I benefici della magnetoterapia
Da tempo la medicina ha cominciato a sfruttare l’energia prodotta dai campi elettromagnetici per la cura di svariate tipologie di traumi ossei e reumatismi dell’apparato muscoloscheletrico del corpo umano.
Grazie ad appositi macchinari infatti è possibile sfruttare la polarizzazione dei magneti per beneficiare di una guarigione efficace.
In questo articolo ci occuperemo perciò di capire nel concerto che cos’è la magnetoterapia e come essa funziona, andando ad analizzare le parti principali di questi macchinari in grado di sfruttare la forza di un campo magnetico a fini terapeutici.
Come funziona la magnetoterapia?
La magnetoterapia è un pratica impiegata principalmente in fisioterapia nella cura di patologie quali l’osteoporosi, reumatismi, tendiniti e nevralgie, ed in special modo quelle relative al cosiddetto tunnel carpale, e contusioni di vario genere.
La magnetoterapia applica quindi al corpo umano la forza dei campi magnetici, i quali possono essere di natura continua o variabile, a seconda della tipologia di trattamento da effettuare.
L’apparecchio per la magnetoterapia è costituito da un solenoide, ossia un avvolgimento di cavi di rame, il quale viene attraversato dall’elettricità, andando così a generare il campo magnetico in questione.
La frequenza di quest’ultimo può variare da alcune decine a migliaia di Hertz, andando ad agire con diversa intensità diverse sul nostro organismo sulla base della patologia da curare.
Impieghi specifici della magnetoterapia
La magnetoterapia, come detto in precedenza, ha la funzione di curare molte patologie a livello reumatico e traumatico; ma uno degli impieghi specifici e più funzionali risulta essere quello nella cura delle fratture ossee: infatti i campi magnetici stimolano la formazione di nuovo tessuto nelle fratture delle ossa, andando ad accumulare nelle giunzioni ossee cariche elettromagnetiche di natura negativa o positiva.
Inoltre vi sono effetti benefici che derivano dall’ossigenazione dei tessuti, e dall’impiego sulle lombo-sciatalgie e sulla zona cervicale, dalla quale spesso si catenano nevralgie molto fastidiose.
Applicare inoltre la magnetoterapia alle fratture accorcia notevolmente i tempi di guarigione, favorendo così la completa riabilitazione del soggetto.
Generi di magnetoterapia
A seconda della frequenza impiegata e del tipo di patologia, vi sono tre tipi differenti di magnetoterapia. La prima è definita magnetoterapia statica, e si caratterizza per l’applicazione di semplici magneti sulle parti da trattare.
La seconda tipologia di magnetoterapia è caratterizzata invece per l’applicazione di una gamma di basse frequenze, comprese tra i 10 ed i 200 Hertz; infine, la magnetoterapia ad alte frequenze impiega le cosiddette onde radio, quelle comprese tra i 18 ed i 900 Mega Hertz.
Modalità di trattamento
Solitamente, una terapia a base di campi magnetici prevede che il paziente si sottoponga ad una decina di sedute, composte da 30 minuti di trattamento a base di onde elettromagnetiche.
Si possono inoltre effettuare anche due sedute al giorno di magnetoterapia, con almeno un’ora o due di intervallo l’una dall’altra.
I primi benefici dei trattamenti a base di magnetoterapia si vedranno dopo un periodo prolungato di tempo; perciò è bene che il paziente si rechi con costanza e regolarità alle sedute.
Addirittura si possono affittare alcuni apparecchi direttamente a casa, in modo tale da poter evitare di rivolgersi centri specializzati.
In questo caso però è bene informarsi sui rischi e sulle modalità di funzionamento della macchina, onde evitare spiacevoli conseguenze per la salute.
Controindicazioni
La magnetoterapia non può essere in alcun modo effettuata da pazienti che abbiano impiantati pace-maker o stimolatori cardiaci, pena il malfunzionamento degli apparecchi stessi a causa delle frequenze di disturbo causate dai campi magnetici
Inoltre anche le donne in stato di gravidanza non devono sottoporsi a trattamenti a base di campi magnetici.
Infine, un’altra categoria a rischio qualora procedessero ai trattamenti a base di onde magnetiche, è quella degli asmatici: infatti la polarità dei magneti può influire negativamente a livello dei polmoni, stimolando eccessivamente la contrazione dei muscoli che consentono la corretta respirazione.
Per tutti coloro che invece non avessero tali problematiche, è bene ricordare che prima di effettuare una seduta occorre levarsi di dosso tutti gli oggetti metallici.
Infine, se la seduta prevede l’applicazione di magneti nella zona addominale, è bene far trascorrere almeno un’ora e mezza tra il pranzo e l’applicazione dei magneti.
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