Bisoprololo, cos’è, proprietà ed effetti collaterali
Se siete soggetti a patologie che interessano il cuore, avrete sicuramente sentito parare del bisoprololo: questo componente, infatti, viene solitamente usato per trattare l’insufficienza cardiaca, specie associandolo ad altri medicinali. Andiamo a vedere e analizzare nello specifico questo farmaco.
Cos’è il bisoprololo
Il Bisoprololo, e nello specifico il fumarato, è un farmaco utilizzato nella cura delle patologie cardiache, conosciuto per la sua proprietà di vero e proprio “nemico giurato” dei recettori beta-1 adrenergici, mentre ha un effetto praticamente nullo sui recettori bronchiali beta-2 e, per questo motivo, si è guadagnato l’appellativo di cardioselettivo. Solitamente, questo farmaco viene adoperato nel trattamento dell’ipertensione, dell’angina, e dei diversi gradi di scompenso cardiaco. Viene utilizzato soprattutto per la sua capacità di impedire al cuore di effettuare sforzi pericolosi ed eccessivi. Se ci rechiamo in farmacia, il farmaco può essere trovato sotto molto nomi commerciali, come: Concor, Sequacor, Congescor, Cardicor, Pluscor, Sandoz.
Il bisoprololo Sandoz
Prendiamo in esame il Sandoz, uno dei farmaci a base di bisoprololo più acquistati. Solitamente, viene assunto in compresse nel formato da 2,5 g: questo formato in particolare può essere assunto sia al mattino che durante i pasti; è inoltre assolutamente sconsigliato e vietato masticarle, poiché questo potrebbe minarne l’efficacia. Utilizzato nella lotta alle patologie del cuore, viene solitamente associato e farmaci ACE-inibitori o, più comunemente, diuretici. Quando viene iniziato il trattamento con il bisoprololo fumarato i pazienti devono essere stabili. Vi raccomandiamo, prima di sottoporvi a qualsiasi trattamento a base di bisoprololo, di rivolgervi al vostro medico e, in caso risultiate stabili, iniziare la cura: la mancata consulenza e l’assunzione di questo farmaco senza prima conoscere le proprie condizioni di salute in modo preciso, possono portare a spiacevoli conseguenze, come un peggioramento dell’insufficienza cardiaca. È bene tenere a mente anche la dose massima di compresse da poter assumere: in questo caso specifico, ossia le compresse da 2,5 g, la dose non va oltre la compressa giornaliera, mentre per i formati più “pesanti”, si va a diminuire, fino ad arrivare ad una sola volta a settimana.
La differenza tra bisoprololo fumarato ed emifumarato
Abbiamo parlato del bisoprololo fumarato, ma ne esiste anche un’altra versione: l’emifumarato, che si distingue dal “fratello” non tanto per la composizione, quanto per l’eccipiente. Entrambe le formulazioni rilasciano in circolo, inoltre, la medesima parte di principio attivo e, quindi, hanno la stessa e identica efficacia. Il farmaco originale, in ogni caso, è sempre più efficace di quello generico in entrambe le formulazioni e viene sempre preferito e prescritto dagli specialisti.
Controindicazioni del bisoprololo
Questo farmaco è controindicato per i pazienti che soffrono di altre patologie, soprattutto croniche, tra cui: asma, scompensi cardiaci di varia entità, bradicardia acuta, ipotensione, shock cardiogeno, arteopatia, specialmente se grave. Particolare cura va posta nella cura dei pazienti con ischemia o psoriasi, visto che un’interruzione della somministrazione del farmaco potrebbe causare vari problemi. Nei pazienti con scompenso cardiaco è bene tenere sempre sotto controllo i valori e, se le condizioni restano stabili, procedere col trattamento. È sconsigliato assumere bisoprololo durante il periodo dell’allattamento, poiché, nei casi più gravi, può portare a vari scompensi nella crescita e alla formazione di patologie per il bambino di diversa natura.
Effetti indesiderati del bisoprololo
Ci sono diversi effetti indesiderati, come abbiamo già visto in precedenza, che dipendono dall’assunzione di questo farmaco, ma, tra i più comuni, possiamo notare: una improvvisa sensazione di freddo, localizzata di solito nelle mani o nei piedi ; appena iniziata la terapia possono manifestarsi cefalea, giramenti di testa e nausea; sempre all’inizio del trattamento, la nausea può sfociare in vere e proprie condizioni patologiche per lo stomaco, con conseguenti vomito e diarrea.
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