Cosa sono i neutrofili: valori bassi o alti
I neutrofili sono una tipologia di globuli bianchi e sono la parte più numerosa all’interno del sangue. Ma da cosa dipendono i valori alti o bassi dei neutrofili? Oggi andremo ad approfondire meglio di cosa si tratta.
Cosa sono i neutrofili
I neutrofili sono globuli bianchi presenti in grande quantità nel sangue. Pensate che hanno un 40-75% dei leucociti totali. I neutrofili hanno una forma costituita da un nucleo centrale e tre o più lobi. I lobi solitamente aumentano con l’età della cellula. All’inizio i lobi sono due, poi possono crescere fino a cinque, nella vecchiaia. I neutrofili sono chiamati anche leucociti polimorfonucleati.
Come anche le cellule ematiche, i neutrofili sono generati nel midollo osseo e hanno una proprietà: uccidere da cinque a venti batteri nel corso della loro intera vita, che dura uno o due giorni. Questa attività avviene inglobando i batteri. I neutrofili aumentano durante le infezioni batteriche.
Compito dei neutrofili
I neutrofili, come avrete potuto capire, hanno un obiettivo. Che è quello di difenderci da batteri e virus. Vista la loro attività, continuativa, i neutrofili hanno una vita breve. Solitamente l’esistenza di un neutrofilo è destinata a terminare dopo aver eliminato circa 20 batteri.
I neutrofili, per eliminare i batteri li inglobano. Poi i batteri o i virus vengono distrutti grazie agli enzimi che i neutrofili producono.
Quando inglobano le cellule infette o i batteri, i neutrofili rilasciano sostanze chimiche come i pirogeni, che sono responsabili della febbre, e mediatori chimici della risposta infiammatoria.
Valori dei neutrofili
I neutrofili presenti nel sangue solitamente variano tra i 1.500 e i 7.000 cellule per microlitro di sangue. Si parla di numero di neutrofili alti quando i valori superano i 7.500. Quando il valore dei neutrofili è alto si chiama Neutrofilia.
Le cause
I neutrofili aumentano di numero nelle infezioni batteriche, ma non solo. Altre cause potrebbero essere i traumi relativi ai tessuti o le infiammazioni a base autoimmune. I fattori che determinano un aumento dei valori di neutrofili nel sangue sono l’artrite reumatoide, un’emorragia, la gotta, la gravidanza, l’infarto cardiaco, l’appendicite, la leucemia, la pancreatite, l’uso di determinati farmaci come quelli a base di cortisone, in casi di ustione o in concomitanza di vaccinazioni.
Anche la puntura o il morso di alcuni insetti o animali può far aumentare il numero di neutrofili.
Esistono però anche alcuni casi in cui i neutrofili diminuiscono il loro valore. In questo casi si parla di neutropenia. Questi casi sono: anemia, cirrosi epatica, epatite, influenza, lupus, malaria, mononucleosi, morbillo, parotite, rosolia, salmonellosi, tifo e alcune tipologie di intossicazione, come quella da benzolo o da piombo. La neutropenia, oltre ad essere dovuta ad alcune infezioni, come abbiamo visto, può anche essere legata agli effetti collaterali di alcuni farmaci. Un esempio su tutti: quelli utilizzati per la chemioterapia o il trattamento dei tumori.
I valori dei neutrofili sono sempre da tenere sotto controllo, infatti possono essere un importante indicatore per alterazioni di vario genere.
Stimoli fisiologici
I valori alti di neutrofili però possono essere anche imputabili a stimoli fisiologici come la nascita di un bambino, il parto, il periodo mestruale, un’intensa attività muscolare dovuta allo sport, a sbalzi termici, stress e dolore, fisico o psicologico. Questo tipo di neutrofilia però è moderata, quindi non raggiunge vette particolarmente alte, come invece accade in caso di infezione, e temporanea. Quindi ha una breve durata nel tempo.
Diagnosi della neutrofilia
Il modo per diagnosticare un eventuale neutrofilia è l’analisi del sangue, con formula leucocitaria. In questo modo verrà stabilito il numero totale dei leucociti e le percentuali con cui essi sono presenti nel sangue. Se richiesto, si può procedere anche con la conta dei neutrofili.
Grazie a questo esame il medico potrà confrontare i valori e comprendere se questo alto numero di neutrofili sia imputabile a una patologia di fondo.
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