Infiammazione nervo sciatico: come si cura
L’infiammazione del nervo sciatico è una condizione frequente che riguarda numerosi italiani. Vediamo meglio come di che si tratta, cosa comporta e come si può intervenire.
Nervo sciatico: cos’è?
Il nervo sciatico è il nervo più lungo del corpo e nasce dal midollo spinale per poi scendere verso gli arti inferiori, diramandosi in due fibre, l’una diretta alla pianta del piede, l’altra rivolta verso il dorso del piede. Il nervo sciatico può regolare il movimento di alcuni muscoli delle gambe ed è collegato alla sensibilità della zona compresa tra la coscia e il piede.
Cause dell’infiammazione del nervo sciatico
Le cause che portano il nervo sciatico a infiammarsi sono numerose. La più comune è la cosiddetta ernia del disco, che consiste nel logoramento dei dischi presenti tra le vertebre, che può portare ad una fuoriuscita della loro parte gelatinosa e quindi ad una compressione sulla radice del nervo. Inoltre, con l’avanzare dell’età, i dischi possono protendere verso l’esterno, premendo sui nervi e infiammando il nervo sciatico. Un’altra causa può essere il restringimento del canale spinale, attraverso il quale scorre il midollo.
Può succedere che la compressione non avvenga alla radice del nervo ma lungo il suo percorso; in questo caso, può trattarsi della sindrome piriforme, in cui il muscolo piriforme subisce spasmi e contrazioni anomale, che agiscono sul muscolo, o di una compressione dovuta ad una cattiva postura, o ancora della gravidanza, con il feto che spinge sul nervo. Altre cause di infiammazione sono i tumori spinali e quelli che interessano lo stesso nervo sciatico.
Come si manifesta l’infiammazione al nervo sciatico
L’infiammazione del nervo sciatico dà vita ad una serie di fenomeni peculiari. Il più comune e fastidioso è il dolore continuo lungo tutto il percorso del nervo. Altri sintomi possono essere un formicolio alle dita dei piedi o alla pianta, l’intorpidimento della gamba con una fatica e difficoltà nei movimenti.
Il dolore riguarda di solito la gamba o il piede ma, in alcuni casi, può coinvolgere anche la parte inferiore della schiena.
Cosa fare contro l’infiammazione
La prima cosa da fare, nel trattamento dell’infiammazione del nervo sciatico, è l’individuazione della causa scatenante. Per fare questo si possono eseguire esami diagnostici come una radiografia della colonna vertebrale, una TAC o una risonanza magnetica. Ovviamente la terapia dipende dalla patologia che è stata individuata.
Nei casi meno gravi, potrebbero essere sufficienti alcuni rimedi semplici e non farmacologici come il riposo associato al cambiamento di alcune abitudini: chi ha una vita prevalentemente sedentaria dovrà utilizzare sedute ergonomiche e fare frequenti pause durante la giornata; l’utilizzo di un materasso rigido, di una borsa del giaccio per ridurre l’infiammazione e, successivamente, di una borsa di acqua calda per rilassare i muscoli potranno essere rimedi altrettanto utili.
Un rimedio efficace è l’adozione di solette ortopediche, dispositivi medici che riescono ad attutire gli shock che si verificano quando si cammina o si fa sport. In questo modo si evita di sovraccaricare le articolazioni e si interviene sul miglioramento della postura.
In caso di dolore, si possono assumere sotto il controllo di un medico, alcuni farmaci antidolorifici e praticare dei massaggi, al fine di indurre la decompressione dei nervi infiammati. Il massaggio può essere praticato con pomate a base di erbe, come camomilla, arnica e zenzero, che hanno un’azione antinevralgica e antinfiammatoria.
Si può inoltre ricorrere alla fisioterapia, in cui, con esercizi e massaggi mirati, si cercherà di correggere la postura e rinforzare i muscoli.
Solo in casi molto limitati si ricorre all’intervento chirurgico, ovvero quando bisogna intervenire su tumori o ernia del disco.
Gli esercizi da fare contro la sciatica
Per combattere la sciatica, praticare alcuni sport può essere utile. Si va dalla ginnastica dolce allo stretching, dallo yoga al pilates. Bisogna sapere però che non esistono esercizi idonei per tutti, poiché l’efficacia dipende dalla specifica patologia di ognuno. L’ideale è quindi di farsi seguire sempre da un medico o da un fisioterapista che saprà indicare i movimenti migliori e quelli da evitare.
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