
Beta HCG: breve guida su cosa sono e i suoi valori di riferimento
Per verificare la presenza di una gravidanza in atto, si effettuano test sulle urine o sul sangue per verificare la presenza di concentrazioni elevate delle Beta HCG. Una piccola guida su come si leggono tali valori.
Le Beta HCG: cosa sono e quando vengono prodotte
La Beta HCG o Gonadotropina Corionica Umana, è un ormone prodotto dal trofoblasto, un tessuto che si forma in seguito all’impianto dell’embrione nell’utero della donna e che diventerà successivamente la placenta uterina.
La presenza di tale ormone in concentrazioni adeguate rende positivi al test di gravidanza (intorno al 20-21esimo giorno dal concepimento) eseguito con le urine, ed aumenta man mano che prosegue la gravidanza. Viene pertanto controllato ripetutamente mediante le analisi del sangue per valutare il corretto sviluppo dell’embrione.
Le Beta HCG infatti stimola il corpo luteo (cioè quello che resta del follicolo ovarico dopo l’ovulazione) alla produzione di un altro ormone importante per la gravidanza, il progesterone, che ha la funzione di mantenere la muscolatura uterina liscia e morbida per garantire un buon attecchimento dell’embrione, aiutare la formazione della placenta e lo sviluppo delle pareti dell’utero, e rallentare l’attività intestinale per migliorare l’assorbimento delle sostanze nutritive.
La sua azione è mirata, nel primo trimestre di gravidanza, a permettere un buon annidamento dell’embrione nell’utero, scongiurando eventuali aborti spontanei, agendo anche sul resto del corpo. Per questo nel primo trimestre la donna ha bisogno di più riposo e dorme di più.
Quando eseguire la rilevazione delle Beta HCG
Come abbiamo detto la produzione di Beta HCG inizia con l’annidamento dell’embrione nell’utero e la formazione del trofoblasto. In caso di cicli regolari di 28 giorni, l’ovulazione avviene al 14esimo giorno, pertanto dal concepimento vero e proprio all’annidamento dell’embrione, passano circa 20-21 giorni.
Un normale test di gravidanza o la rilevazione tramite le analisi del sangue possono rilevare la presenza di valori elevati di Beta HCG già prima della data presunta del ciclo mestruale.
Tuttavia più spesso le donne hanno cicli più lunghi o irregolari, quindi l’ovulazione può avvenire più tardi.
In questi casi succede che eseguire un test di gravidanza troppo precocemente (il primo giorno di ritardo delle mestruazioni) possa dare un risultato di falso negativo. Per questo spesso i test vengono venduti in coppia, così da poter ripetere il secondo all’incirca una settimana dopo il primo. Se la gravidanza è in essere, il secondo risulterà sicuramente positivo.
I valori di riferimento delle Beta HCG
Un test di gravidanza su urine o sangue è considerato negativo se il valore delle Beta HCG è minore a 10 ui/L, positivo se uguale o superiore a questo valore.
Il suo valore aumenta logaritmicamente per tutto il primo trimestre di gravidanza, per poi abbassarsi e rimanere costante fino al parto. Questo ci permette di datare con una certa precisione l’età effettiva del feto (in settimane). Aggiungendo a questa 2 settimane, si ottiene l’età gestazionale.
Se ad esempio il test ci dice che i valori corrispondono a 5 settimane concezionali, la donna si trova effettivamente alla 7 settimana di gravidanza (nel secondo mese).
Di seguito i valori di riferimento per il valori di Beta HCG nelle prime settimane di gravidanza:
Settimana | Valori Minimi (mU/ml) | Valore massimo |
1 | 12 | 77 |
2 | 45 | 1175 |
3 | 330 | 10200 |
4 | 2160 | 82640 |
5 | 6225 | 181075 |
6 | 15600 | 184000 |
7 | 15125 | 199500 |
8 | 24400 | 221400 |
9 | 22075 | 227000 |
10 | 21500 | 188925 |
11 | 18525 | 182550 |
12 | 24650 | 175775 |
13 | 23425 | 181750 |
14 | 21160 | 175305 |
15 | 11475 | 124350 |
16 | 4150 | 79350 |
Casi particolari
In alcuni casi possono riscontrarsi dei valori elevati di Beta HCG anche se non c’è una effettiva gravidanza. Questo può succedere se:
- La gravidanza era iniziata, ma l’embrione non è riuscito a svilupparsi, e si è andati incontro ad aborto
- In seguito ad un aborto il tessuto residuo continua a proliferare originando un tumore, benigno o maligno
Lascia un commento