Mal di schiena, problema in continuo aumento (anche nello spazio)
Solo in Italia si calcola che quasi 15 milioni soffrano in maniera più o meno grave di mal di schiena, con percentuali che sfiorano il 100 per cento nella popolazione over 50 anni di età. E gli studi sugli astronauti della Nasa rivelano che i viaggi spaziali possono creare ulteriori problemi ai muscoli spinali. Per fortuna, ci sono pratiche e terapie che possono offrire sollievo senza ricorrere alla chirurgia.
Quasi un italiano su tre soffre di problematiche legate al mal di schiena, in forma più o meno intensa, e il dato riguarda sia i giovani che gli anziani, con percentuali addirittura superiori: il 67 per cento degli adolescenti soffre infatti di questi disturbi, mentre negli over cinquanta anni la quota supera l’80 per cento del totale dei nostri connazionali. E non sempre la medicina classica offre il giusto rimedio e sollievo, motivo per il quale aumenta anche da noi il ricorso a pratiche alternative.
Curare con le mani
Senza andare a scomodare le “filosofie orientali” con le loro tecniche, spesso oggetto di critiche da parte della comunità scientifica, è possibile infatti rivolgersi agli esperti di osteopatia, una medicina alternativa che si è sviluppata nella seconda metà dell’Ottocento e che oggi vanta in Italia oltre 6 mila operatori.
A Milano, in particolare, è sorta la Tcio, una vera e propria Scuola riconosciuta e apprezzata per la formazione del futuro osteopata, un professionista che è in grado di intervenire attraverso un approccio manuale per dare un contributo alla gestione del dolore senza usare farmaci né bisturi.
Mal di schiena e lavoro
Uno dei più richiesti ambiti di intervento per l’osteopatia è proprio il mal di schiena, visti gli efficaci risultati che questa terapia può offrire a chi soffre di un disturbo così fastidioso e, spesso, disabilitante. Secondo l’Inail, ad esempio, su 700 mila infortuni che nel 2013 sono stati registrati su scala nazionale, ben 25.760 hanno interessato la colonna lombare, con un danno permanente riconosciuto in 1.470 casi; nel 2015, invece, le malattie professionali denunciate che coinvolgono il sistema osteomuscolare sono 37.240, la metà di queste interessano la colonna vertebrale.
Anche gli adolescenti a rischio
Il problema però non riguarda soltanto le persone adulte o gli anziani, perché forse ancora più preoccupante il dato relativo alla fascia più giovane della popolazione italiana: secondo una recente ricerca, infatti, si conta un 67 per cento di adolescenti che soffre di mal di schiena, e quasi un ragazzo su tre ne sarebbe colpito in forma cronica. Ulteriore allarme deriva dalla lettura dei rimedi scelti per risolvere il problema, visto che il 41 per cento ha dichiarato di essersi sottoposto a visite mediche, e alta è anche la quota di chi ha utilizzato medicinali per trovare sollievo dal dolore; in particolare, il 38 per cento di questi ha assunto del paracetamolo e quasi un ragazzo su tre ha invece preso farmaci antinfiammatori non steroidei, che andrebbero impiegati solo qualora il paracetamolo non fosse sufficiente o nel caso il disturbo avesse una componente infiammatoria.
Dalla Terra allo Spazio
Il mal di schiena non è soltanto un disturbo italiano, ovviamente, perché si sta diffondendo ad ampio raggio anche a livello mondiale, soprattutto per stili di vita che non si rivelano salutari. Sorprende, però, scoprire come questo disturbo abbia addirittura superato i confini del pianeta, arrivando a interessare anche gli astronauti: come rivela uno studio dell’università della California condotto su sei astronauti della Nasa, infatti, la permanenza nello spazio può indebolire i muscoli spinali, che sostengono la colonna vertebrale. Non a caso, oltre la metà dei componenti dell’equipaggio di una stazione orbitale soffre di mal di schiena una volta tornato sulla Terra, mentre il rischio di ernia del disco negli astronauti rientrati dai voli spaziali è circa quattro volte superiore rispetto alla media.
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