Bootcamp, le esercitazioni dei marines
Il bootcamp o, detto più semplicemente, l’allenamento stile marines è diventato ormai un must. Vi starete chiedendo: ma è proprio come quello che si vede nei film?
Ebbene sì, dato che accanto a noi ci sarà anche il trainer a darci forza e fiducia. Fidatevi, un po’ di carica dall’esterno quando i muscoli hanno già ammainato la bandiera bianca serve.
Il bootcamp è nato nel lontano 1991 e recentemente è stato presentato al festival del fitness di Rimini.
Il bootcamp ha l’obiettivo di tenere in forma persone più o meno sportive: per quelli meno sportivi servirà a sostenere uno stress fisico di media intensità, mentre per quelli più sportivi servirà ad aiutarli a sostenere sforzi anche di alta intensità. Non dimentichiamo che è un allenamento fatto per forgiare futuri Marines.
La peculiarità di questo allenamento è che lo si svolge tutti insieme, sia che siate più o meno allenati, in modo da sostenersi l’un con l’altro per arrivare tutti insieme ad un unico scopo, perché si sa che i Marines sono anche fratelli e che non si lascia mai indietro nessuno .
Un’altra particolarità di questo sport è il basso costo, in quanto lo si svolge all’aria aperta e gli attrezzi che servono sono davvero limitati. Come seconda cosa, è uno sport che possono fare uomini e donne indistintamente, basta essere caparbi e stringere i denti nei momenti più difficili.
La durata dei corsi solitamente è di 6/8 settimane, come l’addestramento militare e gli esercizi sono un mix tra corpo libero ad alto impatto per andare a coinvolgere massicciamente l’apparato muscolare e cardiaco.
Andiamo più nel dettaglio e vediamo ora come si articola una lezione tipica di questo vero e proprio sport.
Ci sono vari programmi: ecco la prima tipologia
- 10 minuti di corsa media
- 5 minuti di mobilitá delle articolazioni per non incombere in strappi o stiramenti
- 40 minuti di circuito aerobico/anaerobico: salto della corda, squat con sacchetti sulle spalle, corsa rapida sul posto, flessioni, addominali, sali e scendi dal gradino con carico sulle spalle, sit up addominali in coppia con palla medicinale
- 10 minuti di corsa defaticante
- 5 minuti di stretching.
Per i piu temerari, al termine di ogni sessione si può introdurre anche questa scaletta di esercizi.
Solitamente si parte con un classico, il salto alla corda e, se non possedete l’attrezzo in questione, potete svolgere lo stesso movimento anche senza corda.
Il salto alla corda è un esercizio che coinvolge muscoli come gambe, schiena e spalle e comtribuisce ad accelerare molto il battito cardiaco. Fatto questo, si passa agli addominali, ma per vivacizzare l’esercizio, si tende a farlo con le gambe in verticale.
Ciò vuol dire che si sta sdraiati supini e si sollevano le gambe fino a raggiungere una posizione verticale. Quindi, sollevate le braccia cercando di toccare le punte dei piedi con le mani.
Ora si passerà al classico esercizio presente anche in molti film, le flessioni sulle braccia: per renderle ancor più complesse, si possono svolgere battendo le mani nel momento in cui si flettono le braccia.
Passiamo ora agli affondi per potenziare la muscolatura delle gambe, tenendo le mani lungo i fianchi e facendo un lungo passo avanti piegando il ginocchio a 90 gradi e tenendo la posizione per tre o quattro secondi, alternando logicamente prima la destra e poi la sinistra.
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