Acufene o tinnito: orecchio che fischia, cause e rimedi
Nella maggior parte dei casi, quando si parla di ronzio o fischio all’orecchio, ci si riferisce all’acufene (o ancora, tinnito): questo è il termine utilizzato dai medici per indicare una sorta di rumore persistente nell’orecchio, che non proviene da fattori esterni.
Questo disturbo può colpire bambini, adolescenti o adulti e non è possibile stabilire forme più o meno gravi, poiché ogni persona presenta un livello di tollerabilità diverso rispetto ad un’altra. Tuttavia, possiamo illustrarvi alcune delle cause più importanti che potrebbero portarvi alla comparsa dell’acufene, in modo da prevenire il disturbo.
Acufeni cause
In primis troviamo problemi di udito causati dal rumore: potrebbe capitare che, se esposti a rumori piuttosto forti, si verifichino dei danni nei confronti dell’orecchio, danni che potrebbero addirittura distruggere le cellule ciliate presenti. Questi elementi non possono essere riparati.
La quantità eccessiva di cerume potrebbe essere uno dei fattori scatenanti del tinnito. Non tutte le persone producono la stessa quantità di cerume, ma ci sono circostanze in cui diventa talmente tanto da compromettere l’udito, enfatizzando il fischio nell’orecchio. Per risolvere il problema, potreste chiedere al medico di base di rimuoverlo. Alcune tipologie di medicinali sono ototossiche, ovvero nocive per le nostre orecchie.
Altri farmaci causano l’acufene come effetto collaterale. Le infezioni all’orecchio o sinusite sono un’altra delle cause più comuni, ma solitamente, dopo aver curato il problema, anche il ronzio nelle orecchie scompare. Inoltre, non sono poche le persone con articolazioni o muscoli della mascella non perfettamente allineati e tale problema potrebbe causare il tinnito, così come alcune malattie cardiache: circa il 3% di coloro che manifestano il fastidioso fischio, avvertono i battiti del cuore. In questo caso, potremmo trovarci di fronte a malattie cardiovascolari, come la pressione alta, il soffio al cuore o l’arteriosclerosi.
Tumori benigni, traumi nei confronti del collo o della testa e malattia quali ipotiroidismo, ipertiroidismo, malattia di Lyme, fibromialgia e sindrome di presa toracica possono essere la fonte dell’orecchio che fischia.
Sintomi del ronzio all’orecchio
Tra i sintomi più significativi troviamo sibili, fischi, rompi, pulsazioni, soffi, ronzii, stridori, crepitii, soffi e tintinii ed è stato dimostrato che questo problema possa portare alcuni soggetti a soffrire di depressione, poiché tale rumore cronico potrebbe impedire loro di dormire e di concentrarsi, interferendo con la vita relazionale e con tutte le attività che si praticano normalmente durante il giorno.
Fortunatamente, esistono alcuni rimedi sia naturali che farmacologici per attenuare il disturbo e abbiamo deciso di spiegarveli. Per quanto riguarda la natura, via libera al Gingko, alla Ballota o Marrubio e all’Actea Racemosa. Il primo presenta proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e neuroprotettive; il secondo vanta proprietà ansiolitiche e sedative; il terzo viene impiegato contro t e sintomi da menopausa.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, non esistono medicinali studiati appositamente per curare l’acufene, ma potreste assumere delle medicine per curare la pressione alta, soprattutto nel caso in cui il fastidioso ronzio dipenda da problemi correlati a questa patologia, oppure dei farmaci antibiotici, soprattutto nel caso in cui il fischio dipende da infezioni di tipo batterico. Anche le medicine antidepressive possono rivelarsi utili, considerato il fatto che, come abbiamo detto, l’acufene potrebbe causare la depressione.
Come alternativa finale, che non prevede la somministrazione di alcun farmaco, troviamo dispositivi elettrici per eliminare il ronzio e apparecchi acustici professionali.
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