Stretching dinamico: esercizi e benefici
Quando si pratica uno sport, o si fanno esercizi fisici, si sente tanto parlare di allungamento muscolare. Tra le varie tipologie di stretching c’è quello statico e c’è anche quello dinamico. Di cosa si tratta e a cosa serve?
Prima di praticare un qualsiasi sport, questa serie di esercizi è necessaria, perché serve per il riscaldamento muscolare, che è di fondamentale importanza e non se ne può in alcun modo prescindere. Proprio per questo motivo, nasce lo stretching dinamico che, a differenza dello statico, è più divertente da fare e, soprattutto, dà dei risultati migliori.
Differenza tra stretching statico e dinamico
Nello specifico, le differenze tra le due tipologie di allungamento muscolare sono diverse ed è bene conoscerle per capire i benefici dello stretching dinamico.
Nel primo caso, infatti, si ha un allungamento muscolare di qualche secondo e in molti non reputano utile questo esercizio nella fase di riscaldamento, ma piuttosto in quella post esercizio o post attività fisica, dato che questa tipologia di stretching tende a far recuperare il muscolo.
A differenza di questo tipo di allungamenti, quelli previsti dallo stretching dinamico, invece sono diversi. In questo caso si stendono muscoli, nervi e articolazioni, ma lo si fa nel momento stesso in cui si esegue l’esercizio, prendendo velocità tutte le volte che si ripete il movimento.
Esercizi di stretching dinamico
Facciamo qualche esempio pratico di esercizio, in modo tale da comprendere a pieno la differenza. Un primo esercizio è quello che prevede l’oscillazione delle gambe e che fa lavorare al contempo fianchi e muscoli posteriori della coscia.
Si parte con la schiena dritta, facendo, poi, oscillare la gamba destra dando uno slancio. L’ideale è fare una serie da 30 ripetizioni per gamba, prima di passare a utilizzare la sinistra, con la quale si farà la stessa cosa. Anche l’esercizio delle ginocchia alte è molto valido e aiuta moltissimo a riscaldare la zona del gluteo.
Il primo movimento da fare è quello di camminare sul posto, cercando di sollevare le ginocchia verso il petto, mantenendo la schiena dritta. Anche in questo caso, si suggerisce una serie di 30 ripetizioni.
Da questo, poi, si può passare all’esercizio per riscaldare i muscoli anteriori della coscia. Come? Portandoli al sedere: nello specifico, si dovrà camminare sul posto, cercando di portare i talloni sul sedere, con la schiena dritta.
Per allenare e riscaldare fianchi e interno coscia, invece, l’esercizio parte con piedi uniti, per poi fare un passo laterale a sinistra e tornare in posizione. Come suggerito, anche in questo caso, vanno bene 30 ripetizioni per parte.
Infine, segnaliamo, un esercizio per la zona di fianchi, glutei, cosce. Si parte in piedi uniti, si porta la gamba in avanti con il ginocchio piegato ad angolo retto e poi si ruota la stessa verso l’esterno. Questi sono solo alcuni dei tanti esercizi che si possono praticare per riscaldare i muscoli con lo stretching dinamico.
Benefici
Questa tipologia di allungamenti viene preferita da moltissimi atleti, dato che molti studi che sono stati svolti proprio nel settore del riscaldamento muscolare, hanno messo in luce una maggiore efficacia rispetto a quelli proposti nella tipologia statica.
Del resto, come detto, gli allungamenti muscolari che durano pochi secondi sono preferibili nel momento del rilassamento, quando il muscolo deve tornare al suo posto dopo uno sforzo.
Stretching dinamico e statico, quindi, possono coesistere, seppur in diversi momenti, nello stesso allenamento. Come detto, il dinamico lo si può utilizzare in fase di riscaldamento, per prepararsi al meglio all’attività che si deve andare a svolgere, mentre lo statico lo si può utilizzare in seguito, dopo la fine dell’esercizio, per riuscire a far rilassare il muscolo interessato dal precedente sforzo.
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