Condiloma: cause e trasmissione
Quando si parla di condiloma si intende una manifestazione dermatologica che ha sede sugli organi genitali e che ha natura infettiva.
Analizziamo le cause, i sintomi, i segni e le modalità di trasmissione, sottolineando che la prevenzione è molto importante e, quindi, tenersi sotto costante controllo è una indicazione più che valida, da seguire alla lettera.
Cause
I condilomi sono molto diffusi in soggetti con deficit immunitari, causati soprattutto da talune patologie, ma anche in coloro che fanno largo uso di cortisonici. Anche la gravidanza può essere una causa di condiloma.
C’è, inoltre, da dire che il virus che causa la nascita di queste manifestazioni cutanee è il Papilloma Virus, altresì noto come HPV. E’ bene precisare che ne esistono almeno un centinaio, ma di questi solo un decimo sono pericolosi per i genitali, dato che possono infettarli.
Trasmissione
A questo punto, ci si deve chiedere come si trasmettono i condilomi e la risposta è semplice: preferibilmente per via sessuale. E’ proprio così, infatti, che c’è il maggior rischio di infettarsi.
Nello specifico, sono pericolosi in tal senso tanto i rapporti vaginali e anali, quanto quelli orali e, talvolta l’infezione si può avere anche a causa di contatto tra mani e genitali. Proprio per questo motivo, si consiglia sempre e comunque un rapporto sessuale protetto, in modo tale da ridurre ai minimi termini il rischio di contagio.
Non sono, inoltre, assai rari i casi in cui, durante le pratiche di igiene intima, lo stesso soggetto favorisca il trasporto dell’infezione, da una zona all’altra. Ad esempio, chi ha un condiloma anale può trasportare l’infezione nella vagina, permettendo lo sviluppo dello stesso anche in questa sede.
Infine, si deve segnalare anche la possibilità di trasmissione al momento della nascita: se la madre è affetta da condilomi potrebbe trasferirli al neonato durante il modello del parto. Durante questo periodo, inoltre, queste infezioni possono aumentare di dimensioni.
Condiloma: sintomi e cure
Quali sono i sintomi che indicano la presenza di questa tipologia di infezione? Sia per l’uomo che per la donna, i condilomi si riconoscono dalla presenza, sui genitali o in zona anale, di escrescenze dalla forma per lo più irregolare. Possono trovarsene piccoli gruppi, ma ci sono anche quelle isolate, e il loro colore varia dal rosa al bruno.
Vengono definite creste di gallo, proprio a causa di queste caratteristiche peculiari che le rendono uniche. Non manca il prurito e questo è un altro campanello di allarme.
Trattandosi di un qualcosa di molto delicato e altamente infettivo, è necessario un immediato consulto medico. Solo in questo modo, infatti, si può fare una prima osservazione delle escrescenze, cercando di capirne la natura. Esiste anche un esame di laboratorio per verificare la presenza del virus, ma al momento l’osservazione rimane in ogni caso il metodo più immediato.
Per quel che concerne, invece, le cure, c’è da dire che il 20% dei condilomi sparisce da solo e nei restanti casi è necessaria l’applicazione locale di farmaci capaci di distruggere l’infezione e la somministrazione di farmaci che aumentano le difese immunitarie.
In altri casi, si deve ricorrere a interventi chirurgici, come, ad esempio, crioterapia, diatermocoagulazione, laser o intervento chirurgico vero e proprio. Dal punto di vista della trasmissione, invece, si consiglia di avvisare i partner con i quali si sono avuti rapporti nei tre mesi precedenti alla scoperta dei condilomi, consigliano loro una visita.
Sino alla fine della terapia viene consigliata l’astensione dai rapporti sessuali, dato che c’è un alto rischio di trasmissione e di fallimento della cura stessa. Dopo la guarigione, si consiglia l’utilizzo del preservativo per almeno 3 mesi, al fine di scongiurare accuratamente una nuova infezione e una ricaduta.
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