Botulismo: sintomi e cura
Il botulismo, noto anche come intossicazione botulinica, è una grave malattia che provoca la paralisi e che è causata dalla tossina botulinica. La tossina è causata dal Clostridium botulinum, un tipo di batterio. Ci sono quattro modi in cui la tossina può entrare nel corpo umano:
- il botulismo infantile e negli adulti – dalla colonizzazione del tubo digerente da parte del Clostridium botulinum nei bambini e negli adulti
- botulismo di origine alimentare – quando le tossine vengono ingerite attraverso l’alimentazione
- botulismo provocato da una ferita – quando una tossina botulinica contamina una ferita.
Tutti i tipi di botulismo possono condurre alla paralisi, che generalmente inizia con i muscoli del viso per poi diffondersi agli arti. Nei casi più gravi vi è un’insufficienza respiratoria quando i muscoli respiratori diventano paralizzati. Per questo motivo, tutti i casi di botulismo sono trattati come emergenze mediche. Per questo, è necessario prestare molta attenzione ai cambiamenti del proprio corpo e ai sintomi di questa grave malattia per poterla prevenire adeguatamente.
Quali sono i sintomi del botulismo
I classici sintomi del botulismo sono:
- visione doppia
- visione offuscata
- palpebre cadenti
- difficoltà di eloquio
- difficoltà a deglutire,
- secchezza della bocca
- debolezza muscolare
- stitichezza.
I neonati con il botulismo appaiono letargici e deboli, mangiare poco, diventano stitici e hanno un grido debole e uno scarso tono muscolare. Nei neonati, la costipazione è spesso il primo sintomo che si verifica.
Questi sono tutti i sintomi della paralisi muscolare che è causata dalla neurotossina batterica. Se non trattati, questi sintomi possono progredire fino a provocare la paralisi in varie parti del corpo, spesso vista come una paralisi discendente di braccia, gambe, tronco e muscoli respiratori.
Quali sono i rimedi per il botulismo?
Se diagnosticato precocemente, il botulismo di origine alimentare e quello provocato da una ferita possono essere trattati con un’antitossina che blocca l’azione della neurotossina che circola nel sangue. L’antitossina trivalente (efficace contro tre neurotossine: A, B, ed E) viene erogata nelle stazioni di quarantena per il controllo e la prevenzione della malattia. L’antitossina può impedire un possibile peggioramento della malattia, ma il recupero richiede ancora molte settimane. I medici possono rimuovere qualunque cibo contaminato che si trova ancora nell’intestino inducendo il vomito o usando clisteri. Le ferite devono essere trattate di solito chirurgicamente per rimuovere la fonte dei batteri produttori di tossine.
Le antitossine non sono la routine per il trattamento del botulismo infantile; tuttavia, un nuovo prodotto che è diventato recentemente disponibile può essere usato per trattare il botulismo nei neonati. Il prodotto è composto da immunoglobuline che possono essere somministrate per via endovenosa ai bambini a cui è stato diagnosticato il botulismo infantile. Il nuovo trattamento si chiama BabyBIG (Botulismo immunoglobuline) ed è attualmente disponibile solo in America, dato che è in fase di sperimentazione.
L’insufficienza respiratoria e la paralisi che si verificano con il botulismo grave possono richiedere ad un paziente una macchina per la respirazione per settimane e la terapia intensiva medica e infermieristica. Dopo diverse settimane, la paralisi migliora lentamente e gli assoni dei nervi vengono rigenerati.
Come evitare il botulismo: le regole base
Cerchiamo di capire come evitare il rischio botulino per le varie conserve.
Se si tratta di conserve sottolio, si deve considerare che questo elemento è buono solo per isolare gli alimenti, mentre non ha alcuna proprietà antisettica che vada a impedire che si formino microrganismo che mettano a rischio la nostra salute. Cosa fare in questi casi? Sterilizzare il prodotto finito è l’unica soluzione che può essere accettata.
La conservazione sotto aceto, invece, è migliore, perché l’aceto ha delle proprietà tali da bloccare il proliferare di microrganismi. Lo stesso si può dire per il sale che tende ad assorbire l’acqua e, pertanto, rallenta l’insorgere di problemi connessi al botulino.
Vediamo, in ogni caso, quali sono le regole base per evitare il rischio del botulino.
In buona sostanza, possiamo parlare di 5 regole fondamentali che sono le seguenti e sono tutte molto valide e da seguire alla lettera se non si vogliono avere problemi.
La prima regola è quella di fare molta attenzione a lavare e asciugare gli ingredienti. Lavandoli si eviterà che su di essi ci siano dei microrganismi, mentre asciugandoli si eviterà che si crei un ambiente favorevole alla formazione di altri. Altro consiglio molto utile è quello di andare ad acidificare gli ingredienti delle conserve, con aceto o acqua e limone. Ricordiamo, infatti, che in un ambiente con un elevato grado di acidità, non si dà modo alle spore di produrre le loro tossine. Segnaliamo, pertanto, che i sottaceti e le conserve di pomodoro, ma anche altri ortaggi, con un pH inferiore a 4,5 sono quelle da preferire. Una ulteriore accortezza che deve essere presa se si vuole fare una conserva in casa, è quella di sterilizzare i barattoli nei quali questa verrà conservata. Le alte temperature, infatti, ammazzano gran parte dei microrganismi. Ovviamente, si deve fare molta attenzione ad asciugarli alla perfezione. Ricordiamo anche che si deve sterilizzare il prodotto finito, sempre tramite bollitura in acqua e sempre per lo stesso motivo, ossia la sensibilità del botulino alle alte temperature. Si consiglia, inoltre, di conservare tutti i vasetti in luoghi asciutti, in modo tale da essere ancora più sicuri.
Lascia un commento