Dieta nutrigenomica, cos’è e come funziona
Dimagrire e restare in forma mangiando solo alimenti che si adattano al nostro DNA. Diversi nutrizionisti hanno, di recente, sposato questa filosofia e la dieta nutrigenomica, come è stato chiamato questo particolare regime alimentare, conquista giorno dopo giorno sempre più affiliati. Ma come funziona e quali benefici può dare anche per la salute? Scopriamolo insieme.
Cos’è la dieta nutrigenomica
La nutrigenomica, o dieta del DNA, è una vara e propria dieta personalizzata che parte dal presupposto che il cibo non rappresenta un nemico da combattere ma il principale alleato di ogni persona nella ricerca della propria forma fisica. È questo quanto sostiene anche Filippo Ongano, uno dei nutrizionisti più famosi e ricercati che hanno sposato in pieno questo nuovo regime alimentare, è stato medico degli astronauti dal 2000 al 2007 e ha elaborato diversi regimi alimentari tra cui anche la dieta potenziativa. Parte dall’analisi del DNA del “paziente” che serve a ricavare i diversi profili metabolici per comprenderne la capacità di metabolizzare i nutrienti.
È possibile effettuare l’analisi del DNA presso qualsiasi laboratorio clinico o direttamente a casa propria, acquistando l’apposito kit che verrà spedito dalla casa di produzione. Come è facile comprendere, senza i risultati di questo particolare test non è possibile procedere alla mappatura genetica del soggetto e quindi all’elaborazione della dieta nutrigenomica, che muove i suoi passi dai tanti progressi che negli ultimi anni hanno fatto registrare due branche della genetica molto importanti: la nutrigenetica e la nutrigenomica.
I profili più rilevanti dell’analisi del DNA
In particolare, l’analisi del DNA che interessa il nutrizionista dovrà tenere conto di alcuni aspetti: il metabolismo glucidico, lo stress ossidativo, le intolleranze, il metabolismo lipidico e il metabolismo osseo. In funzione di questi elementi il nutrizionista potrà elaborare la dieta più adatta al singolo paziente, al quale consegnerà un rapporto dettagliato con i risultati delle analisi e la spiegazione del perché della presenza di ogni singolo alimento – o della sua eliminazione – dal suo regime alimentare. Nel DNA dell’individuo, unico e inimitabile, sono scritte informazioni importantissime, anche relative al futuro. Dalle patologie attuali (compresa la predisposizione, ad esempio, a sviluppare la cellulite) ai possibili rischi futuri per la salute, basta leggere questo particolarissimo libro per correre ai ripari, aiutandosi con una giusta alimentazione.
Nutrigenomica, di cosa parliamo?
Per capire meglio di cosa stiamo parlando è bene soffermarsi sulla comprensione di un aspetto fondamentale: la stessa nutrigenomica. Cos’è? Il rapporto tra alimentazione e DNA, il modo in cui la prima riesce a modificare i geni (componenti il genotipo, il corredo genetico del singolo), migliorandone l’attività. Sono i nutrienti, quindi, a suggerire all’organismo come comportarsi e nella loro interazione viene a formarsi il fenotipo, l’insieme delle caratteristiche individuali dei soggetti.
Menu settimanale di dieta nutrigenomica
Proprio per la sua elevatissima personalizzazione è quasi impossibile elaborare un menu tipo settimanale di dieta nutrigenomica. È possibile, invece, fare alcuni esempi che come tali vanno letti perché solo il nutrizionista, analisi alla mano, può dare vita a un planning da seguire, magari arricchito con delle vere e proprie ricette. In cosa consiste questa dieta? Nel piano del nutrizionista saranno indicati alimenti che possono essere consumati, in quali quantità, le possibile alternative per variare settimana dopo settimana. A colazione, ad esempio, è possibile bere una bevanda calda depurativa e ricca di polifenoli, come il thè verde.
A questa vanno ad affiancarsi uno yogurt, alimento molto proteico, e dei cereali integrali, ricchi di fibre. Bene anche una manciata di frutta secca. Frutta fresca a metà mattina. A pranzo, invece, un piatto di pasta integrale con verdure. Come antipasto è preferibile mangiare un piatto di verdure crude e amare (come il radicchio), un piccolo trucco per ridurre la fame ed evitare il rischio di strafare a tavola. Bene poi pesce o carne bianca. Come condire il tutto? Rigorosamente con olio extravergine d’oliva e poco olio. Se si vuole evitare primo e secondo si può scegliere di optare per un piatto unico: pasta e legumi. A merenda è possibile consumare frutta, mentre a cena sono da preferire gli alimenti proteici e per il resto è bene orientarsi seguendo lo schema del pranzo.
Dieta nutrigenomica e dieta mediterranea, due facce della stessa medaglia?
La cosa interessante è che in molto aspetti questa particolarissima e scientifica dieta va a coincidere con il regime alimentare previsto dalla molto più nota dieta mediterranea. Da sempre considerato tra i migliori regimi alimentari, quello previsto dalla dieta mediterranea è scientificamente approvato come uno dei pochi capaci di incidere favorevolmente sul contrasto ad alcune patologie, anche importanti come nel caso del cancro colon-retto. Quali sono le basi di questi due regimi alimentari? Il consumo di prodotti di stagione come frutta e verdura, olio extravergine d’oliva come condimento privilegiato, pesce e prodotti ittici, legumi, carboidrati integrali.
Quali benefici dalla dieta nutrigenomica?
L’alimentazione riveste un ruolo chiave nella prevenzione di alcune patologie. Dall’insorgere, come visto, di alcune forme di cancro all’aterosclerosi, passando per alcune patologie del sistema cardiovascolare. Il primo beneficio della dieta nutrigenomica che ruota proprio intorno a questa filosofia ed è quindi del tutto incentrata sulla prevenzione. Mangiare un alimenti invece di un altro, consente di attivare o mettere a riposto un gene invece d un altro, tutelando la salute dell’organismo che gode anche di una maggiore longevità. Questo regime alimentare, poi, può essere molto utile per le persone che, anche sotto dieta ferrea, hanno difficoltà a perdere peso.
Dall’analisi delle intolleranze a fattori molto più delicati, è possibile elaborare una dieta specifica che riattivi il metabolismo favorendo anche il dimagrimento, spesso senza sforzi e rinunce eccessive. La dieta nutrigenomica agisce sui polimorfismi, sulle variazioni genetiche, dei singoli trasformando anche, favorevolmente o meno, la risposta delle persone alle diverse diete.
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