
Buscopan, proprietà, utillizzo, controindicazioni
Buscopan è un medicinale utilizzato per alleviare i problemi di iperacidità occasionali dello stomaco. Ma quali sono le sue caratteristiche e come funziona?
Buscopan: cos’è e a cosa serve?
Buscopan è un medicinale a base di ranitidina, usato per la cura dei sintomi del bruciore dell’iperacidità occasionali dello stomaco. Il suo effetto riduce in maniera temporanea la causa del bruciore, cioè produzione di acido all’interno dello stomaco, lasciando comunque la giusta quantità di acido adatta alla digestione.
Si tratta di un farmaco assumibile anche a stomaco vuoto, semplicemente al momento in cui sopraggiungono i sintomi e può essere preso sia di giorno che di notte. La sua azione è rapida e può dare sollievo fino a 12 ore grazie ad una sola compressa.
Buscopan è un antispastico, anticolinergico che fa parte della classe degli alcaloidi della belladonna semisintetici, composti ammonici quaternari.
Buscopan, controindicazioni
Buscopan non può essere utilizzato in alcuni casi. Innanzitutto se si mostra ipersensibilità al principio attivo o ad uno degli eccipienti; se si è affetti da glaucoma ad angolo acuto o se si soffre di ipertrofia prostatica o di qualsiasi altra causa di ritenzione urinaria.
Altre controindicazioni sopraggiungono in caso di stenosi pilorica oppure altre condizioni stenosanti il canale gastroenterico; altre discriminanti possono essere l’esofagite da reflusso, l’ileo paralitico, la colite ulcerosa, megacolon, oppure ancora, in caso di miastenia grave. Anche per anziani e soggetti debilitati con atonia intestinale è inibito l’uso del farmaco.
Non va somministrato ai bambini al di sotto dei 6 anni. Anche in caso di incompatibilità con gli eccipienti in uso, legata a rare condizioni ereditarie, l’uso del farmaco è controindicato.
Avvertenze su Buscopan
Uno degli effetti degli anticolinergici è quello di prolungare il tempo di svuotamento gastrico, determinando la stasi dell’antro.
Qualora si faccia uso del farmaco a dosi elevate, è importante sapere che il trattamento non deve essere interrotto in modo brusco. Gli effetti collaterali possono essere sotto controllo con una riduzione della dose, mentre la comparsa di manifestazioni secondarie rilevanti può richiedere l’interruzione della terapia.
Buscopan, gravidanza e allattamento
Prima di prendere qualsiasi medicinale, o prima di iniziare qualsiasi trattamento è importante chiedere il parere del proprio medico, soprattutto in caso di gravidanza o allattamento.
Nel caso del Buscopan non si conoscono infatti con sicurezza i dati relativi all’uso di N-butilbromuro di joscina per le donne in gravidanza, anche se studi su animali dimostrano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva.
Allo stesso tempo non si hanno abbastanza informazioni sull’escrezione di Buscopan e dei relativi metaboliti attraverso il latte umane.
Per questo motivo si sconsiglia l’utilizzo del farmaco sia in allattamento che in gravidanza.
Dosaggio Buscopan
Per soggetti di età superiore all’età di 14 anni, il dosaggio consigliato è solitamente di 1-2 compresse rivestite per 3 volte al giorno, mentre per le supposte di una per tre volte al dì.
A seconda del giudizio del medico, le dosi possono essere aumentate, mentre in pediatria, per bimbi di età che si aggira tra i 6 e i 14 anni, si consiglia di seguire precisamente le indicazioni.
Per gli anziani o per i pazienti che hanno turbe del sistema nervoso autonomo, nell’insufficienza cardiaca congestizia, nell’ipertiroidismo, oppure ancora nei portatori di disturbi epatici e renali è fondamentale rivolgersi ad un medico.
Il trattamento deve essere usato per brevi periodi, mentre va consultato il medico in caso gli spasmi si presentino ripetutamente oppure se essi abbiano subito un cambiamento nelle caratteristiche. Buscopan non va assunto regolarmente senza conoscere le cause del dolore addominale.
Le compresse vanno assunte intere assieme ad una quantità d’acqua.
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