Impariamo come prepararci un clistere fai da te
Una pratica che spesso non è vista di buon occhio, ma che assicura una corretta depurazione del nostro organismo da tossine ed elementi organici di scarto, i quali spesso risultano rallentare i nostri processi gastroenterici, è quella del clistere, ossia di inserire mediante una cannula un liquido depurativo all’interno del nostro intestino per via anale.
Il clistere, definito anche clisma, ha quindi lo scopo di depurare il colon e l’intestino da tutte quelle sostanze che si accumulano al loro interno nel corso degli anni, e che causano rallentamenti e occlusioni intestinali spesso fastidiose.
in questo articolo capiremo quindi come fare un clistere fai da te, cercando di capire i diversi usi e le diverse sostanze che possono essere impiegate al nostro scopo.
Tipologie di clistere
A seconda del loro effetto terapeutico, esistono diversi tipi di clistere da applicare allo scopo; di seguito ecco una breve lista degli usi curativi di maggior diffusione:
- Clisteri purgativi, solitamente a base di acqua tiepida, in cui sono state disciolte sostanze con effetto purgativo come la glicerina. Questi clisteri vengono consigliati per coloro che soffrono di stitichezza. Al posto della glicerina possono utilizzati due o tre cucchiai di olio di oliva, sapone o altre sostanze saline che hanno il medesimo effetto;
- Clisteri curativi, a base di soluzioni medicamentose, che vengono utilizzati al fine di introdurre farmaci come i corticosteroidi o la mesalazina, impiegati nel trattamento della proctite ulcerosa. Questi clisteri possono essere utilizzati per ovviare a vomito, nausea, ed altre patologie che risultano fastidiose all’introduzione di farmaci per via orale;
- Clisteri Diagnostici (clisma opaco e a doppio contrasto) a base di solfato di bario, i quali sono utilizzati effettuare diagnostica per immagini a livello del colon o dell’intestino crasso;
- Idrocolonterapia, una pratica che ha lo scopo di migliorare il benessere dell’organismo, grazie all’eliminazione delle tossine accumulate a livello di fegato e intestino. A tal proposito si impiegano erbe officinali apposite, tra cui il caffè e la camomilla, le quali hanno effetti depurativi, decongestionanti e lenitivi in caso di irritazioni della mucosa intestinale stessa. L’idrocolonterapia spesso viene praticata a intervalli regolari, ed è una valida alternativa ai farmaci disintossicanti tradizionali.
Come effettuare un clistere fai-da-te
L’idrocolonterapia, unita a tutti gli altri tipi di clisteri, può essere effettuata in ambito domestico; per questo motivo è seguire alcune accortezze, al fine di rendere l’operazione quanto il più possibile indolore e non dannosa.
Prima di tutto, la soluzione in cui disciogliere le sostanze deve essere sterile, onde evitare il rischio di germi e batteri all’interno del colon. La quantità di soluzione ideale è di 500-1000 ml, e in ogni caso non deve superare i 1500 ml, onde evitare effetti collaterali come l’intossicazione da acqua da parte dell’apparato intestinale, con effetti quali l’innalzamento elettrolitico nell’intestino e il rischio di abbassamento dei livelli di sodio.
Onde evitale tali rischi per la salute, esistono soluzioni per clisteri già preparate acquistabili in farmacia, le quali hanno dosaggi già prefissati per evitare i sopraccitati rischi.
Un rischio da non sottovalutare è connesso anche alla adeguata pressione di infusione del liquido del clisma, la quale deve essere adeguata e costante al fine di evitare ulteriori shock da assorbimento di liquidi. Per questo motivo, assicuratevi di appendere l’enteroclisma in un luogo abbastanza alto per far uscire il liquido con la pressione desiderata e ottimale.
Un’ indicazione fondamentale è la temperatura dell’acqua, la quale dovrebbe essere non superiore ai 37,5 gradi centigradi, al fine di evitare irritazioni della mucosa intestinale e shock termici dovuti d un liquido troppo freddo.
Per praticare il clistere dovrebbero essere impiegati strumenti possibilmente sterili; per questo esistono cannule e sacche usa e getta acquistabili in farmacia.
Per quanto riguarda invece l’inserimento tramite l’ano, occorre lubrificare adeguatamente la cannula al fine di facilitarne il percorso e lo scorrimento all’interno del retto e dell’intestino.
Controindicazioni
I clisteri non devono mai essere utilizzati qualora voi soffriate di infiammazioni quali il morbo di Crohn, colite ulcerosa, e altre patologie quali emorragie intestinali, appendicite, peritonite, emorroidi o tumori del colon retto.
Istruzioni per l’uso del clistere
Di seguito troverete tutti i passaggi corretti per usufruire al meglio di un clisma intestinale:
- Riempire la borsa con la soluzione adatta allo scopo terapeutico;
- Fare uscire dal tubicino una piccola quantità di liquido, al fine di evitare la formazione di bolle d’aria nel circuito;
- Lubrificare il beccuccio da inserire nell’ano;
- Distendersi sul fianco sinistro, oppure carponi sul pavimento;
- Inserire il beccuccio nella cavità anale;
- Aprire la valvola e lasciare scorrere il liquido all’interno del colon. Durante questa fase, in cui tutto il contenuto della sacca va vuotato all’interno dell’intestino, si potrebbe provare lo stimolo dell’evacuazione o comunque sensazioni fastidiose; per calmarvi, potete girarvi sull’altro fianco e massaggiarvi il ventre;
- Terminato il liquido chiudete la valvola, estraete il beccuccio, giratevi sul fianco opposto e massaggiatevi la pancia con movimenti circolari, fino a che sentite uil forte stimolo di evacuare..
- smontate l’attrezzatura e pulire tutti i suoi pezzi con la massima attenzione, utilizzando ad esempio un disinfettante naturale come il bicarbonato di sodio disciolto in una bacinella d’acqua in cui mettere tutto in ammollo.
Un Commento
Davide
10. Giu, 2017Ho scoperto questa pratica benefica dalla mia ragazza che pratica yoga, e che l’ha imparato da una istruttrice. Due volte al mese, riempio la sacca con due litri di camomilla tiepida piuttosto concentrata (4 o meglio ancora 6 bustine), e me lo somministro lentamente e gentilmente. Dopo mi sento pulito, leggero ed in gran forma. Una pratica semplice ed indolore, che prima avevo sempre trascurato.