La dieta mima digiuno, cos’è e come si mette in pratica
Una nuova dieta è stata ideata per allungare e migliorare le nostre condizioni di vita. Questa si chiama dieta mima digiuno.
Cos’è la dieta mima digiuno?
La dieta mima digiuno è stata ideata dal dottor Valter Longo, un noto ricercatore italiano, specializzato in gerontologia e scienze biologiche nonché professore pluripremiato e direttore dell’Istituto di Longevità alla University of Southern California.
Per realizzare questo regime alimentare ha cercato di capire quali fossero le metodologie giuste per aumentare la longevità. Ad ispirarlo l’alto tasso di longevità del suo paese di origine, Molochio, in Calabria. Il dottor Longo ha ideato una dieta a basso contenuto di proteine ritenendola in base ai suoi studi più sana per la gente.
La dieta mima digiuno, in breve
La dieta mima digiuno consiste nell’assumere cibi in maniera limitata alternando delle vere e proprie fasi di digiuno. Si basa su poche regole e su una limitazione degli ingredienti: poche proteine, zuccheri esigui, pesce sì, pochissima carne, intervallati da vere e proprie astensioni dal cibo.
Una dieta che permetterebbe di riequilibrarsi e di ridurre del 50 percento i tumori, evitare le malattie cardiovascolari, abolire il diabete e limitare fortemente il rischio di Alzheimer. Questo tipo di dieta aumenterebbe la longevità di tutti coloro disposti a sottoporsi a questa cura. La vita si allungherebbe di almeno 12-15 anni. Va considerato che si aggiungerebbero agli 83 medi italiani.
Dieta mima digiuno, le chilocalorie previste
Il regime consente di consumare 1.090 calorie al primo giorno, con la seguente composizione di: 10% di proteine (27 grammi), grassi 56% (68 grammi), e 34% di carboidrati (93 grammi). Questo è un giorno di transizione.
Dal giorno 2 al 5 solo 725 calorie consumate fra il 9% di proteine (16 grammi), 44% grassi (35 grammi), e 47% di carboidrati (85 grammi).
Gli alimenti specifici consumati per raggiungere tali obiettivi nutrienti sono necessariamente in gran parte a base vegetale, perché i prodotti di origine animale sono troppo ricchi di proteine. Preparando le verdure per lo più al vapore, insieme alle minestre, i frutti di bosco, i liquidi e i cibi cotti, l’assorbimento dei nutrienti, facilita la digestione. Prendere degli alimenti confezionati, limitando però lipidi e proteine, migliora la convenienza.
La misurazione precisa degli alimenti è assolutamente necessaria. Si tratta di una dieta che gioca molto sui pesi e l’astinenza e quindi è consigliabile non sgarrare per non rischiare di ottenere scarsi risultati.
In teoria si potrebbe ripetere lo stesso menu per i giorni 2-5, ma una certa varietà è consigliata anche per non annoiarsi. Sempre consigliato ad adoperarsi nel variare per una maggiore diversità di micro nutrienti.
Avvertimenti e consigli utili
Il digiuno può causare in alcune persone la sensazione di testa vuota e costipazione. Per mitigare questi fenomeni, si può optare per i carboidrati durante il giorno in modo da avere la giusta energia quando più ne si ha bisogno per funzionare. Alcuni possono avere bisogno di integrare il sale, dal momento che questi alimenti sono naturalmente a basso contenuto di sale, ed i livelli di sale bassi (iponatriemia) possono portare, appunto, alla sensazione di testa vuota e costipazione. Bere più acqua può anche essere più d’aiuto. Dopo che il regime di cinque giorni è stato completato può essere d’aiuto tornare alla normalità, senza esagerare, per almeno un giorno.
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