almeno tre o sei giorni.
Se invece si desidera prevenire la formazione del tappo di cerume, possono essere messe nell’orecchio alcune gocce con funzione di addolcitori, una volta la settimana.
Lascia un commento