Podologia: cos’è e di cosa si occupa
La podologia è un settore della medicina che si occupa della fisiologia, dei trattamenti e delle malattie che riguardano i piedi; il podologo è lo specialista che la esercita. Ma di cosa si occupa e cosa fa, nella pratica, la podologia?
Gli studi medici e i dipartimenti ospedalieri che trattano la podologia offrono in genere un gran numero di prestazioni, che concernono, solo per citarne alcune tra le più frequenti, la cura della rieducazione ungueale, delle unghie incarnite, della ricostruzione parziale o totale delle unghie stesse, del trattamento delle più frequenti malattie che colpiscono i piedi come i calli, le verruche, le ulcerazioni, le micosi delle unghie e della pelle, le ipercheratosi plantari, della prevenzione e della cura del piede diabetico, che provoca molto dolore e anche artrosi nel soggetto che ne è affetto, dei problemi di appoggio e di postura, della cura del piede piatto tipico dei bambini, delle deformità delle dita e delle ortesi.
L’obiettivo primario di una visita podologica, è pertanto quello di studiare ed eventualmente trattare le diverse patologie del piede.
Il fine di ogni visita podologica è favorire la normale deambulazione del paziente, prevenire complicanze locali per tutti quei soggetti affetti da malattia neurologica, vascolare, diabetica, traumatica, reumatologica, post traumatica ecc. (la podologia coadiuva spesso il lavoro di specialisti in altri ambiti) e curare alterazioni della struttura e della funzione del piede.
Il podologo: chi è e cosa fa
Il podologo, la cui figura professionale è riconosciuta e regolata dall’articolo 2 della legge 251 del 10 agosto 2000, è lo specialista, provvisto di idonea laurea in podologia (appartenente alla classe delle lauree della riabilitazione) che si occupa della prevenzione e della cura di tutte le patologie del piede, dalle più semplici alle più complesse.
Oltre che da solo, il podologo opera spesso in sinergia con altri medici, soprattutto in caso di presenza di disturbi reumatici, diabetici, neuropatici, arteriopatici e di altro tipo, che coadiuva ed integra nel lavoro di prevenzione e terapia.
Il podologo, oltre che delle proprie conoscenze teoriche e pratiche nel campo, si avvale per le diagnosi di sua competenza anche di appositi, moderni e sofisticati mezzi strumentali e di specifiche tecniche non invasive come l’esame baropodometrico, test neuropatici e vascolari per il piede diabetico ecc; nel caso di particolari patologie che esulano dalle sue competenze inoltre, egli può indirizzare il paziente verso lo specialista più adeguato a trattare e risolvere il suo problema.
In tutti quei casi in cui il paziente non sia in grado di deambulare, il podologo può prestare assistenza domiciliare.
Una particolare figura professionale è infine costituita dal cosiddetto podologo dello sport, colui cioè, che segue l’atleta nella sua attività.
È chiaro come un’intensa e prolungata attività sportiva infatti, finisca inevitabilmente per influire in modo incisivo anche sullo stato di salute generale (ossa, muscoli, scheletro, pelle, piede ecc) della persona; a seconda dello sport intrapreso e delle caratteristiche fisiche del soggetto, il podologo, grazie alle sue competenze, realizza plantari che si rivelano di fondamentale importanza per il benessere generale dell’atleta.
Lascia un commento