Sinfisi pubica, cos’è e sintomi
Tra le due ossa pubiche esiste un’articolazione cartilaginea che prende il nome di sinfisi pubica. Questa articolazione mette in comunicazione il corpo del pube di destra con quello di sinistra. Anatomicamente trova spazio subito sopra la vescica urinaria ed è composta da un rivestimento di cartilagine ialina che interessa le superfici articolari e da un disco di fibrocartilagine che, invece, si colloca tra le due superfici articolari. La stabilità di questa articolazione è assicurata da alcuni legamenti.
Sinfisi pubica cos’è e qual è la sua funzione
Tra le diverse articolazioni presenti nel corpo umano ce n’è una che si colloca nel pube, la regione anteriore dell’osso iliaco. Si tratta della sinfisi pubica e ha la funzione di sostenere e aiutare le diverse sezioni dell’osso iliaco e di quello sacro a contenere il peso del tronco, la parte superiore del corpo umano. Le dimensioni della sinfisi pubica variano con il passare dell’età. Alla nascita, infatti, la sua larghezza è pari a circa 9-10 millimetri ma con il passare degli anni tende a ridursi.
In età adulta, infatti, e già nel corso dell’adolescenza, la larghezza di questa articolazione è pari a 6 millimetri e continua a ridursi tanto da raggiungere i 3 millimetri dopo i 50 anni. La degenerazione di questa articolazione e molte delle sue patologie sono, quindi, legate all’invecchiamento. Le articolazioni cartilaginee, famiglia a cui appartiene anche la sinfisi pubica, non sono dotate di grande movimento. In questo caso, infatti, il movimento si limita a 2 millimetri mentre la rotazione si limita a un solo grado.
Patologie della sinfisi pubica
La sinfisi pubica può essere colpita da patologie diverse che si manifestano, il più delle volte, con dolore e si legano a problemi di infiammazione della cartilagine. Approfondiamo la conoscenza delle problematiche più diffuse. Tra queste c’è senza dubbio la diastasi dell’articolazione. Di cosa si tratta? Della separazione, priva di fratture, dell’articolazione. Non si tratta di una rottura ma di una vera e propria separazione, causata da una dislocazione del pube del lato destro o/e di quello sinistro. Come si verifica questa dislocazione? Le cause possono essere diverse, si va da gravidanza e parto a un trauma al bacino o all’ipotiroidismo.
Ancora, tra le cause scatenanti ci sono anche l’estrofia vescicale e la sindrome dell’addome a prugna secca, l’osteogenesi imperfetta e la disostosi cleidocranica. La sinfisi pubica può essere affetta anche da disfunzione dovuta a un rilassamenti dei suoi legamenti. È una patologia molto dolorosa che comporta il disallineamento delle ossa pubiche. Sono soprattutto le donne, nel corso della gravidanza, a soffrire di questa patologia. Altri problemi possono avere origine da malattie infiammatorie o metaboliche. Tra le malattie infiammatorie che rischiano di avere ripercussioni sull’articolazione ci sono la spondilite anchilosante e l’osteite del pube. Tra quelle metaboliche, invece, ci sono l’osteodistrofia renale e l’ocronosi. La sinfisi pubica può, in quanto articolazione, essere affetta anche da artrosi, altra patologia che si presenta con dolori che in alcuni casi possono essere addirittura disabilitanti.
La sinfisi pubica nella donna
La sinfisi pubica è un’articolazione che manifesta tutta la sua importanza nel corpo femminile. È proprio lei la grande protagonista del parto che, dilatandosi, consente il parto stesso. Questa articolazione si presenta anatomicamente diversa nell’uomo e nella donna.
Nel primo, infatti, questa articolazione è addetta anche a ospitare uno dei capi del legamento sospensorio del pene. Nelle donne, invece, si posiziona nelle vicinanze della clitoride e, rispetto a quella dell’uomo, ha un arco pubico maggiore ed è più spesso il disco di fibrocartilagine questo perché è anatomicamente predisposto ad accogliere lo sviluppo del feto in caso di gravidanza. Nelle donne questa articolazione, come detto, riveste un ruolo determinante nel corso della gravidanza. La sua anatomia è già predisposta per accogliere il feto e favorirne, poi, al termine dei nove mesi, la sua espulsione. I legamenti sono più flessibili perché ne aumentano l’elasticità, favorendo proprio il passaggio del bambino la momento del parto.
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