Come seguire una corretta dieta per combattere i diverticoli
I diverticoli sono delle estroflessioni, solitamente presenti all’interno di alcuni tratti dell’intestino come quello crasso ed il colon, che danno origine a rigonfiamenti delle pareti verso l’esterno dell’intestino, i quali possono infiammarsi e degenerare quindi da diverticolosi, cioè la presenza asintomatica di tali estroflessioni, in vera e propria diverticolite, con conseguenze quali gonfiore addominale, sanguinamento, meteorismo o addirittura complicazioni estreme quali la peritonite.
Una delle cause della diverticolite è l’eccessivo consumo di grassi e zuccheri all’interno della propria dieta, oppure alcuni squilibri nel regime alimentare, oltre che allo scarso o assente consumo di alimenti che contengono al loro interno fibre quali frutta e verdura.
In questa sede cercheremo di capire cosa mangiare per alleviare i sintomi della diverticolite e vedremo gli alimenti base di una dieta per diverticoli, siano essi infiammati o meno.
Le fibre: un alleato per combattere i diverticoli
I diverticoli, col passare dell’età, diventano sempre più frequenti, ed in particolar modo nelle persone che hanno superato i 60 anni; tuttavia, anche se la loro comparsa si può definire fisiologica, una dieta sana a base di fibre può diventare fondamentale per alleviare fastidiose irritazioni al colon, la zona in cui i diverticoli si manifestano più frequentemente.
I cibi in cui le fibre, ed in particolare quelle non solubili, presenti nei cibi integrali, sono contenuti sono ovviamente tutte le verdure, la frutta, e soprattutto i cereali non raffinati, ossia integrali. Una buona dieta per diverticoli non può prescindere da questi tre elementi, che vanno assunti regolarmente durante i pasti, onde apportare all’intestino quella quantità di gelatina o comunque di liquidi che ammorbidiscono le feci, ne aumentano il volume e ne facilitano l’espulsione.
Per quanto riguarda la verdura, se non siete abituati a consumarne con frequenza, potete cominciare con piccole quantità, indipendentemente cruda o cotta (in quest’ultimo caso preferibilmente al vapore, per mantenere intatte vitamine e ed oligo-elementi al loro interno).
Da evitare, soprattutto in fase acuta, le bevande alcoliche e superalcoliche, nonché l’assunzione di tè e caffè, le quali sono tutte sostanze che vanno ad irritare la parete intestinale, mentre l’assunzione quotidiana di uno o addirittura due litri di acqua facilita la defecazione, previene gonfiori addominali e stipsi.
In una dieta per diverticoli non sono assolutamente esclusi i derivati della carne, anche se gli insaccati sono decisamente sconsigliati. Per quanto riguarda invece il consumo di frutta, assolutamente rischiosa è quella contenente semi: mele, pomodori, anguria, kiwi sono infatti solo alcuni dei frutti che accumulano sostanze che possono fermentare e depositarsi all’interno del colon, aumentando gonfiore e dolore nel paziente.
Evitare fibre nella fase acuta della diverticolite
Assumere alimenti contenenti fibre, tuttavia, può portare ad un peggioramento della diverticolite, specie nella fase acuta; perciò è bene attenersi scrupolosamente a quantità ridottissime, se non addirittura assenti, di fibre in questo momento iniziale della patologia, la quale nei casi più gravi può portare i soggetti ad assumere esclusivamente alimenti poveri di fibre come riso, pasta e patate, oppure brodo. Altri alimenti che nella fase acuta della diverticolite possono essere assunti sono gli yogurt e i latticini a basso contenuto di lattosio, oppure le carni bianche.
L’attività fisica come stimolo alla regolarità intestinale
Un elemento da non sottovalutare per chi soffre di infiammazioni ai diverticoli è la pratica regolare di sport o attività fisica, in quanto il movimento contribuisce al rafforzamento della parete intestinale e addominale, riducendo il ristagno di materiale fecale nelle sacche dei diverticoli e stimolando il colon a muoversi e quindi ad espellere le feci con regolarità.
Il fumo e i rischi connessi alla diverticolite
Oltre che essere una pessima abitudine in generale, il fumo è anche responsabile di un aggravamento della patologia infiammatoria dei diverticoli; perciò è bene, specie se in fase acuta, cercare di astenersi dal fumare il più possibile onde non intossicare il colon ulteriormente.
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