Malattia di Lyme, cause, sintomi e terapia
La Malattia di Lyme o morbo di Lyme, è una malattia scatenata dalla puntura di una zecca sulla nostra pelle che colpisce soprattutto le articolazioni, gli organi e nei casi più gravi anche il sistema nervoso. La malattia si sta diffondendo parecchio negli Stati Uniti ed è bene conoscerne le cause e i sintomi per poter far fronte alle conseguenze che porta.
Che cosa intendiamo per malattia di Lyme
La malattia di Lyme, che viene anche comunemente chiamata Borreliosi poiché l’agente patogeno che la causa è la borrelia, il cui nome deriva dalla cittadina americana in cui nel 1975 venne documentato il primo caso della storia, sta diventando sempre più comune, specialmente nel nuovo continente, guadagnandosi a pieno merito il titolo di malattia trasmessa dalle zecche che più colpisce l’uomo. La patologia agisce e infetta genericamente l’intera cute ma può portare, in stadi più avanzati, a problemi anche per gli organi interni e persino al sistema nervoso centrale.
Viene classificata come malattia trasmissibile all’uomo dagli animali vertebrati: ciò risultata abbastanza palese visto ciò che abbiamo accennato prima, ossia che sono le zecche il vettore di questa malattia e basta un singolo morso di una zecca infetta per poter contrarre la patologia.
Che cosa causa la malattia di Lyme
Come abbiamo visto, il vettore principale di questa malattia sono le zecche. Questi insetti sono attivi praticamente tutto l’anno, ma il picco di attività e diffusione si raggiunge in estate o comunque in zone con un clima molto caldo e umido. Le zecche attaccano principalmente i cani, sfruttando la peluria di tali animali per nascondersi e nutrirsi tramite la cute. Ogni cane può essere morso e infettato dalla malattia, a prescindere da razza a stazza.
Principale responsabile della malattia è il batterio Borrelia burgdorferi sensu striato, che rappresenta l’unico vero agente patogeno della malattia attivo in America. In Europa e in Africa, ma anche in Asia, sono invece attivi i ceppi Borrelia afzelii e il Borrelia garinii. Molto comune, oltre ai cani, come veicolo per la malattia possono essere gli animali selvatici come lupi, cervi o conigli.
Quali sono i sintomi della malattia di Lyme
Vogliamo subito dissipare un dubbio: non è sempre facile accorgersi di aver contratto la malattia di Lyme. Essa ha, infatti, un periodo di incubazione molto lungo, che varia dai 4 ai 25 giorni.
Come poter capire se stiamo stati infettati? Se siamo stati punti da una zecca infetta, nel punto in cui è avvenuta la puntura potremo individuare, dopo un po’ di tempo, una macchia rossa, che gli esperti chiamano eritema cronico migrante che, in uno stadio successivo può arrivare ad ingrandirsi parecchio e ad assumere un colorito violaceo o rosso scuro. In uno stadio ancora successivo, all’eritema si accompagnano forti dolori, rigidità fisica e in alcuni casi febbre. In casi rarissimi sono stati riscontrati anche problemi a livello cardiaco, seri problemi di natura articolare e persino problemi riguardanti il sistema nervoso centrale.
Come curare la malattia di Lyme
Importantissimo è riuscire ad avere una diagnosi veloce e agire in tempo prima che la malattia arrivi agli stadi avanzati. Di solito la malattia viene trattata con Amoxicillina; se il paziente è allergico, si passa alla penicillina. Se la malattia è in stadio avanzato, si utilizzano anche gli antibiotici a base di cortisone. Una volta passata la malattia, i dolori da essa causati possono permanere per alcune settimane: in questo caso è utile interrompere la cura di antibiotici, visto che i dolori andranno via da sé. Anche se un vaccino contro la malattia non è stato ancora sviluppato, i ricercatori stanno sviluppando un sistema in grado di stimolare gli anticorpi a rispondere all’infezione e debellare il batterio.
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