Sintomi del diabete infantile
Il diabete infantile è una malattia abbastanza comune nei bambini con meno di cinque anni e nel corso degli ultimi tempi è notevolmente aumentata. La causa principale può essere attribuita a uno stile di vita non particolarmente sano, seguito da un’alimentazione scorretta.
Le cause del diabete infantile
Il diabete infantile è generato da un incremento del livello di zuccheri nel sangue e l’insulina non riesce a riportarli nella norma. Tale effetto collaterale genera problemi nei confronti del metabolismo degli zuccheri, sia grassi che proteici. Le modifiche metaboliche provocano un incremento della concentrazione di glucosio nel sangue, chiamata iperglicemia, l’espulsione degli zuccheri attraverso l’urina e l’impiego dei grassi al posto degli zuccheri come energia, provocando così la nascita di corpi chetonici del sangue. A volte, la nascita di questa patologia deriva da fattori ereditari, ma nella maggior parte dei casi ci troviamo di fronte a un consumo spropositato di cibi carichi di zuccheri.
In alcune circostanze, è possibile ritrovarsi di fronte al diabete infantile per via di un malfunzionamento delle ghiandole endocrine, in particolare quelle del pancreas, o a causa di una dieta priva di tutti gli elementi essenziali per il nostro organismo.
Diabete infantile sintomi
I sintomi più importanti da riconoscere sono il deperimento e dimagrimento, l’irritabilità, un rallentamento anomalo della crescita, indolenza, bisogno di bere spesso, bisogno di fare pipì di frequente (con possibilità di bagnare il letto durante la notte), incremento dell’appetito e acetone.
Quest’ultimo consiste nel vomito continuo, occhiaie, lingua asciutta, respiro frequente, mal di testa, alito che ricorda l’odore del solvente per unghie o frutta matura e dolori addominali. Per diagnosticare la patologia sono necessari degli esami nei confronti delle urine, in modo da valutare la presenza di glucosio e corpi chetonici, ma anche gli esami del sangue a digiuno e dopo i pasti, in modo da poter controllare i livelli di glicemia.
Come trattamento, troviamo l’insulina, la quale dovrà essere somministrata ogni giorno per compensare ciò che manca al piccolo. Inizialmente, si procede con quantità maggiori, per poi ridurre la dose in base al bisogno. Inoltre, va precisato che nel trattamento del diabete è fondamentale l’alimentazione, poiché dovrà essere in grado di non aumentare lo zucchero e di apportare la giusta quantità di grassi e proteine senza creare squilibri.
Dal punto di vista diagnostico, i valori di glicemia normali dovrebbero essere tra i 60 e i 130 mg/dl; nel caso in cui superino i 126 mg/dl, si potrebbe avere a che fare con il diabete infantile. Spetterà al pediatra stabilire la cura migliore, considerato il fatto che in alcune circostanze è necessario collegare il piccolo a un pancreas artificiale con microinfusori.
Sarà poi stabilito uno schema da seguire, il quale inizialmente prevede due iniezioni di insulina al giorno, una prima di colazione e una prima di cena. A volte è possibile aggiungere una puntura anche prima di pranzo e prima di andare a dormire. Tuttavia, qualunque sia il numero di iniezioni da praticare, dovranno trascorrere circa 30 minuti tra un’iniezione e il pasto, ma anche 45 o 60 se la glicemia è superiore ai 150 mg/dl.
Esistono diverse tipologie di insulina: quella ad azione pronta, con inizio entro 15-30 minuti dalla puntura con termine dopo 6-8 ore; quella intermedia, con inizio dopo 90 minuti dall’iniezione e termine dopo 12-20 ore; quella prolungata, con inizio dopo 180 minuti dalla puntura e termine dopo 24-30 ore; quella rapida, disponibile in diverse proporzioni.
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