Pelo incarnito sull’inguine: cosa fare
Avere un pelo incarnito, che sia all’inguine o altrove, è un fastidio non da poco. Un pelo si definisce incarnito quando, invece che svilupparsi verso l’esterno come accade di solito, cresce all’indietro o lateralmente.
In poche parole, invece di uscire, il pelo cresce sottopelle e dà ciò consegue una infiammazione della zona con annesso rossore e relativo dolore. C’è da notare che i peli incarniti crescono più frequentemente nelle zone in cui ci si rade di più e, quindi, l’inguine è una delle zone maggiormente a rischio.
Cosa provoca i peli incarniti
Come sottolineato, i peli incarniti sorgono soprattutto nelle zone in cui ci si rade più spesso. Una delle cause principali è, infatti, la rasatura fatta in maniera frettolosa o impropria.
Molto spesso, la causa dei peli incarniti all’inguine è proprio l’utilizzo del rasoio quale mezzo di depilazione della zona. Questo accade soprattutto perché dopo la rasatura, il follicolo curvo spinge il pelo a rientrare nella pelle e, quindi, a incarnirsi. Il rasoio con le sue lame trancia la punta del pelo che, essendo affilata, deve trovare una nuova via per crescere e questo fa sì che il fusto si sviluppi di lato o all’indietro.
Ecco, quindi, come nasce il pelo incarnito che fa così tanto male. C’è da dire che, in alcuni casi, anche chi fa molto spesso la ceretta corre questo rischio che, quindi, non è imputabile solo ed esclusivamente al rasoio.
Anche l’epilazione con pinzetta può provocare peli incarniti dato che il pelo stesso non viene rimosso del tutto, perché viene in qualche modo spezzato, e la parte che rimane intatta può crescere lateralmente.
Come riconoscere i peli incarniti all’inguine
Si è sottolineato che i peli incarniti provocano una vera e propria infiammazione sottocutanea e questo fa sì che la zona interessata si arrossi in maniera innaturale. Nella maggior parte dei casi, inoltre, al pelo incarnito si accompagna anche del dolore.
Inoltre, quando nella zona inguinale si trovano diversi peli incarniti che hanno delle difficoltà a regredire, si possono formare delle lesioni solide, definite anche papule, ma anche foruncoli infiammati e pieni di pus e pustole.
In alcuni casi, ci possono essere delle complicazioni ben più gravi e si possono avere delle cicatrici permanenti così come si possono verificare episodi di iperpigmentazione post infiammatoria, che va a modificare il colore della pelle in quello specifico punto. Nei casi più gravi si può avere la crescita di tessuto fibrotico, altresì nota come cheloidi.
Come curare i peli incarniti
Nella maggior parte dei casi, i peli incarniti guariscono in modo del tutto spontaneo, senza fare nulla. Tuttavia, se con il passare del tempo si nota che questi ultimi non regrediscono è preferibile fare qualcosa.
La prima cosa che viene in mente è quella di rimuoverli in modo autonomo. Per farlo, bisogna prestare molta attenzione, munirsi di un ago sterile e di alcol. Solo in questo modo, e con movimenti delicati, si potrà rimuovere il pelo incarnito senza ulteriori danni o sanguinamento.
Ci si può anche aiutare con una pinzetta, dopo averla appositamente sterilizzata. Se ci sono degli evidenti peli incarniti nella zona dell’inguine è consigliato non usare delle creme depilatorie, anche se, dopo aver rimosso i peli incarniti e curato l’infiammazione, è preferibile cambiare metodo di depilazione, in modo da ridurre al minimo la possibilità che se ne formino degli altri.
Nei casi più gravi, quando l’infezione è in uno stato avanzato, si consiglia la cura antibiotica, con clindamicina ed eritromicina, assunti per via orale. Ottime anche le creme a base di acido glicolico, acido salicilico e così via. In questo caso, molto utile è l’ittiolo, utilizzato sotto forma di unguento. Ricordiamo che tutto questo deve essere prescritto da un medico
Lascia un commento