Cibi antinfiammatori: quali sono e a cosa servono
Lo ripetiamo spesso: la natura dà sempre tutti gli strumenti per stare in ottima salute e per curare al meglio il nostro organismo. Va da sé che bisogna conoscere e riconoscere tutti questi strumenti e, pertanto, molto utile può essere una guida a quelli che sono i cibi antinfiammatori, che servono proprio per curare alcune infiammazioni in maniera del tutto naturale.
Cercheremo, quindi, di capire quali sono e in quali casi vanno assunti, dato che ci sono dei cibi specifici per la gran parte delle infiammazioni.
Cibi antinfiammatori: dove agiscono
Per rispondere a questa domanda, si deve fare un passo indietro e andare a spiegare cosa sono le infiammazioni. Si tratta di meccanismi di difesa che l’organismo mette in atto se un determinato agente esterno va a colpire una parte del nostro corpo. Gli agenti esterni in questione possono essere suddivisi in agenti fisici, agenti chimici o agenti tossici. Nella prima categoria rientrano traumi o calore, nella seconda categoria rientrano le sostanze acide e nella terza categoria rientrano, invece, i batteri e i virus che possono attaccare il nostro organismo. La reazione a tutto ciò è quella di provare a espellere l’agente esterno e, pertanto, si innesca un meccanismo di infiammazione.
I cibi antinfiammatori, quindi, agiscono direttamente sulle infiammazioni e, in questo modo, le tengono sotto controllo senza dover necessariamente ricorrere ai farmaci (naturalmente dipende sempre dai casi specifici e dalle condizioni dell’organismo e dell’infezione stessa).
Quali sono i cibi antinfiammatori?
Iniziamo con l’indicazione di alcuni dei tantissimi cibi antinfiammatori e con la relativa spiegazione dei casi in cui possono essere utili.
- Mirtilli: se si pensa a un frutto antinfiammatorio, con un’ottima azione sul nostro organismo, non si può non pensare ai mirtilli, che siano rossi o neri poco importa dato che ciò che conta è che si tratta di una fonte di flavonoidi. Il nostro organismo non può fare a meno dell’azione benefica dei flavonoidi, dato che si tratta di una sostanza che è capace di apportare così tanti benefici che non può essere ignorata. Nello specifico, si deve sottolineare anche che i flavonoidi sono ideali soprattutto per inibire quelli che sono i marcatori di infiammazione nelle cellule del sangue che hanno il compito di rispondere all’infiammazione in modo deciso. Consumare almeno una porzione di mirtilli al giorno fa molto bene anche alla circolazioni, all’intestino e a molto altro e, pertanto, è vivamente consigliato farlo, anche alla luce del fatto che si tratta di un alimento molto gustoso, utilizzabile sia come frutto fresco che in frullati, dolci e così via.
- Crucifere: ossia tutte le verdure a foglia verde, tra cui spiccano, soprattutto, spinaci e cavolo. Si tratta di vegetali che hanno una dose molto elevata di minerali alcalinizzanti che servono proprio per andare a riequilibrare il ph del nostro organismo. Cosa c’entra con le infiammazioni? In questo modo si evita l’acidosi e, pertanto, si vanno a prevenire le infiammazioni.
- Olio di pesce: anche l’olio di pesce fa molto bene per combattere le infiammazioni. In questo caso, molto fanno gli Omega3 che sono, al pari dei flavonoidi citati sopra, una delle cose che fanno meglio al nostro organismo e, pertanto, in una dieta sana ed equilibrata non dovrebbero mai mancare. In questo caso, l’azione benefica si ha sul sistema immunitario. Gli Omega3 contenuti nell’olio di pesce, ma anche nel pesce stesso naturalmente, servono per andare a dimezzare le possibilità di infiammazioni e servono anche per ridurre il livello dei trigliceridi nel sangue. Si tratta, pertanto, di un valido strumento, del tutto naturale, per combattere malattie infiammatorie come artrite, artrite reumatoide ma anche per dolori articolari in genere.
- Sedano: anche questo è un valido alleato per le sue qualità benefiche per il nostro organismo. Si tratta, infatti, di un concentrato di elementi molto utili, tra cui si devono sottolineare di sicuro vitamina C, calcio, fosforo, ferro, rame e sodio. Inoltre, sono presenti anche una vasta selezione di oli essenziali con funzioni depurative, diuretiche e anche disinfettanti. Nel sedano ci sono almeno venti composti antinfiammatori, tra cui la apigenina. Si fa notare che il cibo in questione dovrebbe essere consumato per lo più crudo, dato che la cottura annulla gran parte delle proprietà benefiche dello stesso.
- Amarene: proprio di recente sono stati condotti degli studi specifici per appurare quelle che sono le proprietà antinfiammatorie delle amarene. Stando ai risultati di tale ricerca, condotta dalla Oregon & Science University, le amarene sono molto utili al fine di combattere l’artrite. Le amarene, inoltre, sono molto indicate per tutti quegli sportivi, che sottopongono muscoli e articolazioni a forte stress fisico e a continue sollecitazioni che potrebbero portare a dei traumi che, come visto, scatenano delle infiammazioni.
- Fragole, more e lamponi: tutti i frutti rossi in generale hanno caratteristiche simili a quelle delle amarene e, pertanto, si possono creare degli ottimi frullati, centrifugati, frappè ecc, con enormi qualità antinfiammatorie.
- Zenzero: questo è per antonomasia uno dei cibi antinfiammatori migliori in assoluto, tanto da essere paragonato ai Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS). Tra le proprietà dello zenzero sono da sottolineare quelle antiossidanti, digestive, antiemetiche, stimolanti la circolazione. A tutto ciò si deve unire anche l’azione antinfiammatoria. Si consiglia di assumere suddetto cibo per nausea, tosse, raffreddore e, ancora, risulta molto utile in caso di dolori articolari e reumatismi.
- Curcuma: anche in questo caso, questa spezie ha un ottimo potenziale antinfiammatorio, dato proprio dalla curcumina che è il principio attivo della stessa. In poche parole, l’utilizzo e gli effetti della curcuma si sono rivelati identici a quelli di alcuni farmaci antinfiammatori e, naturalmente, in questo caso non ci sono delle controindicazioni. La curcuma, anzi, è ottima sia per le infiammazioni del colon che in caso di ulcera gastrica.
- Olio di semi di lino: anche in questo caso si deve sottolineare la presenza di Omega3. Pertanto, le qualità antinfiammatorie di questo olio sono identiche a quelle dell’olio di pesce. Si possono assumere anche i semi di lino, con l’accortezza di tritarli prima dell’utilizzo.
- Noci e mandorle: in generale tutta la frutta secca non salata fa molto bene al nostro organismo, dato che al suo interno ci sono delle buone dosi di Omega3 che, come sottolineato in precedenza, servono proprio per lenire infiammazioni e dolori ossei e dolori muscolari.
Questi sono solo alcuni dei tanti cibi antinfiammatori che si possono trovare in natura e che vanno consumati con costanza, dato che apportano notevoli benefici al nostro organismo.
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