Carbone vegetale, cos’è, benefici e controindicazioni
Particolarmente in voga soprattutto negli ultimi anni è l’utilizzo del carbone vegetale, frequentemente consigliato soprattutto in casi di gonfiore addominale ma utilizzato anche come trattamento cosmetico per sbiancare i denti o per creare delle fantastiche maschere viso dalle proprietà depurative, nonostante possa sembrare anomalo è utilizzato anche per la preparazione di ricette culinarie come il famoso burger nero creato proprio con il carbone vegetale utilizzato come additivo in polvere.
Innumerevoli sono le proprietà del carbone vegetale, un integratore che si trova facilmente in erboristeria, ottimo rimedio per varie patologie dell’apparato gastrointestinale come acidità, gonfiore addominale ma anche intossicazione da farmaci e meteorismo.
Che cos’è il carbone vegetale
Il carbone vegetale o carbone attivo nasce dal processo della carbonizzazione senza fiamme di legno di pioppo, di salice o di altre varietà di legno. Per riuscire ad ottenere il carbone vegetale si dovrà portare la legna ad una temperatura elevata oltre 600 gradi in assenza però di ossigeno, tale processo di decomposizione termica in un ambiente privo di ossigeno viene chiamato anche pirolisi. Principalmente utilizzato in ambito omeopatico la polvere di carbone attivo viene ottenuta tramite il processo di carbonizzazione ovvero la combustione di legno in un ambiente con poco ossigeno, ed il processo di attivazione, ossia un processo che genera un aumento del numero dei pori presenti sulla superficie per riuscire ad aumentarne così la capacità ad adsorbente.
Le proprietà del carbone vegetale sono riconosciute fin dall’antichità è un integratore naturale chiamato carbone vegetale o carbone attivo, utilizzato principalmente per la disintossicazione dell’organismo soprattutto in caso di avvelenamento o intossicazione. È possibile trovare il carbone vegetale in erboristeria o in negozi che vendono prodotti assolutamente naturali e possibile trovarlo sotto forma di capsule o di tavolette, ma anche in polvere, e come tutti i rimedi naturali per evitare spiacevoli controindicazioni è necessario consultare il proprio erborista di fiducia per comprendere se il carbone vegetale possa fare al caso nostro rispetto alle proprie necessità. Soprattutto nel caso in cui i gonfiori sono a livello dell’intestino e accompagnati da meteorismo, in questo caso il carbone vegetale potrebbe essere un ottimo rimedio naturale.
Per ottenere un effetto duraturo sarà necessario assumere il carbone vegetale per un ciclo di almeno 2-3 settimane mentre le dosi dovranno variare a seconda dei casi, ecco perché è necessario rivolgersi ad un erborista o farmacista di fiducia che possa consigliare la dose adeguata al problema del paziente.
Carbone vegetale e alimentazione
Solitamente il carbone vegetale viene utilizzato anche a scopo utilizzo culinario come colorante naturale dato che rientra nella lista degli additivi consentiti, impiegato principalmente per la realizzazione di farine speciali utile alla preparazione di impasti salati o dolci. Sicuramente il carbone vegetale unito alla farina crea dei prodotti particolari e di grande impatto visivo, inoltre viene utilizzato anche come ingrediente di alta cucina naturale per la preparazione di pasta al nero di carbone vegetale da sostituire ad esempio al nero di seppia.
Controindicazioni del carbone vegetale
Come tutti i rimedi naturali anche il carbone vegetale potrebbe creare degli effetti collaterali, ecco perché è necessario impiegarlo con Maggiore cautela soprattutto nelle donne in stato di gravidanza, allattamento o per la somministrazione a bambini sotto i 12 anni. Tale rimedio è inoltre totalmente da evitare nel caso in cui si sia in presenza di nausea, vomito, sanguinamento rettale o dolore addominale in quanto potrebbero essere sintomi di gravi patologie. Inoltre date le proprietà adsorbenti del carbone vegetale capace di trattenere delle sostanze e di eliminarle dall’organismo la sua assunzione in contemporanea con farmaci va sicuramente fatta con maggiore cautela e solo se necessario, bisognerà infatti prestare maggiore attenzione soprattutto se si usa la pillola contraccettiva. Ecco perché per non inibire l’efficacia con altri farmaci l’assunzione del carbone vegetale deve essere effettuata almeno con 3-4 ore di distanza dalla terapia farmacologica intrapresa.
Lascia un commento