Pradaxa, cos’è, quando e come si usa e controindicazioni
Il Pradaxa è un medicinale utilizzato per prevenire la formazione di coaguli di sangue. Ma cos’è e come va utilizzato? Scopriamolo in breve.
Che cos’è il Pradaxa, quando si usa e indicazioni
Pradaxa è un medicinale contenente il principio attivo dabigatran etexilato che ha lo scopo di bloccare l’azione di una sostanza presente all’interno dell’organismo, quest’ultima solitamente coinvolta nella formazione di coaguli di sangue.
Questo farmaco viene utilizzato per evitare che si formino questi coaguli all’interno delle vene, in seguito ad operazioni chirurgiche di sostituzione dell’anca e del ginocchio negli adulti.
Il Pradaxa è inoltre utilizzato per la prevenzione di ictus cerebrali e nel caso di fibrillazione atriale non valvolare per evitare il formarsi di occlusioni dei vasi sanguigni. Negli adulti viene inoltre utilizzato per trattare i coaguli di sangue nella parte più profonda delle vene degli arti inferiori oppure dei polmoni causati da un trattamento precedente con iniezioni di eparina di cinque giorni.
Sempre per le vene profonde è utilizzato Pradaxa per evitare la formazione di nuovi coaguli di sangue.
La somministrazione del Pradaxa può avvenire solo su prescrizione medica.
Come si usa
Prima di iniziare ad utilizzare Pradaxa per il proprio trattamento è molto importante fare un controllo della propria funzionalità renale.
In caso si utilizzi il medicinale allo scopo di prevenire l’ictus o l’occlusione dei vasi sanguigni in pazienti con fibrillazione atriale, è consigliata una dose giornaliera di 300 mg con capsule da 15 mg per due volte al giorno.
Per i coaguli di sangue nelle vene profonde di arti inferiori o polmoni, alla fine di un trattamento di almeno cinque giorni di eparina, la dose consigliata è di 300 mg al giorno con assunzione di capsule da 150 mg due volte al giorno. Questa terapia va seguita per un massimo di sei mesi. In caso lo scopo sia quello di prevenire la formazione di coaguli nelle vene degli arti inferiori o dei polmoni, la procedura è più o meno la stessa con dose giornaliera consigliata di 300 mg, suddivisa in assunzione di due capsule al giorno da 150 mg. In certe condizioni il trattamento deve essere preceduto da iniezioni di eparina a seconda del livello di rischio del paese, e può proseguire per tutta la vita.
Qualora vi fossero rischi di emorragie forti oppure se il paziente supera gli 80 anni, il medico potrebbe prescrivere una dose giornaliera di 220 mg assunta sotto forma di capsule da 110 mg due volte al dì.
È importante assumere il Pradaxa secondo i dettami del medico curante, ed è fondamentale consultarlo in caso di dubbi.
La capsula non va masticata o aperta, ma va inghiottita con un bicchiere d’acqua in modo da favorire il rilascio a livello gastrico.
Controindicazioni del Pradaxa
Essendo un medicinale dall’utilizzo molto delicato, è molto importante prendere alcune precauzioni prima dell’utilizzo e seguire le modalità d’uso, oltre che chiedere parere del medico.
Pradaxa non può essere preso in caso si soffra di allergie verso il dabigratan etexilato o ad altri componenti di questo farmaco. Se la funzionalità renale è molto ridotta e se c’è un sanguinamento in corso, oppure se ci sono lesioni ad un organo con un rischio grave di sanguinamento è necessario evitarne l’uso. L’elevata tendenza al sanguinamento è una delle discriminanti, sia essa congenita, causata da altri medicinali, oppure legata a cause sconosciute.
Anche la funzionalità del fegato alterata, oppure una malattia a questo organo può portare a molti rischi, tra i quali la morte.
Va inoltre evitato l’uso di Pradaxa con ketoconazolo o itraconazolo per via orale per la cura di malattie fungine, oppure se si sta assumendo ciclosporina, farmaco utilizzato per il rigetto di un trapianto d’organo; oppure ancora se si sta assumendo dronedarone, una medicina utilizzata per la prevenzione del battito cardiaco irregolare.
È inibito l’utilizzo anche in caso si stiano assumendo farmaci per la prevenzione della formazione di coaguli di sangue, ad eccezione di quando si passa da un trattamento anticoagulante ad un altro, oppure quando è posizionato un catetere venoso arterioso e quindi si assume eparina.
Non si può utilizzare Pradaxa in caso sia stata impiantata una valvola cardiaca artificiale.
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