Gambe vare, quali esercizi si possono fare
Le gambe vare, sono quelle gambe che hanno il ginocchio tendente all’esterno, una difformità che viene anche chiamata gambe ad “o”, gambe da cavaliere, o gambe ad arco; stando in posizione eretta con i piedi uniti, le ginocchia non si toccano.
E’ un disturbo comune nei bambini molto piccoli, dalla nascita fino al diciottesimo mese circa, dopo di che solitamente tende a rientrare lentamente nella norma, man mano che il bimbo cresce e cammina sempre meglio e con più sicurezza.
Alcuni pediatri sconsigliano a questo scopo l’uso del girello, perché sembrerebbe influire molto negativamente nella formazione corretta delle gambe, nella loro crescita armoniosa, costringendo il bimbo ad una posizione semi seduta che non è naturale; inoltre, i bambini abituati al girello, dopo aver lasciato questo strumento, continuano ad avere l’abitudine a camminare in punta di piedi, come fosse la cosa più normale del mondo.
Ma per tornare alle gambe vare, si tratta di un disturbo che nella maggior parte dei casi scompare con la crescita; quando invece persiste, occorre intervenire chirurgicamente o con un costante allenamento a base di esercizi mirati.
Le cause delle gambe vare
Lo specialista ortopedico valuta la situazione, controllando molti fattori: misurerà l’ampiezza di ogni articolazione degli arti inferiori, per determinare la locazione del difetto; quanto e come ruota ciascun femore; quanto e come avviene la mobilità della tibia e del perone; qual’è la posizione spontanea del piede in posizione eretta, prona, seduta. Tutti questi parametri serviranno anche a capire quali sono le cause che hanno determinato nel paziente il disturbo delle gambe vare.
L’asimmetria può essere localizzata su un solo ginocchio, e in questo caso, può dipendere da una lesione della cartilagine, dovuta ad un trauma, ad un’infezione, ad una malformazione, ad un tumore.
Nel caso dei bambini, l’asimmetria viene spesso causata dal sovrappeso; se il bambino pesa troppo quando comincia a camminare, le gambe assumeranno la posizione sbagliata.
Esiste anche una malattia, nota come morbo di Blaunt, ma che in realtà è una osteocondrosi tibiale, che provoca lo sviluppo anomalo delle cartilagini del ginocchio.
Un’altra osteocondrosi tibiale, nota come malattia di Osgood-Schlatter, riguarda più specificatamente il tubercolo della tibia, e sopravviene in caso di eccessiva attività sportiva in organismi non ancora formati, per esempio nei ragazzi tra i dieci e i quindici anni, quando la forzatura ripetuta sui tendini delle rotule, provoca un vero e proprio trauma.
Se la cartilagine invece si indebolisce, e il paziente lamenta molto dolore, soprattutto quando sale e scende le scale, a volte presentando anche tumefazioni sulle rotule, si tratta di condromalacia, una infiammazione che si risolve spontaneamente stando a riposo per qualche settimana.
C’è anche la possibilità che si tratti di una malformazione congenita, in cui le gambe ad arco sono causate da una torsione tibiale, cioè quando l’osso ruota lungo il suo asse longitudinale.
La chirurgia per le gambe vare
Si chiama osteotomia, ed è un intervento di chirurgia che taglia frammenti, bordi, segmenti di osso. Nel caso delle gambe vare, è necessario ripristinare il giusto allineamento del femore, della rotula, e della tibia. L’intervento viene eseguito solo quando le ossa sono ben formate e c’è una buona percentuale di riuscita.
Non è consigliato nell’infanzia e per gli anziani.
Gli esercizi per le gambe vare
A gambe semidivaricate, spingere con le ginocchia verso l’interno, ripetere per dieci volte, riposo un minuto, poi altre dieci volte, due o tre volte al giorno.
Eseguire regolarmente esercizi di stretching sulle gambe: fare un lungo passo avanti con la gamba destra, piegare leggermente il ginocchio, finché si sente la gamba sinistra che tira, e mantenere la posizione per venti secondi; tornare con la gamba destra tesa, sempre avanti rispetto alla sinistra, sollevare la punta del piede e abbassare il corpo fino a cercare di toccare la punta del piede con la mano destra, senza piegare le ginocchia, mantenere la posizione per venti secondi.
Ripetere tutto lo stretching con la gamba sinistra.
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