Che cos’è la cheratosi attinica e come si cura
La cheratosi attinica è un danno della pelle dovuto per lo più all’esposizione ripetuta alla luce del sole; infatti il termine cheratosi, descrive un’alterazione della pelle, che cambia colore e consistenza, e raggiunge un livello più alto della cute circostante; attinico invece deriva da aktis, che si riferisce al raggio del sole.
Viene definita in molti modi, cheratosi senile, cheratosi solare, discheratosi cutanea, cheratoma senile; molti dermatologi moderni la considerano una precancerosi cutanea, ovvero uno stadio di malattia della pelle che precede l’insorgere del cancro; in realtà l’evoluzione della cheratosi attinica in cancro della pelle, non è da considerarsi certa al 100%, ma la percentuale di degenerazione va dal 10 al 50% a seconda della zona del mondo in cui si vive, rispetto all’equatore; nelle zone più vicine la percentuale è maggiore, nelle zone più lontane è minore.
La cheratosi attinica fu descritta per la prima volta, almeno in questi termini, nel 1869, da un medico austriaco, von Heilwart Neumann; le ricerche continuarono nel tempo a cura di un francese, il dottor Dubrenilh, nel 1898, del polacco dottor Freudenthal, nel 1926, per finire con l’americano dottor Pinkus, nel 1958.
Gli studi sulla cheratosi attinica hanno evidenziato una sua caratteristica epidemiologica, in quanto colpisce alcuni territori più di altri; in Europa e negli Stati Uniti, ad esempio, viene colpito da questa malattia il 25% della popolazione; in Australia, tale dato sale fino al 60%. Le zone del corpo più interessate, sono quelle più esposte alla luce del sole; la maggior parte dei casi riguardano infatti il viso, il cuoio capelluto, le orecchie, il dorso delle mani, le spalle, il collo.
L’età più colpita dalla cheratosi attinica è la terza: i casi più frequenti sono quelli che riguardano gli anziani, anche dopo anni dall’ultima volta che si sono esposti al sole, magari per aver svolto un tipo di lavoro, che li portava a stare gran parte della giornata alla luce solare. Gli uomini sono più colpiti delle donne, probabilmente per il semplice fatto che si proteggono di meno, e il fototipo più esposto è quello con pelle chiara, capelli e occhi chiari.
Anche le lampade abbronzanti, con i raggi UV o UVA, contribuiscono a provocare o peggiorare la patologia.
I sintomi della cheratosi attinica
Questa malattia si sviluppa sulla pelle e rimane confinata lì, anche per anni, fino a che non sopravviene l’eventuale degenerazione, nel qual caso si espande rapidamente e crea metastasi in altre zone del corpo.
I sintomi evidenti, sono appunto le vesciche, o verruche, o pustole, con zone di pelle molto alterate, più scure o più chiare rispetto al resto, ma più frequentemente scure, con un rigonfiamento maggiore al centro, spesso con pustole, a volte sanguinanti, a volte con prurito; la pelle risulta ispessita, rugosa, ruvida, a squame, spesso circondate da teleangectasie, le piccole vene superficiali blu, tipo ragnatela; il dermatologo potrà, con una visita accurata, stabilire il grado di gravità della cheratosi attinica e la cura necessaria.
Utilizzerà a tale scopo la dermatoscopia o il microscopio laser.
Come si cura la cheratosi attinica
La cura preferita per la cheratosi attinica, e la più efficace, al momento, è la crioterapia con azoto liquido; l’azoto viene applicato sulla pelle tramite bastoncini muniti di cotone all’estremità, oppure tramite bombolette spray; le piaghe si congelano, ed in seguito le croste cadono da sole.
Alcuni dermatologi preferiscono l’asportazione chirurgica, in day hospital, con lieve anestesia locale; un’altra terapia piuttosto frequente è la fotodinamica in day light, che è l’applicazione di un acido, il 5-ala, sulle piaghe, seguita da una violenta esposizione a luce di elevata intensità; le ferite si bruciano, e guariscono in breve tempo.
Ci sono anche terapie a base di creme, unguenti, e soluzioni di vario tipo, oltre a peeling chimico, ma come abbiamo già affermato, è necessario il consiglio di un dermatologo che possa valutare la tipologia di cura più adatta al tipo di cheratosi attinica del paziente.
Di sicuro è necessario rivolgersi sempre al medico, onde evitare pericolose conseguenze.
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