Dieta plank di mantenimento, come farla in modo corretto
La dieta plank di mantenimento, serve a mantenere nel tempo i risultati raggiunti con il regime dietetico plank, e a reintrodurre in modo graduale i carboidrati che erano stati completamente abbandonati.
Occorre chiarire che non esiste un’attribuzione ufficiale della dieta plank, e già questo non suona molto a suo favore, ma d’altro canto, bisogna anche ammettere che funziona, a detta di chi l’ha provata, quindi non la si può scartare a priori, piuttosto sarà necessario informarsi adeguatamente, farsi consigliare dal proprio medico di fiducia, e nel caso ci fossero tutte le condizioni, si potrà iniziare.
Il problema è che vanno completamente eliminati dalla tavola tutti i carboidrati, quindi ovviamente gli zuccheri, tutti gli alcolici, tutti i cibi grassi, quasi del tutto la frutta, restano molte proteine, il caffè, e qualche verdura.
La dieta plank di mantenimento deve essere seguita dopo aver terminato questo tipo di regime alimentare, perché certamente il metabolismo è stato fortemente scosso, anche se si tratta di sole due settimane, e di sicuro, tutto vogliamo, tranne che provocare un altro shock, ora che dobbiamo tornare all’alimentazione normale.
Quindi la dieta plank di mantenimento deve essere preceduta da un periodo di riabilitazione, diciamo così, che serve a reintrodurre gradatamente tutte le cose abbandonate, innanzitutto i carboidrati.
Come fare la dieta plank di mantenimento
La dottoressa Teresa Loiacono, biologa nutrizionista, consiglia di cominciare con delle piccole porzioni di pane e pasta ogni giorno, da affiancare alle proteine, diminuendo un po’ la quantità di queste ultime, in modo da non creare stress all’organismo; dopo qualche giorno si potrà ricominciare anche a mangiare la frutta, sempre comunque iniziando con piccole quantità.
Ogni volta che si ingerisce uno specifico alimento, il nostro corpo deve produrre enzimi ed ormoni mirati, e se noi per quindici giorni abbiamo ingerito prevalentemente proteine, l’organismo si è disabituato agli altri alimenti, pasta, pane, frutta; la dieta plank di mantenimento serve a far ripartire queste produzioni con molta gradualità, per non creare squilibri dannosi.
Diventa fondamentale abituarsi ad un regime normo-calorico, che mantenga nel tempo i risultati che sono stati raggiunti con la dieta plank, che secondo le premesse, dovrebbero essere ben nove chilogrammi in meno; il pericolo che si corre in questi casi, provenendo da un periodo in cui il corpo non ha potuto rifornirsi di tutto quello che gli era necessario per vivere, ed ha dovuto dare fondo alle riserve immagazzinate nei grassi, il pericolo dicevamo, è quello di fare delle grandi improvvise abbuffate di quelle cose che abbiamo desiderato per quindici giorni.
Un regime normo-calorico equilibrato, nella dieta plank di mantenimento, deve prevedere almeno cinque porzioni al giorno di frutta o verdura, una porzione di proteine, una porzione di carboidrati, cercando di variare gli alimenti nell’ambito del gruppo a cui appartengono: per quanto riguarda le proteine, scegliere alternativamente le carni, non sempre dello stesso tipo, il pesce, i formaggi, le uova; per quanto riguarda i carboidrati, alternare la pasta al riso, alle patate, al pane e i prodotti da forno e da pasticceria; la frutta e la verdura dovrebbero avere un ruolo preponderante nell’alimentazione, insieme ai legumi.
Controindicazioni e consigli
Per finire, ci preme raccomandare che la dieta plank non è adatta a tutti; è chiaro che perdere nove chili in quindici giorni è un risultato che piacerebbe a chiunque abbia problemi di peso, ma deve essere altrettanto chiaro, che non è salutare, e potrebbe portare dei danni superiori ai vantaggi del dimagrimento veloce.
Uno degli elementi da tenere sotto controllo è il colesterolo, che nel regime della dieta plank è sicuramente un fattore molto presente; riteniamo importante ricordare che dosi eccessive di colesterolo nel sangue, sono associate a problemi cardiocircolatori, ictus, infarti.
L’altro problema è che la colazione è troppo povera, e non è adatta a chi deve svolgere qualunque tipo di lavoro.
Infine, la dieta plank è sconsigliata a chi soffre di diabete, in gravidanza, a soggetti ipertesi o con trigliceridi alti.
Lascia un commento