Proprietà e benefici delle visciole
Molte sono le persone che tendono a confondere le visciole con le ciliegie, ma in realtà diverse sono le differenze tra le due tipologie di frutto, dal colore, alla consistenza e il colore. Le visciole sono una tipologia di ciliegia, solitamente identificata come ciliegia selvatica. Hanno un sapore un po’ più acidulo delle dolcissime ciliegie e una consistenza più croccante.
Differenza visciole e ciliegie
Quella che comunemente chiamiamo ciliegia è un frutto che non supera i due centimetri di diametro e ha un colore variabile, che va dal giallo al rosso scuro, quasi nero. Anche il sapore tende a cambiare a seconda della specie, che può essere molto dolce oppure acidulo. La consistenza anche, è molto diversa, può essere molto morbida oppure croccante.
Oltre ai già molto conosciuti duroni e amarene ci sono le visciole, spesso identificate come ciliegie acide, oppure selvatiche.
A differenza delle amarene, che hanno succo e polpa chiari, e un sapore leggermente acidulo, e delle marasche che sono di dimensione molto piccola, con frutti rosso scuri e sapore amaro, le visciole hanno polpa e succo color rosso intenso e un sapore più dolce, con un leggero retrogusto acidulo.
Oltre che dalla pianta, di dimensioni nettamente inferiori rispetto a quelle del ciliegio, le visciole hanno anche proprietà diverse. La pianta delle ciliegie dolci si chiama Prunus avium, che dà origine sia alle duracine che alle tenerine, il Prunus Cerasus invece da origine alle amarene, alle marasche o alle visciole.
Il ciliegio è originario dell’Asia, ed è arrivato in Italia dalla Grecia. Le prime testimonianze in Europa risalgono a Plinio il Vecchio.
In Giappone l’albero di ciliegio è un vero e proprio simbolo, con il suo periodo di fioritura, altamente simbolico e capace di attirare migliaia di turisti da ogni parte del mondo, proprio il cosiddetto “hanami”, ovvero “guardare i fiori” che sbocciano.
Le visciole in cucina
Sia la cosiddetta ciliegia dolce che le ciliegie acidule, ovvero le visciole, sono molto utilizzate in cucina, infatti, oltre ad essere consumate fresche, possono essere utilizzate per marmellate, canditi o liquori.
Ovviamente, per questi preparati è necessario scegliere frutta in piena maturazione, quindi non troppo piccole e dal colore acceso.
Facendo bene attenzione, però che la polpa utilizzata non sia molle ma ancora soda. Le visciole sono ottime come guarnizioni per dolci o macedonie o per accompagnare formaggi, sotto forma di marmellata. Deliziosa anche la crostata di visciole. Moltissime persone utilizzano le visciole anche per preparare originali salse per guarnire selvaggina, anatra, tacchino, coniglio o faraona.
Proprietà delle visciole
Le visciole sono particolarmente ricche di vitamina C, e risultano quindi essere ottime in caso di influenza o raffreddamento. Inoltre contengono anche potassio e, in misura ridotta, altre vitamine e minerali, oltre, naturalmente, a polifenoli e fibre.
Inoltre la visciola aiuta le funzioni intestinali e favorisce la diuresi, per questo motivo, è molto importante per il nostro organismo, proprio per questi effetti antiinfiammatori, antiossidanti e sedativi.
Infatti, le visciole, come tutte le tipologie di ciliegia, contengono flavonoidi, che hanno azione antiossidante e aiutano a contrastare i radicali liberi.
Benefici delle visciole
La visciola è ottima anche per chi sta seguendo una dieta dimagrante, infatti contiene pochi zuccheri e ha un apporto calorico relativamente basso.
Ma le visciole sono famose per le proprietà antiinfiammatorie, addirittura potrebbero portare benefici a chi soffre di problemi alle articolazioni, come l’artrite.
Inoltre, vi aiuterà a regolare il ciclo di sonno e veglia, infatti le visciole contengono una buona quantità di melatonina che, oltre ad essere un antiossidanti, vi garantirà sonni profondi e tranquilli, quindi la visciola, per questi suoi benefici sul riposo, è consigliata a chi soffre d’insonnia.
Sembra anche che le visciole abbiano benefici su malattie come la gotta, infatti, secondo alcune indagini, aiuterebbe a ridurre il livello di acido urico e di proteina C-reattiva nel sangue, responsabili di infiammazioni, soprattutto delle articolazioni, e, quando queste due sostanze sono presenti in alte concentrazioni, possono portare allo sviluppo della gotta.
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