Puntini sul pene, cause e rimedi
Uno dei disturbi fisici che preoccupa maggiormente l’uomo è l’apparizione di puntini rossi sul pene, e più precisamente sul glande. Quando compaiono questi puntini infatti molti uomini pensano ad una malattia sessualmente trasmissibile come l’HIV.
Anche se i puntini rossi sul corpo sono uno dei sintomi dell’HIV, se compaiono questi puntini rossi sul glande non bisogna correre subito a conclusioni affrettate perché le cause potrebbero essere tantissime. Spesso si tratta di problemi innocui o di lieve entità ma in generale per capire se siamo in presenza di un fenomeno di cui bisogna preoccuparsi o meno, si può osservare la durata e il frequente ripresentarsi del sintomo nel tempo, oltre che la variazione della forma o delle dimensioni dei puntini: in questo caso è opportuno tenere maggiormente sotto controllo la situazione e consultare un medico.
Puntini rossi sul glande: le cause
Una delle cause più comuni dell’apparizione di puntini rossi e spesso pruriginosi sul glande è il lichen planus. Questa è una malattia della pelle che può riguardare il pene ma anche altre parti del corpo, come le mucose, i polsi e le unghie; non si tratta di una malattia infettiva e di solito può passare da sola, anche se si consiglia comunque di avviare in questo caso una terapia specifica, prescritta da uno specialista.
Spesso i puntini rossi sul pene possono essere il risultato di un’azione allergica causata dal contatto con alcuni tessuti o con sostanze irritanti contenute in alcuni detergenti per l’igiene intima, cui il soggetto può essere allergico.
Altra causa dei puntini sul pene può essere il mollusco contagioso, una patologia che porta alla formazione di piccoli brufoli, con forma arrotondata e depressione centrale, sia sul glande sia in altre parti del corpo.
I puntini alla base del glande sono invece spesso le papule perlacee, puntini asintomatici disposti di solito in una o più file, che possono restare anche per tutta la vita.
Le macchie di Fordyce sono invece puntini sul glande di colore rosso, giallo o biancastro che non hanno bisogno di specifiche terapie, poiché non sono pericolose né contagiose e non comportano prurito, né dolore.
Una patologia meno frequente è invece l’angiocheratoma, che si manifesta come un unico puntino rosso di colore molto scuro e di dimensioni ridotte, che può provocare prurito e a volte anche dolore; non è una patologia grave ma richiede comunque una terapia dedicata.
Patologia molto diffusa è invece la candida, considerata in modo errato un’infezione tipica delle donne piuttosto che degli uomini, quando invece uomini e donne hanno un identico rischio di infezione. La candida è un’infezione da lievito che è causata da ritmi di vita irregolari, dall’assunzione di cibi non salutari o da un eccesso di alcool. La candida ha natura infettiva e può anche essere contratta durante un rapporto sessuale.
Puntini rossi sul glande: cosa fare
Una delle migliori armi è la prevenzione. Poiché spesso le infezioni hanno origine contagiosa e sessualmente trasmissibile, un rimedio senz’altro utile è quello di fare sesso protetto. Altro consiglio è di praticare una corretta igiene intima, soprattutto se le patologie infettive del pene hanno origine allergica.
La prima cosa da fare è sicuramente consultare un dermatologo, che prescriverà una pomata adeguata e detergenti corretti da applicare, oppure consiglierà di aspettare il naturale decorso della malattia, soprattutto nei casi in cui questa non comporta particolari disturbi.
Scorretta è invece la pratica del ricorrere a rimedi fai da te, con applicazioni di creme e pomate non prescritte dal medico: oltre a non risolvere il problema, questi rimedi potrebbero ostacolare una corretta diagnosi da parte del medico e rimandare quindi la corretta risoluzione del problema.
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