Mastopessi: cos’è e come si pratica il lifting al seno
Sin dalla notte dei tempi, il seno è un elemento molto importante dal punto di vista estetico ed è proprio per questo motivo che eventuali difetti in questa zona del corpo di una donna portano alla nascita di non pochi complessi e della voglia di trovare delle valide soluzioni, anche ricorrendo all’intervento dei bisturi e della chirurgia estetica.
Si deve dire che il seno è, in tutte le culture e si dai tempi più remoti, sinonimo e simbolo non solo di sensualità, ma anche e soprattutto di sensualità, fecondità e giovinezza. Proprio per questo motivo, se si assiste a fenomeni di rilassamento del seno può nascere un forte disagio psicologico che può essere risolto con l’intervento di mastopessi.
Cos’è la mastopessi
Con il termine mastopessi si intende un intervento di lifting del seno cadente. In poche parole, si va a togliere un eccesso di pelle, andando a riconferire al seno una forma accettabile e desiderata. Sotto il profilo estetico si ottiene un risultato più che soddisfacente e in taluni casi non c’è neppure bisogno di inserire una protesi, cosa invece indispensabile quando l’intervento in questione viene effettuato per un seno non cadente ma piuttosto vuoto.
Va ricordato che si tratta di un intervento di chirurgia estetica, che richiede un ricovero, l’anestesia e un passaggio, seppur breve, sotto i ferri. In molti casi c’è un piccolo periodo di degenza in ospedale, per monitorare la situazione e, dopo un breve lasso di tempo, non si avranno più problemi e anche le piccole cicatrici andranno a mimetizzarsi sempre più.
Sappiamo bene che, quella del lifting al seno è una tendenza che nasce negli Stati Uniti dove, stando ai dati resi noti dall’American Society for Aesthetic Plastic Surgeons, la richiesta di interventi di mastopessi sta crescendo al doppio della velocità con la quale cresce il volume degli interventi chirurgici ordinari.
Giusto per avere un’idea precisa della diffusione del fenomeno, si può dire che negli ultimi 10 anni la percentuale di questo tipo di intervento è cresciuta del ben 70%. Anche nel nostro paese sta prendendo sempre più piede e questo lo si può capire guardando i dati che evidenziano migliaia di interventi all’anno. Si tratta, infatti, di una pratica molto diffusa, che interessa donne di tutte le età, accomunate dall’insoddisfazione per il proprio seno vuoto e cadente.
Quando si consiglia l’intervento di mastopessi
C’è da dire che, con l’avanzare dell’età, il seno tende a cedere in maniera del tutto naturale, ma anche l’allattamento, una dieta che fa perdere molti chili, la gravidanza possono essere fattori che accelerano il processo.
Tuttavia, è bene individuare i casi in cui è utile ricorrere alla chirurgia estetica, sottoponendosi a questo tipo di intervento.
Molti chirurghi estetici sono concordi nell’affermare che un intervento di mastopessi è consigliabile solo quando il seno si trova a un grado di ptosi, ossia di rilassamento, che va da moderato a severo. Nel caso in cui il rilassamento è lieve, l’ intervento non è consigliato se non in seguito a un approfondimento capace di mettere in luce quelli che sono o che potrebbero eventualmente essere vantaggi e svantaggi che lo stesso comporta.
E’ bene, quindi, dire che non si tratta di un intervento che va bene per tutti e da fare a ogni costo se si vuole cambiare l’aspetto del proprio seno.
Questo, sostanzialmente, per due motivi: il primo riguarda le importanti cicatrici che vengono lasciate sul corpo della paziente e il secondo, invece, riguarda il fatto che su un seno poco cadente sottopone il corpo a un forte stress senza un tornaconto rilevante, neppure dal punto di vista estetico.
Come si misura il rilassamento del seno
La ptosi, che abbiamo già detto essere il rilassamento della zona del seno, viene convenzionalmente classificata in 3 gradi, che sono ptosi lieve, ptosi moderata, ptosi severa.
Per classificare in che stadio si è si guarda la distanza tra capezzolo e clavicola. Si parla, invece, di pseudoptosi quando, pur essendoci una distanza normale tra capello e clavicola, si ha una sostanziale perdita di tessuto ghiandolare e adiposo del seno, che gli dà un aspetto cadente. Naturalmente solo un esperto chirurgo estetico potrà dare un responso definitivo e acconsentire, o meno, all’intervento.
Mastopessi: l’intervento
Quando si desidera rimodellare il proprio seno cadente, il primo step da affrontare è la visita medica con il chirurgo estetico che, come detto, verificherà se ci sono i presupposti per procedere. Attenzione, però, perché molto spesso si analizzano anche le condizioni psicologiche e non solo quelle anatomiche, per decidere se è il caso o meno di procedere.
Affrontare la visita e conoscere il chirurgo al quale ci si vuole affidare è il promo passo, dopodiché si deve capire quella che sarà la tecnica di intervento, devono essere illustrati i pro e i contro, si dovrà prendere coscienza di quello che sarà il periodo post operatorio, degli eventuali rischi e complicanze e degli esiti cicatriziali. Dopo tutto ciò, si procederà con un’ accurata anamnesi medica e ci si dovrà sottoporre a divers esami clinici pre operatori necessari al fine di valutare la compatibilità dello stato di salute con l’intervento chirurgico.
Entrando nel merito dell’intervento vero e proprio, la prima cosa che farà il chirurgo estetico è quella di procedere con il disegno della tecnica operatoria programmata con misurazioni sulla pelle. Per questo tipo di intervento è sufficiente una anestesia locale con una sedazione profonda che rende la paziente non vigile durante tutto l’intervento.
Verranno praticare delle incisioni e rimodellato il seno e, infine, si procede alla sutura.
Andando a sollevare la mammella cadente mediante l’asportazione della cute in eccesso e procedendo con la sutura dei lembi, è superfluo dire che si formerà una+ abbastanza evidente in loco. Nello specifico, le cicatrici risultanti si localizzano nella piega sottomammaria, tra questa e l’areola e attorno a quest’ultima.
Nella maggior parte dei casi, le cicatrici sono abbastanza sottili e dopo qualche tempo possono essere messe in pratica delle tecniche di micro chirurgia estetica per migliorare ulteriormente l’esito cicatriziale. Subito dopo l’intervento, le cicatricihala forma di una T rovesciata e tendono a sbiadire nel corso dei mesi e, pertanto, bisogna avere un po’ di pazienza.
I consigli utili
Trattandosi comunque di un intervento di chirurgia estetica, che provoca anche delle cicatrici, è bene valutare a monte i pro e i contro della mastopessi. Come detto, è utile farla nei casi in cui il rilassamento è moderato o severo, mentre è sconsigliabile per seni poco cadenti: i risultati saranno minimi e non vale la pena affrontare un intervento del genere.
Il consiglio da seguire è quello di scegliere con cura il medico con il quale fare l’intervento, in modo tale da avere al proprio fianco un professionista in grado di garantire un risultato ottimale. Ci si dovrà affidare ai suoi consigli e alle sue valutazioni per capire se è il caso o meno di operarsi e per decidere qual è il grado di rilassamento del proprio seno. Si tratta di un intervento abbastanza costoso, rientrando nel settore della chirurgia estetica, e pertanto deve valere veramente la pena farlo.
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