Granseola, cos’è, benefici e valori nutrizionali
La granseola, o come spesso si trova scritto granceola, nome scientifico Maja squinado è un crostaceo molto utilizzato nelle nostre cucine. In questo articolo scopriremo le proprietà nutrizionali e le caratteristiche.
La granseola, un elemento della cucina mediterrane
La granseola è un crostaceo che appartiene alla famiglia dei Decapodi Brachiuri, ed è molto diffuso sia nel Mar Mediterraneo che nell’Oceano Atlantico del Nord. In queste zone è il granchio delle dimensioni maggiori: esistono infatti esemplari che arrivano persino a 2 kg di peso. È un ingrediente prelibato ed è molto amato dagli appassionati di crostacei. Il nome deriva dal veneziano ed è una crasi tra i due termini, granzo, cioè “granchio” e zèola, cioè “cipolla”.
È un animale dal ciclo vitale molto particolare ed molto lento a crescere. Quando è molto giovane infatti, occupa le zone di basso fondo roccioso; appena raggiunge la maturità, la granseola sprofonda a batimetriche di circa 100m.
Per questo motivo viene pescata con nasse, tramagli e anche a strascico, soprattutto nei mesi invernali. In primavera però ritorna sulle pareti rocciose per l’accoppiamento e per la deposizione delle uova.
La forma della granseola è peculiare ed è molto differente rispetto agli altri crostacei della famiglia dei Decapodi Brachiuri. Ha un corpo a forma di cuore, con i margini seghettati ed è piuttosto grande, arrivando ad un massimo di 25 cm di lunghezza e 18 di larghezza; somiglia molto ad un ragno e non è un caso che in Sicilia sia chiamato anche Tarantula.
Possiede 5 paia di zampe annesse, sottili e molto lunghe: 4 per muoversi sui fondali sabbiosi e sulle rocce, e due chele che possono essere lunghe fino al 300% del corpo. È dotata di due denti a forma di cuneo, mentre sono presenti sul dorso molti tubercoli e spine.
La granseola in cucina
Come tutti gli altri crostacei, la granseola è un alimento che deperisce velocemente. Poco dopo la morte inizia già ad emanare un odore forte, simile all’ammoniaca. Non si tratta infatti della classica proliferazione batterica, ma di una degradazione normale stessa degli amminoacidi liberi delle proteine dei muscoli, tipica dei crostacei.
Per questo motivo la granseola è messa in commercio da viva, in modo da evitare che la carne deperisca velocemente, oppure che ci sia la disidratazione dei liquidi interni. Ovviamente è possibile acquistarla anche congelata o surgelata, anche se è meno pregiata rispetto ad una “fresca”, è molto meglio di un esemplare morto, riconoscibile dalla presenza di macchioline marroni sul carapace.
Proprietà nutrizionali della Granseola
La granseola possiede un valore nutrizionale molto alto: ha infatti molte proteine ad alto valore biologico, mentre ha pochi acidi grassi e pochi carboidrati, ma la loro densità energetica è comunque abbastanza limitata.
Per quanto riguarda le vitamine, quelle più presenti sono gli elementi idrosolubili del gruppo B, assieme a quelle liposolubili di tipo retinolo equivalenti. Il sale minerale più presente è lo iodio.
All’interno di 100 g di granseola sono presenti circa 80 calorie, suddivise per circa 80 g di acqua, 1,80 g di carboidrati, 15,10 g di proteine, 0,90 g di lipidi, 320 mg di fosforo e il resto è composto dagli altri minerali, quali sodio e potassio.
Benefici della granseola
Grazie alla granseola è possibile rifornire l’organismo di un gran numero di proteine di ottima qualità, riducendo invece il numero di grassi; aiuta a soddisfare il bisogno quotidiano di fosforo, fondamentale per la salute di ossa e denti, e potassio, utile invece per la regolazione della frequenza cardiaca e per la pressione del sangue.
Controindicazioni
La granseola come gli altri crostacei, è una fonte di colesterolo. Inoltre contiene quantità molto alte di sodio. Si tratta di due nutrienti da assumere con attenzione per evitare problemi al cuore e alle pareti delle arterie.
Lascia un commento