Il tono muscolare, un concetto che spesso genera confusione e incomprensione
Spesso si tende a fare confusione quando si parla di tono muscolare: infatti con questo termine si tende a confondere molti aspetti che stanno dietro alla muscolatura del nostro corpo, tra l’aumento della masse muscolare, detta anche ipertrofia, che è molto diversa dal vero e proprio tono dei muscoli.
Il nostro obiettivo sarà perciò comprendere che cos’è il tono muscolare, a che cosa serve, e analizzare i meccanismi che ne stanno alla base.
Che cos’è il tono muscolare?
Il tono muscolare non ha nulla a che fare con la forma stessa del muscolo; perciò, nel momento in cui andiamo a procedere con la tonificazione non andiamo minimamente ad intaccare la forma dei nostri muscoli, la quale rimane appunto immutata. Confondere concetti come modellazione del corpo, acquisizione di massa e ingrossamento dei muscoli con quello di tono muscolare è una cosa molto comune, soprattutto quando non si hanno conoscenze tecniche specifiche.
Con il termine tono muscolare si intende una attività riflessa e costante che mantiene fissa la postura del corpo, in contrasto con la forza di gravità. Dato che questa forza ci mantiene in posizione statica, nel momento in cui muoviamo i nostri muscoli, esercitiamo una tensione ed uno sforzo minimo tali per cui, proprio per vincerla, andiamo ad attivare la capacità di resistenza dei muscoli stessi alla gravità.
Il tono muscolare quindi si ottiene dalla costante attività di un certo numero di movimenti all’interno dei muscoli e dallo stiramento delle fibre in essi contenute. Tali contrazioni vanno quindi a modificare costantemente il tono muscolare, senza dover necessariamente ogni giorno andare in palestra ed effettuare esercizi specifici.
La stessa routine quotidiana può dirsi, in un certo qual modo, un “allenamento” del tono dei muscoli del nostro corpo, i quali lavorano quel che basta per farci muovere in bici, a piedi, in macchina, farci salire le scale del nostro ufficio o della nostra abitazione.
patologie connesse al tono muscolare: ipertonia e ipotonia muscolare
Avendo quindi chiarito il concetto di tono muscolare, è bene distinguere ciò che riguarda l’allenamento fisico costante, che serve a mantenere il peso costante e ad aumentare la massa muscolare, e che si ottiene con sedute specifiche in palestra, oppure praticando pilates, nuoto, e in generale tramite tutti gli sport, da ciò che invece è l’attività normale dei nostri muscoli, ossia ciò che, come detto in precedenza, ci permette di compiere azioni utilizzando quel tanto di forza che basta da scatenare nella muscolatura i meccanismi motori.
Ebbene, vi sono patologie che vanno ad intaccare tali meccanismi, alterando in maniera iper o ipotrofica il movimento muscolare.
L’ipotonia muscolare, ad esempio, è una patologia che causa la perdita del tono muscolare, soprattutto nei bambini appena nati o nell’età infantile. in questi soggetti possono verificarsi scarso o nullo controllo dei movimenti della testa, un ritardo nello sviluppo delle capacità e nelle motorie, debolezza, incapacità di succhiare o ingoiare, scarsi riflessi e diminuzione della forza. L’ipotonia intacca inoltre i nervi ed il cervello, impedendo la coordinazione ed influenzando le funzioni fasiche e di nutrizione. L’ipotonia deriva solitamente da un problema al sistema nervoso o al sistema muscolare, da una malattia di origine ereditaria o da patologie traumatiche e lesive.
Al contrario dell’ipotonia, l’ipertonia muscolare si caratterizza per un aumento del tono muscolare che impedisce ai muscoli il corretto stato di riposo, la cui causa è imputabile a una lesione cerebrale di natura tumorale, traumatica o anche congenita.
Spasmi e incapacità di controllare i propri muscoli del corpo sono spesso associati a malattie come il morbo di Parkinson, che intaccano coordinazione e resistenza delle fibrille muscolari, causando posture scorrette e impedendo un ritorno corretto alla posizione di riposo, modificando la resistenza delle fibrille in modo permanente.
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