Stretching gambe al mattino, come fare
Lo Stretching gambe è un esercizio funzionale tra i più importanti per il nostro corpo, in modo particolare per chi ama correre o fare jogging, per mantenersi in forma.
Uno dei momenti migliori per praticarlo correttamente è sicuramente al mattino, quando il corpo è riposato e pronto per affrontare una nuova giornata; riscaldare i muscoli ed allungarli tramite lo Stretching, fornisce una chiave fondamentale per poter eseguire qualunque altro movimento, sia di sforzo, sia di routine.
Lo Stretching gambe è il modo migliore insomma, per passare dall’inattività all’attività.
Per eseguire un ottimo Stretching, sarebbe bene guardare a come fanno gli animali, i nostri piccoli cani o gatti domestici, in questo modo si imparerebbe sicuramente che non si tratta di sforzi parossistici e disumani, ma un modo dolce e controllato per sentire la tensione muscolare, riconoscere il modo in cui i muscoli ed i tendini si allungano, e spingerli a fare le cose nel modo più consono.
Benefici dello Stretching gambe
Lo Stretching conferisce elasticità ai muscoli delle gambe e riduce molto il rischio di infortuni; l’allungamento muscolare conferisce più forza e potenzialità, permettendo di affrontare uno sforzo maggiore nel caso si debbano affrontare sedute di allenamento più intense e dà la possibilità di eseguire movimenti considerati più difficili.
Con il passare degli anni inoltre, le articolazioni tendono a deteriorarsi, ma questo processo avviene molto più rapidamente nei soggetti che non hanno mai fatto Stretching gambe; al contrario, chi ha questa sana abitudine quotidiana, potrà sicuramente avvalersene per rallentare il processo di invecchiamento delle ossa, dei muscoli, e dei tendini.
In poche e semplici parole, lo Stretching delle gambe aumenta l’afflusso di sangue ai muscoli, aumenta l’efficienza motoria e la mobilità in genere, rilassa i muscoli e allontana lo stress, regalando un maggior senso di benessere psico-fisico al corpo.
Come fare Stretching gambe, esempi e consigli
Allungamento avanti. Posizione eretta, gambe leggermente divaricate, fare un passo avanti con la gamba destra e flettere il ginocchio in avanti; il piede sinistro resta ben aderente al terreno anche con il tallone, finché si sente tirare il muscolo della coscia. Ripetere venti volte per ogni gamba.
Allungamento laterale. Posizione eretta, gambe divaricate, piegarsi lateralmente sulla gamba destra flessa, con il busto leggermente piegato in avanti; la gamba sinistra si allunga fino a distendere completamente i muscoli. Ripetere venti volte per ciascuna gamba.
Rana. Posizione seduta, gambe piegate con le ginocchia il più possibile vicine al petto, aprire lateralmente le gambe e mettere i piedi l’uno contro l’altro; spingere entrambe le ginocchia verso il pavimento, e sentire il muscolo dell’interno coscia che tira. Ripetere trenta volte.
Piegamento indietro. Posizione eretta, piegare la gamba destra indietro, afferrare la caviglia destra con la mano destra e tirare, mantenendo dai cinque ai dieci secondi la posizione; se si afferra la punta del piede si allunga anche il muscolo tibiale. Ripetere dieci volte per ogni gamba.
Allungamento del polpaccio. Occorre un gradino o uno step, con un punto di appoggio ben stabile per le mani; appoggiare entrambi i piedi sul gradino, lasciando fuori i talloni; spingere i talloni verso il basso uno alla volta, liberando gradualmente il peso dall’altro piede; occorre che il punto di presa sia stabile per consentire un graduale aumento del peso prima su un tallone e poi sull’altro facendo attenzione a non scivolare. Si sentirà il muscolo del polpaccio diventare protagonista del proprio equilibrio. Ripetere venti volte per ogni gamba.
Flessioni avanti. Posizione seduta, busto eretto, gambe e piedi distesi in avanti; flettere il busto in avanti, tendendo le braccia verso i piedi e mantenere ben tirato da cinque a dieci secondi senza curvare la schiena, si deve sentire tirare la parte posteriore delle gambe. Ripetere dieci volte.
Lascia un commento