Il tennis, uno sport completo ormai diffuso
Il tennis è oggi uno sport divenuto molto popolare a partire dagli anni duemila! Le nostre atlete Flavia Pennetta e Roberta Vinci, nel 2015, hanno disputato tra loro la finale US Open, stabilendo un primato storico!
Il gioco del tennis e la sua diffusione
Il tennis è uno sport molto popolare, che vede opposti due giocatori (incontro singolare) o quattro (due contro due, incontro di doppio). I giocatori utilizzano una racchetta al fine di colpire una palla: scopo del gioco è colpire la palla per far sì che l’avversario, posto nell’altra metà del campo da gioco, non possa ribatterla dopo il primo rimbalzo o battendola finisca con il commettere fallo. Ne esistono diverse varianti a seconda della nazione.
Già nei tempi antichi si praticava il tennis, seppur nella sua forma rudimentale: risale alla cultura greco-romana, e si è diffusa nei secoli seguenti evolvendosi e diventando il gioco che conosciamo oggi. In Italia nel 1910 nacque la FIT o Federazione Italiana Tennis, che ha per scopo la regolamentazione, lo sviluppo e la propaganda del tennis in Italia.
Ad oggi lo sport è molto conosciuto grazie soprattutto ai grandi successi ottenuti a partire dagli anni duemila, sia nella sezione maschile sia in quella femminile, ed è la quarta disciplina più praticata nel nostro Paese, con quasi 250 mila tesserati. Esistono numerosissimi corsi, e anche il prezzo è diventato più accessibile.
I benefici nella pratica del tennis
Il tennis è uno sport in grado di apportare moltissimi benefici per l’organismo, grazie anche al fatto che si tratta di uno sport aerobico-anaerobico alternato, detto di tipo step and go. Si tratta, cioè, di uno sport che richiede momenti di scatto alternati a momenti di relativo riposo. Questa caratteristica del tennis consente di avere effetti positivi su cuore e muscoli, sull’apparato cardiocircolatorio, su quello respiratorio, sul tono muscolare di tutto il corpo e molti altri. Permette quindi di sviluppare una potente forza fisica, precisione, destrezza, coordinazione e resistenza.
A livello fisico esso provoca forte dispendio energetico. Poiché necessita contemporaneamente di forza (battuta), di rapidità (sprint) e di resistenza (una partita dura almeno 1 ora), il tennis brucia da 400 a 600 Kcal/h.
Aumenta il tono muscolare di tutto il corpo. Dalle gambe, alle braccia, al tronco (petto, addome…), sviluppa la massa muscolare in potenza.
Sviluppa la coordinazione. Nel tennis, si impara a sincronizzare gli spostamenti (avanti, indietro, laterali, salti…) con il movimento delle braccia.
Da non sottovalutare anche la componente psichica, dovuta alla preparazione tattica necessaria sviluppata negli allenamenti e con l’esperienza nelle diverse partite, e allo sviluppo della capacità di gestire la tensione richiesta durante i tornei.
Favorisce la concentrazione, in primo luogo perché è tattico ed esige l’elaborazione di una strategia, e poi perché bisogna essere concentrati per anticipare la traiettoria della palla e posizionarsi correttamente.
Insegna la padronanza di sé: al di fuori delle linee bianche, c’è il fallo: non bisogna colpire la palla a casaccio. Bisogna essere precisi e dosare il colpo.
Svuota la mente. Ludico, il tennis è un gioco che scarica fisicamente e mentalmente
In sintesi, esso permette di lavorare sulle 4 dimensioni:
- Fisica: La palla può rimbalzare una sola volta, perciò il giocatore deve spostarsi molto velocemente e coprire tutta la superficie di gioco, che è abbastanza grande (soprattutto in un singolo). E poi deve colpire la palla, con più o meno forza.
- tecnica. Nel tennis, bisogna saper usare una racchetta, padroneggiare diversi colpi (colpo dritto, rovescio, volée, smash, servizio …), e colpire la palla dandole un effetto particolare (lift, smorzato, palla corta…). Bisogna anche tener conto della superficie (dura, terra battuta, erbosa…). Occorre infine prevedere la traiettoria della palla, anticiparla e posizionarsi.
- tattica. Il tennis è un gioco con un avversario da battere. Si tratta quindi di segnare dei punti piazzando la palla (passante, pallonetto…), dosando la propria forza, e giocando sulle debolezze dell’altro… E’ un combattimento fisico e mentale.
- Mentale: capacità di adattarsi ai diversi avversari, capacità di gestire lo stress e la tensione durante i tornei
Accortezze nella pratica del tennis
Intenso e a volte brutale, sfortunatamente il tennis non presenta solo dei vantaggi. In primo luogo, le numerose variazioni di ritmo mettono il cuore a dura prova. Le contrazioni muscolari sono inoltre elevate e le articolazioni devono incassare bruschi cambiamenti di direzione. Infine, i salti e gli stop improvvisi strapazzano le vene. Questo affatica le loro pareti e favorisce la comparsa di varici. Attenzione dunque, in particolare se avete dei trascorsi cardiaci causati dal soprappeso o da problemi venosi.
Inoltre, la prevalenza di un braccio piuttosto dell’altro, solitamente genera uno sviluppo asimmetrico del corpo, per questo motivo sono necessarie sedute di palestra mirate a bilanciare lo sviluppo della parte del corpo meno utilizzata.
Non esiste una limitazione di età per iniziare la pratica di questo sport, molti iniziano durante il ciclo scolastico elementare. Tuttavia essendo decisamente impegnativo e di tipo asimmetrico, si preferisce solitamente aspettare i 10-11 anni, quando i ragazzi sono anche abbastanza grandi da capire se è uno sport che li appassiona o meno.
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