Prugne secche, proprietà, calorie e benefici
L’intestino pigro è una patologia che colpisce molti italiani, soprattutto donne. Tra gli alleati per contrastare il fenomeno ci sono senza dubbio le prugne secche, un alimento ricco di proprietà positive per ritrovare la regolarità intestinale.
Intestino pigro, cosa fare?
Quando il transito intestinale risulta alterato è automatico registrare spiacevoli sintomi che causano al soggetto forti disagi. Si va dalla sensazione di gonfiore, che colpisce soprattutto la zona addominale, fino alla nausea e al mal di testa. Nei casi più gravi, tra i principali sintomi, si annoverano anche emorroidi, crampi, alitosi mattutina, diverticolite. Ma cosa fare per contrastare questa patologia? Esistono diversi rimedi naturali. La prima soluzione da adottare è quella di cambiare il proprio approccio alla tavola, favorendo un regime alimentare rispettoso dei principi della dieta mediterranea. Bene variare, un’alimentazione equilibrata e varia, infatti, è il primo passo verso il benessere dell’intestino. Mai rinunciare a frutta e verdura. Ma un grande aiuto può arrivare dalle prugne secche, in particolare dalla difenilisatina in esse contenuta che stimola i movimento dell’intestino, favorendo l’espulsione delle feci.
Dalla frutta secca un aiuto contro l’intestino pigro
Le prugne secche fanno bene, non solo per i problemi di stitichezza. Fanno bene anche al metabolismo e sono un vero e proprio carico di energia. Inoltre, hanno proprietà altamente diuretiche e favoriscono, quindi, l’espulsione di liquidi in eccesso dopo le grandi abbuffate. Sono un toccasana anche per il fegato, di cui regolarizzano l’attività. Le prugne secche, inoltre, sono ricche di sali minerali. Tra questi spiccano lo zinco, il potassio e il magnesio.
Tutti alleati strategici dell’equilibrio idroelettrolitico dell’organismo. Le proprietà antiossidanti sono una garanzia per la salute e la tonicità dei tessuti e sono date dalla grande riserva di vitamina A, zinco e betacarotene contenuta da questi frutti. Quanta al giorno per mantenere elastica e bella la pelle? Si può arrivare fino a una decina per contrastare l’insorgere delle tanto temute smagliature. Il consumo di una o due prugne prima della palestra, invece, è una ricarica di energia da investire tutta in sala. Secondo l’Efsa, invece, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, bastano 100 grammi al giorno per il mantenimento delle regolari funzioni intestinali.
Come consumarle?
Le prugne secche, che si trovano in ogni supermercato o in erboristeria, possono essere consumate così come vengono vendute. Sono dolci e gustose, ma possono anche essere utilizzate per realizzare ricette più complesse, come dolci, involtini o una speciale frittata. Possono essere consumate anche cotte o bollite, in questo caso è possibile assumere anche un cucchiaio dell’acqua di cottura per incrementare le loro proprietà lassative.
Prugne secche e diabete, i risultati di uno studio
Tra le tante proprietà benefiche delle prugne secche c’è anche la capacità di ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. La percentuale di riduzione è molto alta, pari al 18 per cento. a dirlo è uno studio pubblicato dal British Medical Journal. Secondo la ricerca :“C’è una differenza significativa nella relazione tra i diversi frutti e il rischio di diabete di tipo 2. Un maggior consumo di frutti interi specifici è stato associato a un calo del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, mentre un maggior consumo di succo di frutta è stato associato a un aumento del rischio”. In particolare, i ricercatori hanno dimostrato che sostituendo, nell’arco della settimana, tre porzioni di succo di frutta con frutti interi si riduce il rischio di diabete di tipo 2 del 7 per cento. Tra i frutti che hanno ottenuto risultati più alti (fino al 18 per cento) ci sono proprio le prugne secche.
Controindicazioni?
Attenzione, però, a non abusare! Una regola che vale anche in questo caso. Il rischio è che le controindicazioni prevalgano sui benefici. Tra queste: diarrea e meteorismo. Inoltre, in caso di allattamento, gravidanza e gastrite è bene fare molta attenzione a non eccedere nel consumo di questo frutto.
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