Vertigini: cosa sono, cosa indicano e cure
Molto spesso si sente parlare di vertigini e capire di cosa si tratta aiuta a fare chiarezza su un fenomeno che non solo è molto fastidioso, ma è anche un campanello d’allarme che deve fare indagare su alcune possibili connessioni con altre patologie.
Cosa sono le vertigini
Capita, anche se molto raramente per fortuna, di avvertire un disturbo dell’equilibrio che provoca una sensazione di instabilità che può anche essere accompagnata da un forte capogiro. Se tutto ciò accade quando si è in piedi, si tende ad avere la sensazione di stare per cadere, mentre se si è già seduti o sdraiati o, in generale, se si è fermi si avverte la sensazione di essere in movimento, di fluttuare. Una sensazione, quindi, che è molto sgradevole e che può assumere diversi significati in base al soggetto e alla gravità della situazione. La vertigine, pertanto, può portare a uno svenimento in alcuni casi, mentre in altri casi si manifesterà solo con la forte sensazione di rotazione, che poi è la vera e propria vertigine.
Si tratta di una sensazione talmente pesante da sopportare che, stando ai dati, è una delle maggiori cause che spingono una persona a chiedere un consulto medico. Se si tratta di episodi sporadici, non c’è da preoccuparsi, ma se gli episodi diventano sempre più frequenti è bene chiedere l’intervento del dottore.
Causa delle vertigini
A questo punto, si deve capire la causa delle vertigini e, pertanto, si deve andare a fondo di ciò che le provoca. Possiamo innanzitutto dire che la sensazione di stordimento che contraddistingue la vertigine nasce da uno specifico caso: non arriva abbastanza sangue al cervello. Questo può accadere se non arriva abbastanza sangue al cervello. Tranquilli, se capita occasionalmente non c’è nulla di cui preoccuparsi, perché succede a tutti magari quando ci si alza rapidamente mentre si era sdraiati. Se la situazione persiste e la sensazione non va via, allora potrebbe essere a causa di una cattiva circolazione, dovuta, ad esempio, ad arteriosclerosi o all’indurimento delle arterie. Anche i pazienti che soffrono di ipertensione arteriosa, diabete o che hanno elevati livelli di colesterolo nel sangue possono avvertire questa sensazione molto più frequentemente. Anche funzione cardiaca insufficiente, ipoglicemia o anemia possono causare le vertigini.
A tutto ciò, inoltre, si deve aggiungere l’azione di taluni farmaci che comportano la diminuzione dell’afflusso di sangue al cervello, cosa che accade anche quando si ingeriscono sostanze stimolanti quali, ad esempio, la nicotina e la caffeina. Anche la troppa presenza di sale nella dieta quotidiana può dare problemi alla circolazione, innescando un circolo vizioso, così come spasmi delle arterie causati stress emozionali, ansia e tensione possono peggiorare la situazione.
Altro caso da tenere in considerazione quale causa di vertigine, inoltre, è il mancato arrivo di sufficiente sangue nell’orecchio. Proprio in questo caso, a dire il vero, si ha la vera e propria vertigine. Facciamo presente che l’interno dell’orecchio è assolutamente una delle più sensibili a quelle che sono le alterazioni del flusso di sangue. Tutte le cause che comportano una diminuzione di sangue al cervello valgono anche nel caso dell’orecchio interno e, anche in questo caso, si soffre di vertigine.
Ci sono anche diverse malattie che provocano le vertigini. Tra tutte si devono segnalare le malattie neurologiche come sclerosi multipla, la sifilide e diversi tipi di tumore.
Ansia e vertigini
Come notato in precedenza, anche l’ansia può portare ad avere delle vertigini che molto spesso sono correlate con un senso di stordimento. Il perché si spiega in maniera semplice: quando si è in ansia si respira molto più velocemente rispetto al solito e si va in iperventilazione e questo può provocare un lieve capogiro, così come dei formicolii alle mani, ai piedi o al viso.
Ritornando a respirare in maniera normale, il soggetto nota una diminuzione della sensazione di vertigine.
Vertigine posizionale benigna
In questo caso, il sintomo viene avvertito in seguito a un cambio di posizione della testa: il tutto avviene perché si sposta un cristallo di otoliti che va a entrare in uno dei canali semicircolari dell’equilibrio. La vertigine può durare un tempo variabile che va da giorni a mesi e il trattamento di riposizionamento, noto anche come manovra di Epey, deve essere eseguito solo ed esclusivamente da un otorinolaringoiatra. Molto spesso, questa situazione si verifica dopo un trauma cranico.
Vertigini e sindrome di Ménière
Della Sindrome di Ménière si è già ampiamente parlato (puoi leggere qui il nostro approfondimento). Si tratta di un disturbo che prevede delle vertigini e questo stato può finanche durare ore. Ad esso si associano nausea, vomito, tinnito nell’orecchio e quest’ultimo spesso risulta chiuso o come pieno.
Altre cause di vertigini
Tra le altre cause si possono annoverare di certo le infezioni. I virus, infatti, possono infettare l’orecchio interno, andando a ledere quelle che sono le connessioni nervose al cervello e provocando una sensazione di vertigine acuta Ci sono anche infezioni batteriche, come la mastoidite, capaci di ledere sia l’udito che la funzione di equilibrio dell’orecchio colpito: in questo caso si parla di labirintite.
Vertigini fattori di rischio
I fattori che aumentano il rischio di soffrire di vertigini sono:
- Età: i più soggetti sono soprattutto gli anziani, dato che hanno anche la maggiore probabilità di assumere i farmaci che provocano vertigini.
- Pregresso episodio: chi ha già sofferto in passato, può riavere le vertigini.
Sintomi
Trattandosi di un disturbo che va ad alterare l’equilibrio, si possono avere diversi problemi come, ad esempio, una improvvisa caduta con relativa difficoltà a rialzarsi. Altri sintomi sono: la sensazione di rotazione, lo stordimento, la sensazione di fluttuare, il senso di vaghezza, la visione confusa, la confusione e il disorientamento. A tutto ciò si possono unire vomito, nausea, diarrea, modiche della frequenza cardiaca, ansia, panico e paura.
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