Premenopausa: sintomi e consigli
La premenopausa è un periodo che precede la menopausa e che dura alcuni anni, in cui si manifestano diversi sintomi, diversi da donna a donna. Analizziamoli più da vicino.
Cos’è la premenopausa?
La premenopausa è un periodo in cui le ovaie iniziano a ridurre la loro produzione di estrogeni. Normalmente comincia intorno ai 40 anni ma, in alcuni casi, può verificarsi anche prima. Questa fase dura diversi anni, anche se i suoi sintomi si fanno più intensi ed evidenti negli ultimi due anni prima della menopausa vera e propria, che è definitiva solo quando per 12 mesi consecutivi non si ha più il ciclo mestruale.
I sintomi più comuni della premenopausa
La premenopausa si manifesta in primo luogo a livello ormonale, riflettendosi sull’andamento del ciclo, che non sarà più regolare. Il ciclo avrà una durata più breve e il flusso mestruale si verificherà ogni 24 giorni e non più ogni 28 giorni, poiché la produzione di ormoni femminili diminuisce. Gli squilibri ormonali portano anche delle conseguenze sul piano fisico, comportando secchezza vaginale, dolori e gonfiori addominali, tensione al seno, vampate di calore. Non mancano poi le ripercussioni sulla sfera psicologica, che riguarderanno sbalzi d’umore, un generale stato di ansia che può provocare disturbi del sonno, un senso di inappetenza e in alcuni casi anche un calo del desiderio sessuale.
Quando rivolgersi al medico
Bisogna rivolgersi al medico se si notano comportamenti anomali del ciclo mestruale, più abbondante del solito o con la presenza di coaguli di sangue o in ogni altro caso di sanguinamento anomalo.
Posso rimanere incinta durante la premenopausa?
Questa è una delle domande che in questa fase della vita sono poste più frequentemente dalle donne al proprio ginecologo. La possibilità di concepire non è esclusa in questo periodo, anche se la fertilità è molto ridotta. Si consiglia quindi di continuare ad adottare le normali pratiche contraccettive, salvo che non si desideri una gravidanza. Allo stesso modo, se si desidera un bambino in questo periodo, la possibilità sarà ridotta.
Come fare a capire di essere nel periodo della premenopausa?
Se si sospetta la premenopausa, il consiglio è di cogliere l’occasione per fare un checkup completo, grazie all’aiuto di un ginecologo esperto in menopausa. La premenopausa può essere accertata attraverso l’analisi della situazione clinica completa della donna, anche se questo non riesce a dare indicazioni precise su quando precisamente arriverà la menopausa, cosa che, ad oggi, è impossibile da prevedere con certezza.
Con un dosaggio ormonale fatto attraverso le analisi del sangue, la premenopausa può essere invece diagnosticata con certezza.
Sono in corso tuttavia alcune ricerche su un ormone, l’AMH, che potrebbe stimare se la donna sta per esaurire o no la sua riserva di ovuli. Questo può essere utile se si sospetta che gli ovuli si stanno esaurendo ma la donna desidera ancora una gravidanza. Attualmente questo ormone viene dosato alle donne che desiderano una gravidanza ma devono intraprendere la strada della fecondazione assistita.
Come ridurre i sintomi della premenopausa
Le vampate di calore sono ridotte, in alcune donne, attraverso l’assunzione di pillole anticoncezionali che contengono bassi livelli di estrogeni.
Anche altri metodi contraccettivi come l’anello vaginale o il cerotto contraccettivo possono aiutare ma è tassativo non intraprendere mai rimedi fai da te ed affidarsi sempre al consiglio del ginecologo.
Alcune pratiche di vita, normalmente indicate per aumentare il generale benessere, possono essere utili, come ad esempio abbandonare il vizio del fumo, svolgere regolarmente attività fisica, dormire di più e in modo più regolare, cercare di tenere sotto controllo il peso, evitare il consumo di alcol, cercare di avere un’alimentazione in cui sia presente il calcio, assumere integratori di vitamine.
Se i problemi riguardano la sfera sessuale e la libido, potrà essere utile rivolgersi ad un terapeuta specializzato in sessuologia.
Esistono poi alcuni farmaci, sempre prescritti dal medico, che in alcuni casi possono servire a stabilizzare l’umore.
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