
Giramenti di testa, cause e rimedi
Sono un disturbo comune e frequente, che può colpire in momenti improvvisi e generalmente svanisce dopo poco; eppure, alle volte i giramenti di testa possono rivelare una condizione di allarme cui prestare la necessaria attenzione.
Il nostro corpo è una macchina, si dice spesso; e, alle volte, anche le macchine più perfette si inceppano e presentano qualche problema. È il caso, decisamente comune, dei capogiri o giramenti di testa improvvisi, ovvero della sensazione di perdita di forze e stabilità, che produce un senso di svenimento, di testa “leggera” e di perdita dell’equilibrio.
Di solito non rappresenta un fenomeno troppo preoccupante, e anzi più intensa è questa sensazione, più rapidamente passeranno i suoi effetti, ma ci sono circostanze in cui rappresenta un campanello di allarme.
Cosa succede. A differenza di quanto succede con le vertigini (che sono una percezione ingannevole di movimento dell’ambiente circostante o di se stessi, legata a disturbi che interessano l’orecchio, l’apparato vestibolare e il sistema nervoso), infatti, i giramenti di testa non indicano sempre una patologia in atto, ma possono dipendere da disfunzioni dell’apparato neurologico, cardiovascolare o gastrointestinale e manifestarsi anche in circostanze particolari, come stendersi a letto e rialzarsi velocemente da una posizione sdraiata, o quando soffriamo di carenze di vitamine e pressione bassa.
Inoltre, i capogiri sono tra i primi sintomi di condizioni come l’artrosi cervicale e la labirintite, perciò è bene capire la natura del malessere di cui soffriamo osservandone i sintomi.
Giramenti di testa: cause
Le manifestazioni più comuni dei giramenti di testa sono molteplici, e ovviamente non tutti si presentano allo stesso modo e con la stessa intensità: si va dalla sudorazione fredda a tremori e nausea, dalla sensazione del corpo che sbanda alla perdita momentanea dell’equilibrio, dal ronzio alle orecchie alla percezione di movimento intorno a noi fino a un senso generale di malessere.
Ci sono poi delle situazioni particolari che possono aumentare il rischio di provare un capogiro, come sbalzi di pressione, ipoglicemia, stati di digiuno prolungato, gravidanza, flusso mestruale abbondante, forte raffreddore, anemia, disidratazione, cefalea, ed è stata riscontrata anche l’incidenza di comportamenti come abuso di alcolici, fumo e farmaci attivi sul sistema nervoso centrale.
Quando preoccuparsi. Come detto, i giramenti di testa non rappresentano una vera e propria malattia in sé e per sé, ma piuttosto possono essere una spia di allarme per alcune patologie, anche di tipo neurologico.
Se, infatti, possono presentarsi in casi di attacchi di panico, in periodi di stress o per carenza di ferro e calcio, alle volte un capogiro è anche causato da malattie cardiache o della tiroide, epilessia o addirittura edemi o tumori al cervello, oltre che essere il primo sintomo di aterosclerosi, ictus e condizioni nelle quali il flusso cerebrale è ostacolato.
Per questo, mai sottovalutare la loro comparsa e, soprattutto, la loro frequenza, ma è consigliabile rivolgersi al medico curante spiegando in maniera dettagliata tutta la sintomatologia collegata al disturbo, per valutare gli eventuali approfondimenti clinici e diagnostici da effettuare – dalle semplici analisi del sangue e misurazione della pressione a elettrocardiogramma, risonanza magnetica e TAC – per accertare la causa di questo malessere, anche se di solito basta un po’ di riposo per sentirsi già meglio.
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