Fragoline di bosco: un frutto che non è un frutto!
Le fragoline di bosco sono dei frutti della pianta Fragaria Vesca, che cresce spontaneamente in tutta Europa, in particolare nei sottoboschi o nei climi umidi e freschi.
Il frutto che non è un frutto
Le fragoline di bosco sono piccole e rosse (talora bianche, nelle specie dell’Aspromonte), morbide e dal profumo molto intenso. In realtà esse non sono il vero frutto della Fragaria Vesca, ma servono a trasportare il frutto vero e proprio costituito dai semini disseminati sulla loro superficie.
La pianta cresce spontaneamente nei sottoboschi, ma può essere coltivata anche domesticamente. La fioritura avviene nel periodo che va da aprile a luglio, talora anche in autunno può esserci una seconda fioritura. I frutti vanno consumati rapidamente, poiché la loro conservazione non è particolarmente facile.
Gli usi e i benefici delle fragoline di bosco
Come tutti i frutti di bosco (fragole, mirtilli, more, lamponi, ribes) le fragoline di bosco sono molto apprezzate in cucina.
La loro grandezza le rende particolarmente idonee per la guarnizione di torte e dolciumi vari, come frutto o sotto forma di gelatina di frutta. Sono molto usate anche negli yogurt, macedonie e succhi di frutta.
Inoltre la loro composizione li rende particolarmente utili al nostro organismo, al quale apporta non pochi benefici.
100 g di fragoline di bosco apportano circa 32 Kcal, composta dal 90% di acqua, il 7% di carboidrati, e il restante 3 % tra grassi e proteine.
La quantità di fibre, vitamine (Vitamina C) e Sali minerali (ferro, iodio, calcio e fosforo), le conferisce proprietà antiossidanti, in grado di contrastare i radicali liberi e prevenire l’invecchiamento precoce dei tessuti, nonché la formazione di tumori e neoplasie varie.
Per la presenza di olii essenziali come il tannino e il flavone, viene anche utilizzata come erba medicinale per contrastare sintomi gastrointestinali e sono molto utili per tenere sotto controllo l’ipercolesterolemia.
Le foglie giovani e intatte, di un verde brillante, contengono anch’esse olii essenziali come il tannino e la vitamina C. Possono essere utilizzate come tè rinfrescante e antiossidante, o come impacco medicinale.
Inoltre contiene una discreta quantità di acido salicilico, per cui può essere utilizzata anche in caso di infiammazioni del cavo orale. Per contro la presenza di tale sostanza la rende parte degli alimenti istamino-liberatori, pertanto causa di allergia.
Come coltivare le fragoline di bosco in casa
Sebbene crescano spontaneamente nei sottoboschi in tutta Europa, sono di difficile conservazione pertanto vanno consumate molto presto dalla raccolta. Per ovviare a questo problema si può pensare di coltivarle anche in ambiente domestico, che non presenta particolari difficoltà.
La pianta è di tipo erbaceo, e può essere coltivata sia a terra che in vasi da giardino, purché si presti attenzione a qualche accorgimento.
La semina deve avvenire in inverno, verso il mese di gennaio. Inizialmente le piantine vanno poste in un ambiente soleggiato, per permettere la crescita subito dopo la germogliazione. Successivamente bisognerà spostarle in una zona dove il sole arrivi poco, specie nelle ore più calde, e che sia piuttosto umida.
Il terreno utilizzato deve essere leggermente acido: si può abbassare il pH del terreno mediante l’aggiunta di un compost specifico. Se si coltivano più di una pianta, è bene lasciare almeno 40 cm di spazio tra l’una e l’altra, per premetterne la libera crescita.
Le piante vanno innaffiate regolarmente ma non troppo, tranne in casi di eccessiva siccità: se possibile, utilizzare un sistema di irrigazione a goccia.
Le possibili controindicazioni delle fragoline di bosco
Le fragoline di bosco vanno consumate con moderazione in caso di patologie del sistema gastrointestinale, come la gastrite, l’ulcera e la diverticolosi.
Inoltre fanno parte del gruppo di alimenti istamino-liberatori, come le fragole, pertanto possono scatenare forti reazioni allergiche, soprattutto a causa della presenza di acheni sulla superficie.
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