Acido mandelico nei cosmetici: cos’è e a cosa serve
L’acido mandelico viene da sempre utilizzato come potente antibatterico che, se assunto per via orale, è utile per curare soprattutto quelle che sono le infezioni delle vie urinarie.
Tuttavia, con il passare del tempo, l’acido mandelico è stato usato anche in dermatologia e, per la precisione, per la cura dell’acne, ma anche come sostanza capace di lenire quella che è l’irritazione provocata dal trattamento laser per la cura della stessa.
Acido mandelico nella cosmesi
L’acido mandelico è, come detto, molto utilizzato anche nella cosmesi, soprattutto per contrastare le prime rughe sia d’espressione che d’età. Può avere degli effetti davvero ottimi e, pertanto, se ne fa largo uso, specialmente nei centri estetici e dermatologici.
Bisogna sottolineare che si tratta di un derivato dall’estratto di mandorle amare e i primi paesi in cui si è fatto largo sono stati America Latina e Stati Uniti. Da quel momento, alla luce di quelli che sono i grandi risultati ottenuti, ha preso sempre più piede anche in Europa e, infine, da qualche tempo a questa parte, anche nel nostro paese.
Viene utilizzato soprattutto dopo l’estate, dato che aiuta a pulire la pelle dalle cellule morte e lo fa in maniera molto più profonda, tanto da essere preferito ad acido glicolico e acido piruvico.
Un altro vantaggio che fa preferire questo tipo di acido agli altri è che riesce a schiarire le macchie e cancellare tutte le imperfezioni, ridando luminosità al viso, ma senza seccare: la pelle rimane idratata alla perfezione.
In particolare, come già sottolineato, viene utilizzato soprattutto per il trattamento di pelli acneiche. L’acido mandelico ha, infatti, diversi benefici betteriostatici e regolatori del sebo e, proprio per questo motivo, già con pochissime applicazioni tende a migliorare la situazione delle pelli più problematiche sotto questo punto di vista. Inoltre, agisce anche su piccole rughe e su segni del tempo.
Benefici dell’acido mandelico
Vediamo, quindi, di schematizzare al meglio, tutti quelli che sono i vantaggi e i benefici dell’acido mandelico, che da molti viene preferito per la quasi totale mancanza di controindicazioni.
Possiamo dire che, grazie alla struttura molecolare più pesante di altri acidi, come il glicolico ad esempio, l’acido mandelico viene assorbito dalla pelle in maniera più lenta e graduale e questo rende meno possibili le eventuali irritazioni. Proprio per questo motivo, questo tipo di acido, molto più delicato, è indicato per tutti i tipi di pelle, finanche quelle affette da couperose.
Abbiamo già sottolineato che si tratta di una sostanza antibatterica, dato che aiuta a eliminare quelli che sono i batteri che possono esserci sulla pelle: proprio per questo motivo, si tratta di un ingrediente molto utilizzato per curare l’acne, anche perché, esfoliando la pelle in profondità, riesce a eliminare i segni che questa lascia.
L’acido mandelico, inoltre inibisce lo sviluppo della melanina e, proprio per questo motivo, viene utilizzato per sbiancare le macchie e per correggere le varie discromie della pelle del viso.
A tutto ciò, però, si deve accostare un altro, enorme beneficio: si tratta di una sostanza idratante ma esfoliante al tempo stesso. Questo significa che aiuta a eliminare quelli che sono gli strati superficiali dell’epidermide, ormai morti e che chiedono rigenerazione, andando a riempire le rughe e le linee di espressione.
Come detto, grazie alla sua struttura molecolare, questa sostanza è una di quelle ad assorbimento lento e, pertanto, agisce solamente sullo strato superficiale risultando più delicato, anche per le pelli più sensibili che, invece, se trattate con acidi come il glicolico possono avere grossi problemi di irritazioni.
Si deve anche notare che, se viene a combinarsi con la vitamina C, l’acido mandelico non solo va a idratare la pelle ma la mantiene anche sia giovane che luminosa.
Ulteriore vantaggio è che può tranquillamente essere utilizzato anche durante il periodo estivo, dato che si tratta di una sostanza non foto sensibilizzante. Naturalmente, si raccomanda di utilizzare gli appositi filtri protettivi dopo aver fatto il trattamento, ma quest’ultimo non deve essere evitato come accade per quello col glicolico, che nel periodo estivo non deve essere utilizzato.
Segnaliamo, infine, l’azione depigmentante, o meglio l’azione sbiancante, dato che inibisce la produzione di melanina. Proprio per questo motivo va molto bene per trattare le macchie o le pelli con colorito non uniforme.
Cosmetici con acido mandelico
Troviamo l’acido mandelico nei seguenti cosmetici:
- Rossetti, per correggere e riempire le spaccature della labbra.
- Creme: soprattutto in quelle anti-età, al fine di prevenire gli effetti dell’invecchiamento.
- Gel: sia per uso facciale o corporeo, soprattutto in quelli dedicati alle pelli grasse, grazie alle tante proprietà astringenti.
- Siero di acido mandelico: in questo caso l’acido mandelico si trova in concentrazioni variabili, che arrivano anche al 35% del prodotto. In questo caso, però, deve esserci il consiglio di uno specialista.
- Siero luminosità: sieri a bassa concentrazione di mandelico, che permettono di correggere le macchie della pelle. Si possono applicare anche a casa.
- Kit per il peeling: in questo caso si trovano in creme, lozioni, sieri e idratante per realizzare un peeling completo.
Effetti collaterali e precauzioni
Come detto, si tratta di una sostanza con pochissime controindicazioni e tanti vantaggi. Tuttavia, ci sono sempre delle precauzioni da prendere per l’utilizzo di una sostanza che rimane pur sempre un acido.
Vediamo nello specifico quali. Essendo un alfaidrossiacido, richiede una particolare attenzione quando ci si espone al sole dopo il trattamento. Sebbene non sia sconsigliato durante l’estate, si deve sempre applicare un filtro solare dopo il trattamento, cercando di evitare l’esposizione diretta alla luce solare. Inoltre, durante l’applicazione del prodotto si deve fare molta attenzione a proteggere gli occhi e non deve finire sulla palpebra mobile.
In caso di arrossamento, si deve cercare di evitare di mettere sulla pelle altre sostanze che possano irritarla e bisognerebbe fare attenzione per qualche giorno.
Anche se questo tipo di acido non risulta pericoloso né per le future mamme né per il feto, è preferibile in ogni caso chiedere un parere medico prima di sottoporsi a un trattamento in gravidanza o, comunque, durante il periodo dell’allattamento.
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