Piede d’atleta, cause, sintomi e rimedi
Tra le micosi quella nota come piede d’atleta è una delle più fastidiose. Si sviluppa, in genere, tra le dita del piede e si caratterizza per un forte prurito.
Cos’è il piede d’atleta
Il nome scientifico di questa patologia è tinea pedis ma è nota ai più come piede d’atleta, o tricofitosi. A generarla è il Trichophyton, un fungo microscopico della pelle, o in altri casi l’Epidermophyton, altra tipologia di fungo. Colpisce soprattutto soggetti debilitati e raggiunge il picco della sua manifestazione in estate perché il caldo favorisce la macerazione della pelle, rendendola incapace di reagire agli attacchi del fungo.
Tra i primi sintomi che il soggetto colpito avverte c’è una crescente difficoltà a indossare le scarpe a causa di un fastidio che interessa soprattutto le unghie. Proprio queste ultime, tra l’altro, iniziano ad apparire sempre più spesse e contornate se interessate dalla patologia. Il piede d’atleta, in alcuni casi, può estendersi anche alle mani, o interessare esclusivamente una delle estremità superiori.
Tutto quello che c’è da sapere su questo fungo
Esistono tre diverse tipologie di piede d’atleta, che come visto possono interessare una mano o un piede, raramente più di un’estremità alla volta. Esistono tre tipologie di infezione: l’intertriginosa che si sviluppa tra le dita e può essere accompagnata da un’ulteriori infezione caratterizzata da cattivo odore, la ipercheratosica che si accompagna ad eritemi o ipercheratosi, e quella infiammatoria caratterizzata da bolle o lesioni vescicolari a metà della pianta del piede.
Ma come si trasmette questo fungo? Si tratta di una patologia contagiosa, proprio per questo la trasmissione può avvenire anche indossando le scarpe di una persona affetta dalla patologia. Come tutte le micosi, poi, trova negli ambienti umidi un ottimo substrato per generarsi. In piscina o negli spogliatoi della palestra è molto facile contrarre questa infezione proprio attraverso il contatto con il terreno. Anche le scarpe di gomma possono trasformarsi in un veicolo dell’infezione. Gli uomini appartengono alla popolazione più colpita.
Quali sono i sintomi
I sintomi della comparsa di questo fungono possono essere diversi e più o meno gravi. Il prurito si manifesta quasi sempre, insieme con una spiacevole sensazione di bruciore e di tensione che colpisce proprio l’area tra le dita dei piedi. Di solito si manifesta tra il terzo e il quarto dito ed è proprio qui che si arrossa la pelle prima di iniziare a subire un processo di rottura che la porta a desquamarsi. In alcuni casi, quando non si interviene in tempo utile, poi, si vengono a creare vesciche ed eruzioni cutanea che, nei casi peggiori, portano alla formazione di ragadi sul piede o sulla mano interessata dalla patologia.
Come curare il piede d’atleta
Da questa particolare micosi, a tratti molto invasiva, il piede non può guarire da solo. È necessario intervenire con una cura ad hoc ed è bene prestare attenzione ad assumere dei piccoli accorgimenti capaci di prevenirne la formazione. La prima cosa da evitare è quella di camminare scalzi, anche in casa, e assicurarsi sempre di avere piedi freschi e asciutti. Ottimo il ricorso a calze di cotone o seta, meno bene le calze di naylon che si prestano alla generazione di batteri.
In piscina e nello spogliatoio meglio evitare di indossare pantofole altrui o farsi prestare gli asciugamani. Per curare la micosi vengono generalmente prescritte creme antifungine che agiscono in un intervallo di tempo compreso tra i 7 e i 10 giorni. La terapia va prolungata per una settimana dopo la scomparsa dei sintomi per evitare che si ripresenti. Tra i rimedi naturali positivo il ricorso al bicarbonato di sodio che disinfetta la zona. Basta cospargerlo sul piede asciutto e lasciarlo agire per una mezz’ora prima di risciacquare con acqua tiepida e asciugare con cura tra le dita.
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