Scopriamo quali sono le piante carminative e che effetti hanno sul nostro corpo
Per carminativo si intende un principio attivo dagli effetti purganti e depurativi per l’intestino, presente all’interno di piante officinali ed erbe che si trovano regolarmente in natura, e che sono in grado di eliminare sintomi connessi alla stitichezza e alle difficoltà digestive a livello gastrointestinale quali gonfiore intestinale, dolore e pesantezza dovute alla presenza di gas.
In questa sede andremo ad analizzare quali sono le tipologie di piante carminative, e vedremo i loro effetti sull’organismo nel dettaglio.
Proprietà delle piante carminative
Le piante carminative sono in grado di alleviare il gonfiore dovuto ai gas presenti sia nell’intestino che nello stomaco, facendola espellere in maniera naturale e rapida. Le piante carminative, una volta entrate nella mucosa intestinale, hanno effetti stimolanti e rilassanti per la muscolatura intestinale stessa, favorendo l’eliminazione dei gas e riducendo conseguentemente il gonfiore.
Inoltre tali piante hanno un effetto benefico sull’attività digestiva del nostro corpo, con una riduzione della fermentazione dei cibi nello stomaco, i quali sono a loro volta responsabili della successiva formazione dei gas.
Infine alcuni principi attivi in esse contenuti hanno proprietà antinfiammatorie e antisettiche su tutto il tratto digerente.
Elenco delle piante carminative più diffuse
Le principali piante con elementi carminativi sono, nell’ordine:
- finocchio;
- peperoncino;
- menta;
- zenzero;
- cumino.
Ma vediamo per ogni singola pianta quali sono i suoi principali benefici.
Finocchio
Il finocchio possiede un’azione carminativa che va a contrastare gli spasmi intestinali, oltre che ad essere un efficace antisettico. È indicato in presenza di meteorismo, flatulenza. e stipsi.
Il finocchio può essere assunto sia sotto forma di infuso, da assumere 2 o 3 volte al giorno dopo i pasti, sia in forma di gocce di tintura. In questo caso si consigliano 20 gocce da mettere in un bicchiere d’acqua , da assumere sempre 2 o 3 volte al giorno dopo pranzo o cena.
Peperoncino
Il peperoncino fornisce una potente azione preventiva nei confronti delle fermentazioni intestinali: infatti il peperoncino come proteggere il nostro corpo dal caldo di natura umida, responsabile della putrefazione che avviene nel tratto gastrointestinale.
Il peperoncino contribuisce infine ad un apporto vitaminico essenziale, oltre che a svolgere una funzione antiossidante e regolatrice delle attività intestinali, del fegato e dello stomaco.
Il peperoncino può essere assunto in forma di polvere secca all’interno di capsule, come regolatore dell’intestino, oppure sempre sotto forma di tintura madre. In questo caso vanno assunte 10-15 gocce 3 volte al giorno. Si consiglia di rispettare le dosi indicate per evitare fastidiose infiammazioni gastro-intestinali e renali dovute ad un sovradosaggio di peperoncino.
Menta
La menta è una pianta dalle straordinarie virtù curative, molte delle quali riguardano il tratto gastro intestinale: infatti essa aiuta una corretta digestione, svolge un’azione analgesica, carminativa, e antisettica, oltre che ridurre le infiammazioni colitiche. La menta si trova in erboristeria sotto forma di infuso, da assumere 2 volte al giorno dopo i pasti in acqua bollente, oppure in capsule, la cui posologia è spesso indicata sulle confezioni.
Zenzero
Lo zenzero si trova in natura nella forma di radice, e viene impiegato sia come spezia alimentare per insaporire piatti, sia come estratto dalle proprietà curative per lo stomaco e le sue infiammazioni: esso infatti contribuisce a migliorare la digestione delle proteine e dei carboidrati, i quali spesso fermentano nello stomaco, causando gonfiore addominale.
I suoi principi attivi, lo zingiberene ed il gingerolo, sono i principali responsabili della sua azione carminativa, aiutando l’organismo ad eliminare sintomi come meteorismo e flatulenze; ha inoltre una azione antisettica per l’intestino.
Lo zenzero può essere assunto in capsule, le quali possono essere assunte da 1 a 3 volte al giorno prima dei pasti, per un massimo di due in tutto. E’ comunque sempre disponibile l’estratto liquido sotto forma di tintura, di cui si possono assumere 30 gocce per 2 o 3 volte al giorno sempre prima di pranzare o cenare. Infine si possono trovare in commercio svariate tisane a base di zenzero, con le quali si vano a preparare infusi da bere 2 o 3 volte al giorno.
Cumino
In natura vi sono due specie di cumino: il Carum Carvi, meglio noto come cumino dei prati, e il più classico Cuminum Cyminum. Al pari del finocchio, il cumino è una pianta che presenta un olio essenziale dall’aroma molto intenso. la presenza di carvone dona al cumino un’azione antispastica che agisce sulla muscolatura dell’intero intestino, alleviando di conseguenza il dolore.
Il cumino è inoltre indicato per disturbi digestivi, aerofagia, e fermentazioni a livello dell’intestino.
Il Cumino può essere assunto come infuso, preparando ad esempio una tazza di acqua bollente in cui immergerne la polvere, la quale va consumata 2 o 3 volte al giorno, sempre dopo i pasti. Per coloro che invece preferiscono il formato liquido, in commercio vi sono le tinture di entrambe le specie di cumino, le quali vanno assunte sempre 2 o 3 volte al giorno nelle dosi indicate dall’erborista o nel foglietto illustrativo all’interno della confezione.
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