Stretching gomito: come curare il gomito del tennista?
Nei tennisti è frequente che si verifichi un’infiammazione del gomito che si diffonde alla parte posteriore dell’avambraccio, alla mano e a volte anche ad alcune dita della mano. Si parla in questo caso di epicondilite, una patologia temuta da tennisti professionisti e amatori, ma anche da chi utilizza il braccio in modo intenso per lavoro.
Il dolore può manifestarsi in modo spontaneo o come conseguenza di stimolazioni come aprire una bottiglia o un barattolo, versare l’acqua o aprire una porta.
In casi meno frequenti, il disturbo può riguardare anche la parte opposta del gomito e in questo caso si parla di epitrocleite.
Epicondilite ed epitrocleite sono entrambi processi antinfiammatori causati da un sovraccarico dei muscoli del braccio, con conseguente microtrauma dei tendini collegati. Si manifestano spesso nei tennisti poiché è stato dimostrato che il rimbalzo della pallina sulla racchetta provoca vibrazioni che dalla racchetta arrivano al braccio, stimolando i muscoli.
L’infiammazione può anche essere favorita da fattori come una muscolatura non adatta allo sforzo richiesto, l’invecchiamento dei tendini, utilizzo di racchette non adatte al proprio corpo o una predisposizione individuale alle patologie tendine.
I microtraumi continui portano a processi di riparazione fisiologica disordinati che possono alterare la struttura del tendine, ad esempio strozzando le terminazioni nervose e provocando quindi il dolore.
La diagnosi viene fatta dal medico, che indaga il tipo di dolore e la sua origine.
Stretching del gomito: una cura per il gomito del tennista
Per curare il gomito del tennista, la prima cosa da fare è il riposo, cercando di evitare movimenti che possano mettere sotto sforzo il braccio e i suoi tendini. Applicare impacchi di ghiaccio più volte al giorno per alcuni minuti può alleviare il dolore, così come indossare un tutore apposito per il gomito, da indossare subito sotto l’area indolenzita e non direttamente sopra.
Il rimedio migliore è tuttavia praticare gli esercizi di stretching al gomito. Questi sono allungamenti particolari che servono a mantenere la lunghezza fisiologica dei muscoli interessati e che possono facilitare la guarigione, anche se vanno eseguiti con cautela nel caso si senta troppo dolore, per evitare di peggiorare la situazione.
Lo stretching può essere praticato all’estensore del polso, allungando il braccio con la mano chiusa a pugno, in modo da essere perpendicolare al busto. Con la mano opposta bisogna afferrare il pugno e spingere in basso, tenendo la posizione per 20 secondi e ripetendo l’esercizio per 5 volte.
Un secondo esercizio consiste nello stretching con il flessore del polso, che si esegue sempre con il braccio steso e perpendicolare al bacino, ma con l’avambraccio rivolto verso l’alto e il dorso della mano verso il basso. Con l’altra mano, bisogna spingere le dita verso il corpo, finché non si sente un allungamento dell’avambraccio. La posizione va tenuta per 20 secondi e l’esercizio ripetuto per quattro volte.
Cura e fisioterapia per il gomito da tennista
Se lo stretching al gomito non dovesse bastare, meglio rivolgersi ad un fisioterapista che, con esercizi mirati e massaggi professionali, aiuterà a rilassare i tessuti danneggiati, a ridurre la tensione al tendine e a ridurre l’infiammazione.
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