Meteoropatia, come affrontare questo disturbo del tempo
La meteoropatia è un disturbo legato alle condizioni meteorologiche, come dice la stessa parola, meteoron, quello che avviene in alto, e pathos, passione, malattia.
Con questo termine si raggruppano un certo numero di sintomi variegati, ma che indicano tutti allo stesso modo uno stato di malessere, di non essere a proprio agio, in certe particolari condizioni del tempo; in modo particolare, coloro che soffrono di meteoropatia, vanno incontro ad una simil-depressione, soprattutto in inverno, quando è freddo, quando piove, quando c’è un temporale, ma anche quando è molto nuvoloso o c’è molto vento. Chi ne soffre cronicamente può cominciare ogni anno a settembre per arrivare fino a maggio – giugno.
Generalmente, le persone più sensibili e dalla psiche più debole, sono quelle più facilmente colpite dalla meteoropatia, ma si tratta solo di una percentuale, non di una regola fissa, perché questo disturbo può colpire purtroppo chiunque, senza molte distinzioni di genere, di età, di stato sociale.
Addirittura, nei fenomeni più pronunciati, le persone affette da meteoropatia riescono ad avvertire il cambiamento di tempo, prima che esso avvenga, proprio perché sono diventati esageratamente sensibili alle variazioni di pressione atmosferica, tanto da subire delle vere e proprie modifiche del livello di serotonina, e delle abitudini di sonno.
I sintomi della meteoropatia
I sintomi si possono distinguere in tre ordini diversi, a seconda del grado di malattia: meteoropatia primaria, secondaria, o seasonal affective disorder, che è il terzo grado di meteoropatia.
Nella meteoropatia primaria, i sintomi sono essenzialmente psichici: sbalzi d’umore, insonnia, irritabilità, nervosismo, apatia, difficoltà di concentrazione, tristezza, crisi di pianto, pensieri negativi, bisogno di solitudine, isolamento, aumento del consumo di cibi dolci e molto calorici.
Nella meteoropatia secondaria, si manifestano e si acuiscono patologie già presenti: mal di stomaco e acidità per chi soffre di gastrite o di ulcera, difficoltà di respirazione per i soggetti asmatici, mal di testa o alle ossa, per chi già soffre di reumatismi e dolori articolari, raffreddori e lacrimazione per i soggetti allergici.
Il terzo grado di meteoropatia, chiamato seasonal affective disorder, cioè disordine affettivo stagionale, SAD, è tipico delle regioni del nord, dagli inverni molto lunghi, nelle quali le persone colpite dal disturbo vanno incontro a vere e proprie depressioni, anche gravi, che hanno bisogno di uno stretto controllo medico e di terapie preventive annuali.
Cause della meteoropatia
Solo recentemente la scienza ha cominciato ad occuparsi in modo approfondito di questo disturbo, relegato quasi nell’ambito dei capricci, di persone particolarmente volubili; fortunatamente oggi esistono molti studi e ricerche serie, le quali hanno stabilito, come causa principale, il cattivo funzionamento dell’ormone dello stress, ACTH, prodotto dall’ipofisi, esattamente nella parte anteriore di questa ghiandola, che si chiama adenoipofisi; durante i cambiamenti climatici, la produzione di quest’ormone aumenta molto, e contemporaneamente diminuiscono le endorfine, che sono invece gli ormoni buoni, quelli analgesici, che ci fanno sopportare le condizioni avverse.
Come si può facilmente intuire, la combinazione di questi due fattori, non può che creare nel paziente uno stato di malessere profondo.
I rimedi per la meteoropatia
Antidepressivi, ansiolitici, sonniferi, sono solo alcuni dei farmaci purtroppo comunemente prescritti in questi casi; ma si tratta di terapie che soltanto un medico specialista può prescrivere, e solo se esiste un’effettiva necessità.
Noi consigliamo invece un approccio più naturale e più consono per un tipo di organismo già provato e già sofferente, che i farmaci non farebbero altro che peggiorare.
Si può scegliere tra varie sostanze naturali quali il biancospino, la valeriana, il tiglio, la camomilla, la malva, la melissa, per preparare ottime tisane calmanti e rilassanti, e per combattere l’insonnia e il nervosismo; l’attività fisica all’aria aperta, o lo yoga, o entrambi, contribuiscono a mantenere il benessere psico fisico di cui c’è bisogno.
Inoltre, per prevenire la tristezza dovuta alla mancanza di luce, inevitabile nei giorni di cattivo tempo, si possono mettere in campo alcune tattiche strategiche: innanzitutto prepararsi già dal mattino, scegliendo abiti colorati, fra quelli che amiamo di più, una buona colazione ricca di nutrienti, e utilizzare la luce elettrica, ebbene sì, a mali estremi, estremi rimedi… qualunque cosa pur di non cadere nella trappola della meteoropatia.
Infine, ma non ultima, l’alimentazione: non devono assolutamente mancare gli antiossidanti, elementi che sono in grado di contrastare i radicali liberi, e contribuire fattivamente al buonumore: vitamina C, che si trova nei mirtilli, nei broccoli, negli agrumi, nei peperoni, nelle fragole, nei pomodori; il beta carotene, che si trova nelle carote, nella zucca, nelle albicocche, nel melone, nelle pesche, negli spinaci; la vitamina E, presente nelle noci, nell’olio extravergine di oliva, nei semi.
Scegliere carboidrati integrali, pane e pasta, anche ai cereali misti, e proteine nobili; tonno, pollo e tacchino, ad esempio, contengono la tirosina, che contribuisce ad aumentare la dopamina e l’adrenalina nel cervello, veri e propri stimolanti naturali.
A questo punto ci sentiamo di aggiungere una raccomandazione che potrebbe suonare scontata, ma vista l’importanza, meglio abbondare che deficere, in fatto di informazione: è necessario evitare l’uso di alcol, di caffè, e di qualunque tipo di sostanza stupefacente, una leggera, blanda, parvenza di benessere momentaneo, porterebbe in seguito un peggioramento duraturo, ed una maggiore difficoltà a risolvere il problema.
Lascia un commento